Questo mese la blogosfera culinaria è stata invasa da un esercito di cheesecake. capitanato da Fabio e Annalù sotto lo stendardo dell'MTC!
Questa coppia, dolce e simpatica come pochi, è conosciuta anche come Assaggi di Viaggio, cosa che m'incuriosisce parecchio, perché in pratica viaggiano assaggiando o assaggiano viaggiando?
Certo è che la passione per la cucina e la ironia non gli manca e questa sfida, che li vede in prima linea, sarà ricordata di sicuro!!! Per quanto mi riguarda sostengo che sono dei miti, perché solo grazie a loro sono stata capace di assaggiare la ricotta!!! (non mangio il formaggio se non è nascosto…)
Certo è che la passione per la cucina e la ironia non gli manca e questa sfida, che li vede in prima linea, sarà ricordata di sicuro!!! Per quanto mi riguarda sostengo che sono dei miti, perché solo grazie a loro sono stata capace di assaggiare la ricotta!!! (non mangio il formaggio se non è nascosto…)
Questo mese la comuniti dell'MTChallenge, poteva presentare 3 proposte di cheesecake, sia in versione dolce che salata. Io ho deciso di farne una e una, la terza me la tengo nella anticamera del cervello, non si sà mai… e sappiate che ce ne sarebbe stata pure una quarta e anche una quinta, perché questa volta le idee non mancavano.
Vi posso assicurare che una volta imparate e tenute ben a mente le basi e il procedimento (qui) nonché memorizzando le regole del gioco (qui) le idee, sono state tante, perché la cheesecake è una torta molto versatile e di "porcafigura" come direbbe qualcuno…
Vi posso assicurare che una volta imparate e tenute ben a mente le basi e il procedimento (qui) nonché memorizzando le regole del gioco (qui) le idee, sono state tante, perché la cheesecake è una torta molto versatile e di "porcafigura" come direbbe qualcuno…
Quella che mi è venuta in mente per prima, per non smentirmi, (io non amo i dolci) è stata quella salata.
Subito ho pensato a lei… la Parmiggiana, e di conseguenza alla mia amica Sara e la sua Mui! Perché per come la penso io, come loro non la fa nessuno, oserei dire che è uno dei loro gioielli di famiglia!
In realtà non ci ho pensato a lungo, anzi, quando vedo in mente una cosa, le mani lavorano da sole. Avete presente una di quelle stampanti a 3D? Ecco assomiglio a una di loro.
Lo stesso per l'altra versione, quella dolce. Ho subito deciso che volevo fare una cheesecake ispirata ai biscott-olio, perché sono diventati un must a casa Esteve Bellocchio. Ormai è una di quelle cose che faccio a occhi chiusi e che ci piacciono tanto. Così avrei preparato anche i biscotti per la base della torta!
E come già ho detto altre volte, e vedrete nel post, non va sprecato nulla, ne la buccia delle melanzane ne quella delle carote!
IL CHEESEparmigianaCAKE
Ingredienti per 2 persone
(2 mini stampi da 9 cm l'uno)
(2 mini stampi da 9 cm l'uno)
per la base
100 g di taralli semplici
35 g di burro fuso
1 spicchio d’aglio
per il «cheese»
200 g di ricotta
1 melanzana (piccola)
150 ml di latte
50 g di parmigiano regiano gratigiato
1 cucchiaio di prezzemolo trittato
1 spicchio d’aglio
2,5 g di agar agar
olio evo e sale qb
per il toping
250 ml di passato di pomodoro (senza semi)
basilico a piacere
2 cucchiai d’olio evo
1 cucchiaino di zucchero mascobado
pizzico di sale
1,5 g di agar agar
per la decorazione
la buccia della melanzana
olio evo qb (per frigere)
Prendete i taralli e tritateli. Se siete un po' incavolati vi assicuro che questa pratica vi gioverà! Potete sfogarvi su di loro!
Tritateli come più vi piaccia, martello, matarello, batti carne, fin che otterrete una polvere grossolana.
