martedì 31 dicembre 2013

Un PATé di LENTICCHIE ROSSE per augurare un 2014 magico!!!

Ci siamo.
Manca poco.
Tra poche ore saremo nel 2014... e quando ci penso mi viene una sorta di stordimento che solo il martini bianco (con 3 olive infilzate nello stechino) sà darmi...!!!
E visto che questo 2013 è stato ricamato di alti e bassi, volevo chiuderlo proprio con una ricetta di buon augurio! E così ho pensato alle lenticchie e di specifico ad un patè. Perché quest'anno di alti ce ne stato uno di sicuro ed è il primo libro dell'MTC, L'ORA DEL PATé !!!
Ho scelto una ricetta che da subito mi ha attirata per la serata di capo d'anno ed è stata quella della Mapi








Eccola qua per voi! Perché questo che è alle porte sia un anno MAGICO, in tutti i sensi!

PATé di LENTICCHIE ROSSE e pepe rosa



Ingredienti:
(per uno stampo da 500ml. o 4 stampini mono porzioni)


180 g lenticchie rosse
1/2 l brodo vegetale
1 cipolla tritata
2 spicchi aglio
2 cucchiai di pepe rosa
30 g burro
1 cucchiaio di Marsala
1 rametto di maggiorana (o 2 cucchiaini di maggiorana secca)
olio extravergine di oliva



Soffriggere in un poco di olio nel wok aglio e cipolla tritati per due o tre minuti, aggiungervi le lenticchie, la maggiorana e il pepe e mescolare bene per insaporirle. Aggiungere il brodo caldo a poco a poco e farle cuocere per 20 minuti (40 se non le avevate ammollate). Unire il Marsala e farlo evaporare. 
Frullare il tutto per ottenere una crema omogenea e aggiungervi il burro. Mescolare bene per farlo sciogliere e amalgamare. 
Volendo, a questo punto si può passare la crema al setaccio per togliere le bucce, ma anche a me, come a Mapi, piace il suo aspetto rustico, quindi pure io le ho lasciate e devo dire che no si sentivano affatto.
Foderare un piccolo stampo con della pellicola, versarvi il paté compattandolo bene, livellarlo e metterlo in frigorifero a rassodare per almeno due ore.
Sformare il paté e servirlo con piccoli crostini di pane.
O pure come ho fatto io, senza pellicola per foderare le piccole terrine mono porzione, nelle quale l'ho servito, accompagnate da diversi tipi di pane.

Note:
Le lenticchie rosse non hanno bisogno di essere ammollate, o così almeno dice il produttore, ma si è consigliabile sciaquarle bene sotto il getto dell'acqua corrente.

giovedì 5 dicembre 2013

...è scoccata L'ORA DEL paTE'






Qua ci stavano 4 rigue per dirvi, a modo mio, cosa rappresenta questa "nascita"... ma come succede quando guardi ed hai in mano qualsiasi meraviglia che appena ha scoperto la luce, senti che ti mancano le parole e provi a vivere intensamente quei attimi che ti danno una gioia infinita! 


Cosa c'è dentro?
Dentro ci siamo noi!  Tutti quelli, che in un modo o in un altro fanno parte di quel fenomeno chiamato MTC!!!
Grazie immense Alessandra Gennaro!! 
E adesso... nutritevi tuttiiiiiiii!  perche è scoccata l'ORA DEL paTe'!!!


Info sul libro!

Dentro ci trovate 41 ricette di paté, 8 diburri composti, 33 fra pani e crackers, grissni, muffins, scones chipse tutto quanto fa 17esima sfida dell'mtc.
Si tratta ovviamente di una collana e questo è il primo libro!

titolo: L'ORA DEL paTE'
pagine: 144
costo: 18,00 euro
casa editrice: SAGEP EDITORI- GENOVA www.sagep.it
illustrazioni di RobertaSapino (Le Chat Egoiste- lechategoiste.blogspot.it)
fotografie di Sabrina dePolo



E qua leggete attentamente!

Con questo libro, lacommunity dell'MTChallenge sostiene il progetto “cuore dibimbi”,della Fondazione “aiutare i bambini”: nata nel2000, per iniziativa dell'ingegner Goffredo Modena, la fondazione sipropone di  dare un aiuto ai bambini poveri, ammalati, senzaistruzione, che hanno subito violenze fisiche o morali e garantireloro l'opportunità e la speranza di una vita degna di una persona,nel mondo e in Italia. Sono 71 i Paesi del Mondo in cui  laFondazione interviene, realizzando progetti mirati, concreti, natiper rispondere a emergenze reali e portati avanti con abnegazione,serietà e competenza. Fra questi, appunto, c'è “cuoredi bimbi”, attivo dal 2005 in 10 Paesi, che ha permessoad oggi di salvare la vita a 857 bambini altrimenti condannati dagravi cardiopatie congenite, con esiti spesso letali.
La Fondazione operanella più assoluta trasparenza, nella convinzione che sia doverosocertificare  ogni voce con la massima chiarezza, in un dialogocontinuo che unisce chi è desideroso di fare del bene con chi ha lapossibilità di farlo in modo concreto, rispettoso e consapevole dimuovere nella stessa direzione: quella dell'aiuto alle tante vittimedi questo mondo, rese ancora più indifese dall'essere bambini.
Da oggi, anche noiremiamo con Goffredo, con Sara e con gli oltre mille volontari sparsisul territorio italiano - e lo facciamo con questo libro che è ilprimo tassello di quella che ci auguriamo possa essere unacollaborazione duratura e proficua.


Ma come tutti potete ben immaginare, non finisce tutto qui! Non perdere di vista l'MTC...


lunedì 25 novembre 2013

GNOCCHI ripieni di fonduta, castagne e cipolla di Tropea


Pensavo di essere l'albero del castagno, nel calendario dei celti, e invece sono il nocciolo... ma mi accontento perché non è mica male, dai! E poi, a me piacciono assai sia gli alberi che i celti! 
Con le castagne però, ho un legame anche io con la mia terra natale. Anche da me si fa la "castanyada". Ricordo che a scuola facevamo una gran festa, cuocevamo castagne e "moniatos" e veniva a trovarci la castanyera!
Per ciò, quando Serena la signora Picci e castagne ha vinto questo MTC e ci ha svelato la sua proposta, incoscientemente mi sono catapultata nella infanzia, e sono affiorati tutti quei profumi di legna e di muschio, di funghi e di bosco, ma anche di camino acceso e di foglie secche cadute nelle piazze del mio paese. Apunto, foglie! 
Quelle foglie che tutti i bambini andavamo a raccogliere! Si, vi sembrerà strano, ma da noi non serviva nessun annuncio ufficiale ne dei genitori ne dal comune, ci si trovava alla uscita della scuola e tutti insieme, con l'aiuto di qualche genitore, pulivamo le piazze e i parchi giochi, da tutte le foglie secche che c'erano per terra. Con guanti o senza, non importa, c'era la frenesia di fare in fretta e riempire più sacchi degli altri! 


Non pensare che esco fuori tema, no. Perché poco dopo l'annuncio del tema CASTAGNA, passeggiando con Frida, ho incrociato un signore che stava potando i cespugli e tutte queste foglie per terra mi hanno fatto ricordare... e mi è venuta una idea... perché sapete, pulire le foglie da sotto gli alberi, senza guanti, sopratutto se vicino ci sono dei castagni... beh... può capitarti qualche sorpresa! E si sà, le castagne non sono morbide... ecco l'idea che vi dicevo:
Gnocchi a forma di castagna ripieni...!





GNOCCHI di castagna, ripieni di fonduta, 
castagne e cipolla di Tropea




Ingredienti per 6 persone:
per l'impasto:
850 g di patate lessate (peso senza le bucce)
150 g di castagne bollite (peso senza le bucce)
200 g di farina di castagne
2 tuorli d'uovo
sale

per il ripieno:
5 cucchiai di latte intero
45 g di emmental
45 g di fontina
2 cucchiai di Parmigiano grattugiato
1 cipolla di Tropea
100 g di castagne bollite (peso senza le bucce)
50 g di speck
olio extra vergine di oliva
sale

per condire:
70 g di burro
1 mazzetto di rosmarino

Per prima preparare il ripieno. Pulire la cipolla, trittarla finemente e far ammorbidire in una padella, quando è morbida e risulta quasi trasparente aggiungere lo speck tagliato a pezzettini molto piccoli, aggiungere le castagne tritate finemente, salare e cuocere ancora per un paio di minuti. Poi trasferire in una ciotola e mettere da parte.

Tagliare i formaggi a dadini molto piccoli, e far sciogliere in un padellino insieme al latte e una noce di burro girando spesso. Una volta ottenuta la fonduta versarla nella ciotola con il resto del ripieno, aggiungere il Parmigiano grattugiato e amalgamare bene. Tenere da parte e far raffreddare.