Se invece siete in pace con voi stessi e con il resto del mondo, potete semplicemente tritarli con il robot da cucina. Sciogliete il burro in un padellino e fatelo insaporire con l'aglio fatto pure. Mescolate alla farina di tarali e con l'impasto foderate la base dei due stampi. Riservate nel frigo.
Lavate bene la melanzana, asciugatela e privatela della buccia facendo attenzione in modo di ottenere delle bucce sottilissime, da quali ricavate delle striscioline sottilissime quasi come dei fili per poi friggere in padella con abbondante olio. Una volta fritte trasferitele su della carta assorbente in modo che lascino andare l'olio in eccesso. Mettere da parte.
Nella stessa padella fatte insaporire l'olio con l'aglio, toglierlo e friggeteci la melanzana, fatta a dadini piccoli, salate e cuocete fino a che comincia ad imbiondire, insaporite con il prezzemolo e retinate dal fuoco.
In una bacinella amalgamate la ricotta e il partigiano. Scolate la melanzana e aggiungetela, date una passata veloce di minipimer.
Scaldate il latte in un pentolino con dentro sciolto l'agr agar e portate a ebollizione, cuocete delicatamente per 3 minuti, poi versate nella ciotola con l'impasto e amalgamate per bene.
Versate nello stampo, direttamente sulla base di tarali facendo cura che la superficie sia liscia e livellata, dopodiché rimettete di nuovo in frigo.
Preparate il toping. In un pentolino cuocete la passata di pomodoro con due cucciai d'olio evo, quando comincerà a ridursi aggiungete un cucchiaio di cognac e fatte sfumare, poi aggiungete lo zucchero e un pizzico di sale, cuocete per altri 5 minuti e poi aggiungete qualche foglia di basilico, ancora altri cinque minuti e aggiungere l'agra agar mescolando per benino e lasciando sobbollire per altri 3 minuti senza lasciare di mescolare. Ririrare dal fuoco e dopo un paio di minuti (non deve essere volente) versatelo uniformemente e equamente su ambi stampi sopra l'impasto di ricotta e melanzana. Far raffreddare qualche secondo e rimettere nel frigo, fino al momento di servire, minimo dalle 3 alle 4 ore.
Al momento di servire togliere dallo stampo con cura e decorare con i fili di melanzana fritta e qualche foglia di basilico.
IL CHEESECAKE biscott’olio
al cocco e carotte
Ingredienti per 1 stampo di 18 cm
per la base
100 g di biscott’olio (qui)
30 g di burro fuso
per il «cheese»
225 g di ricotta
150 ml di latte di cocco
25 g di cocco grattugiato
75 g di zucchero a velo
2,5 g di agar agar
per la "pasta dolce di carote"
100 g di polpa do carota (lo scarto della centrifuga)
succo e buccia grattugiata di mezzo limone biologico
175 g di zucchero semolato
3 cucchiai d'acqua
1 cucchiaio di aceto di mele
per il toping
175 ml di succo di carote (3 carotte aprox.)
1 cucchiaino di zucchero mascobado
50 g di zucchero a velo
1,5 g di agar agar
per decorazione
20 g di mandorle a lammele (tostate)
125 g di zuchero
1/4 della della pasta dolce di carote (per dare le paline)
La stessa cosa che per i taralli... ma anche i poveri e simpatici biscott'olio non hanno fatto male a nessuno (a fatto che tu non te ne sia mangiato un quintale...)
Tritateli e amalgamateli al burro fuso, poi disponete sulla base della tortiera (mi raccomando sempre a cerniera!) e livellate, magari con una spatola o cucchiaio, in modo di uniformare a fine che diventi liscio, poi conservate in frigo.
Lavate benissimo le carote e asciugatele, passatele nella centrifuga e aggiungete una spruzzata di succo di limone al succo che avete ottenuto e conservate in frigo pure questo, meglio dentro di una bottiglia o baratolo col tappo.