Una volta bollite le patate e sbucciate, ancora calde, passare per lo schiacciapatate assieme alle castagne, anche queste bollite e pulite dalla buccia e la pelicina.
Impastare e amalgamare bene. Aggiungere i tuorli d'uovo, il sale e pian piano la farina, può darsi che non serva tutta, l'impasto deve risultare consistente ma non sodo, morbido ma non appiccicoso.
Creare delle palline grandi come una noce, fare un incavo con in pollice ed aprirli a sufficienza, senza romperli, in modo di adagiarci il ripieno pressandolo e chiudere i gnocchi e darli forma di castagna.




In una padella, bella larga, sciogliere il burro insieme con un rametto di timo per farlo insaporire.
In una pentola grande far bollire dell'acqua in abbondanza, salare e poi versarci con delicatezza i gnocchi ripieni. A misura che vengono a galla ripescarli e farli saltare nella padella con il burro e rosmarino. Impiattare e servire subito, da mangiare belli caldi!!!!!





Con queste "morbide" e gustose castagne... partecipo al MTC di novembre, e anche qui non posso fare a meno di ringraziare la protagonista del mese Serena, e le donne del MTC, Alessandra e Daniela, che questo mese ci hanno dato la possibilità di giocare intelligentemente col cibo!!!! Toma castagna!









domenica 24 novembre 2013

POLLO al Brandy de Jerez e arancia (The recipe-tionist)


E sempre bello spadellare in cucina, quanda arriva qualcuno, apre la porta di casa e dice: mmmmmm…. che buon profumino…!!!!!
E poi, seduti a tavola, dopo la prima forchettata sentire dire ancora:
mmm…. buonissimo, fresquissimo, gustosissimo…!

E questo è il risultato di una delle ricette prese dal blog di Elena, zibaldone culinario, che questo mese ci ha ospitato nel suo blog essendo vincitrice del the recipe-tionist, contest pensato da Flavia che non mi stancherò mai di ringraziare per tutte le possibilità che ci dà di scoprire ricette e persone talentuose e creative in cucina!


Pollo al Brandy de Jerez e arancia

Per questa ricetta di Elena ho sostituito il cognac con il brandy, per due motivi, il più importante è che a casa non ho il cognac... il secondo motivo è che il brandy a casa nostra non manca mai e credo però che si abbini bene alle qualsiasi tipo di carne e frutta! 
Ho scelto anche di fare il pollo a bocconcini perché avevo intenzione di accompagnarlo con del riso, ma poi ho cambiato idea, si dovevano mangiare da soli, tropo buoni!



Ingredienti per 2 persone:
1/2 petto di pollo (500 g)
1 arancia non trattata
1/2 bicchiere di cognac (io Brandy)
rosmarino
alloro
olio evo
sale e pepe

Mettere a scaldare un paio di cucchiai di olio evo in una padella antiaderente, adagiare i bocconcini di pollo e rosolarli a fuoco alto in modo da formare una leggere crosticina, salare e pepare, aggiungere il brandy e  lasciare sfumare.
Unire il rosmarino e l'alloro a questo punto in modo che non si brucino.
Mentre sfuma il brandy, spremere l'arancia dopo averla pelata in modo da togliere la buccia colorata, ma non la pellicina bianca (che risulta amarognola). 
Io ho usato una un aggeggio multifunzioni (come si vede nella foto) in questo modo sono riuscita ad ottenere delle specie di serpentine di arancia perfette con il minimo sforzo! Ed io che pensavo a questa "cacabella" come un arnese inutile…
Dopo aver abbassato il fuoco, aggiungere il succo e la scorza. Durante la cottura, senza coperchio, scuotere spesso la padella così che il sughetto che si forma raccolga tutti i profumi degli aromi. 




Il profumo e sapore di questi bocconcini è veramente avvolgente! E anche se mio marito l'ha definito un piatto fresco che ricorda l'estate, io vorrei ripeterli aggiungendo un pizzico di cannella, che trovo si abbini bene al brandy e l'arancia, e che per di più fa Natale!!!
Con questi bocconcini partecipo al contest di Flavia, il the recipe-tionist di novembre
che questo mese ha come vincitore Elena che ci ha aperto le porte nella sua meraviglioso blog!