Con gli scarti, o polpa, delle carote fare una specie di pasta, aggiungendo dello zucchero, l'acqua, il succo e la buccia grattugiata di mezzo limone e cucendo per una trentina di minuti, mescolando spesso. Tenere al caldo e non farla raffreddare troppo.
Usate una bacinella e mescolateci la ricotta e lo zucchero a velo, amalgamandoli bene.
In un pentolino scaldate il latte di cocco, aggiungeteci il cocco grattugiato e mescolateli bene, poi ritirate dal fuoco e scioglieteci l'agar agar. Versate questo composto nella ricotta e amalgamate il meglio possibile. Trasferite tutto nel pentolino e cuocete facendo sobbollire per 4 minuti senza smettere di mescolare dolcemente. Ritirate dal fuoco e versare nello stampo sopra la base di biscott'olio, livellate e preparate la sac a poche riempiendola con la pasta dolce di carote. Iniettate delle strisce (in senso verticale) dentro l'impasto ancora morbido e controllate che non fuoriescano.
Sciogliete lo zucchero a velo e l'agar agar nel succo di carota e cuocetelo in un pentolino per 5 minuti facendolo sobbollire,sempre senza smettere di mescolare dolcemente. Ritirare dal fuoco e dopo qualche secondo versare sullo stampo sopra l'impasto di ricotta ormai rappreso, facendo attenzione a che venda ben liscio per dare la sensazione di specchio. Rimettere di nuovo nel frigo per almeno 4 ore prima di servire.
Decorare con delle filamenti o ghirigori di zucchero caramellato e lamelle di mandorle tostate, e anche qualche pallina di pasta dolce di carote ricoperta sempre di zucchero caramellato.
In un pentolino portate a ebollizione lo zucchero, dolcemente e senza mescolare. Una volta diventa marrone vivace dare una mescolata e spegnere il fuoco. Fare delle paline grandi come una nocciolina con la pasta di carote e infilzarle in un stuzzicadenti in modo di farle rotolare dentro lo zucchero caramellato tenendole dall'altro stremo dallo stuzzicante, farle raffreddare.
Versare a filo lo zucchero ancora caldo su un foglio di carta da forno, con sopra delle mandorle tostate. Una volta freddi, i ghirigori si stacano facilmente e sono pronti per la decorazione!
note:
1. ho voluto provare con l'agar agar, come addensante, al posto della gelatina o cola di pesce. Per le proporzioni, ho usato per 250 ml o 250g 1,5 g di agar agar. Visto che la mia bilancia non è di alta precisione ho usato delle bustine confezionate, già dosate da 1,5 g.
Da tenere in conto che dopo aver aperto una confezione di l'agar agar, dopo 6 o 7 mesi, il potere addensante cambia, diminuendo considerevolmente, perciò in tal caso vi toccherà raddoppiare la dosi.
1. ho voluto provare con l'agar agar, come addensante, al posto della gelatina o cola di pesce. Per le proporzioni, ho usato per 250 ml o 250g 1,5 g di agar agar. Visto che la mia bilancia non è di alta precisione ho usato delle bustine confezionate, già dosate da 1,5 g.
Da tenere in conto che dopo aver aperto una confezione di l'agar agar, dopo 6 o 7 mesi, il potere addensante cambia, diminuendo considerevolmente, perciò in tal caso vi toccherà raddoppiare la dosi.
2. con le dosi date per la crema dolce di carote ve ne avanzerà un quarto più o meno, ma la potrete conservare, dentro un baratolo chiuso, in frigo, per almeno 2 settimane.
e con queste due Cheesecake partecipo alla 57à sfida del MTC!
Grazie coniugi d'Amore&Vignardi! E sappiate, che questa è la prima volta, in 46 anni, che mangio il formaggio in un dolce... tutto colpa vostra!
E anche così non posso fare altro che ringraziarvi di cuore,
perché ho capitto che la cheesecake... può anche piacermi ;)