mercoledì 20 novembre 2013

CAKE salato nocciole e finocchietto selvatico

1... 2... 3... 4...  io gli step non li faccio in palestra (anche se magari dovrei...) io li faccio in cucina!
Magari un giorno mi decido e mi scrivo in un corso di quelli bruccia grassi, ma lo so... a me gli sforzi mi fanno venire ancora più fame, e poi arrivando a casa mi mangerei le gambe del tavolo avvolte nel prosciutto come fosserò grissini o pucciandole in qualche salsa... e ciò non aiuta, ne è coerente, con fare sport e mantenersi in forma o in linea... ma a me piace spadellare, molto più che pedalare! 
... 5... 6... 7... 8... 9... poche mose per un cake salato. Vorrei farlo assaggiare alle mie amiche "palestrate". 
Questa è una mia versione inspirata da una ricetta di Ilona Chovancova, (non lasciatevi ingannare dal nome preche non è una campionessa di ginnastica ne istruttora di pilates ma una food stylist) colpevole di uno dei miei ultimi acquisti, un libro di Cakes dolci e salati.



CAKE salato nocciole e finocchietto selvatico



Ingredienti:
180 g farina
3 uova
10 cl d'olio di semi
10 cl di latte parzialmente scremato
75 g di emmental grattugiato
25 d di Parmigiano grattugiato
75 g di pancetta
50 g di nociole
2 cucchiai di finocchietto selvatico secco
1 mazzeto di finocchietto selvatico fresco
1 busta di lievito
sale e pepe q.b.

Scaldare il forno a 180 °C e imburrare e infarinare uno stampo da cake.
Lavare il finocchietto selvatico e asciugarlo bene con della carta da cucina, tritarlo grossolanamente e mischiarlo a quello secco e mettere da parte.
Tagliarre le pancetta a striscioline sottili, o se lo preferite a dadini e farle saltare in padella con un filo d'olio per un paio di minuti e mettere da parte a raffreddare.
Tagliare le nocciole a metà se preferite potete lasciarle intere o tritarle di più.


gli step...


In una ciottola capiente, sbattere leggermente le uova insieme all'olio e al latte. Aggiungere la farina e amalgamare appena. Versarci l'emmental, il Parmigiano,la pancetta, le nocciole e il finocchietto, salare e pepare e mescolare incorporando delicatamente il lievito.
Versare l'impasto nello stampo e infornare. Cuocere per 50 minuti, poi far raffreddare prima di sformare.


Note:
ho provato questo cake con l'aneto invece del finocchietto e con del prosciutto cotto a dadini al posto della pancetta, e l'impasto regge benissimo e il sapore è un filo più delicato, ma sempre morbido e spugnoso!






lunedì 28 ottobre 2013

Benedict Egg for American Breakfast (seconda puntata per MTC di ottobre)




"...questa, se riesco a finirla e internet non mi va per postarla sul blog la mando via email... ma poi pensandoci bene: come faccio a mandarla via email se internet non mi va?
Benedetta conessione... tale e quale il Benedit egg!!!.."


Roberta Cornali e donne del MTC... eccomi di nuovo qui!





Benedict Egg for American Breakfast






Ma prima, volevo puntualizare che questa voltaTutto è partito da loro, i whoopie!


E' da più di un anno che mi girano in testa. E guarda un po' ci è voluto l'MTC di ottobre per farmeli tirar fuori! Quale potere ha questo gruppo scatenato di persone in grembiule!!!???

E bene, questi dolcini mi hanno incuriosito fin dal primo giorno che ne ho sentito parlare e che ho saputo della loro storia… non pensare che vado fuori luogo, no… perché loro sono americani. 

Il raconto che più preferisco e quello che racconta degli amish. Le mogli, preparavano questo dolcetto e lo nascondevano dentro il cestino della colazione ai mariti, che andavano a lavorare i campi molto presto, alle 5 del mattino. Quando questi si fermavano per la colazione e scoprivano a sorpresa il dolcino sclamavano Whoopie!!!  (vale a dire e viva!!!) E questo mi ha piaciuto assai!!!



whoopie al cioccolato ripieni di crema di zucca


ingredienti per il biscotto:
1 uovo
120 g di zucchero
225 g di farina00
110 g di burro
80 g. di caccao in polvere
1 cucchiaino di lievito in polvere 
1/2 cucchiaino di bicarbonato
110 ml di panna
60 ml d'acqua
1/2 cucchiaino di succo di limone
qualche goccia di stratto d'arancia
un pizzico di sale


Versare il succo di limone nella panna e far riposare per 10 minuti. Nel frattempo lavorare con le giuste elettriche il burro morbido insieme allo zucchero fino a ottenere un composto spumoso.
Aggiungere l'uovo e l'estratto d'arancio, senza smettere di lavorare con le fruste.
Settacciare la farina insieme al lievito, al bicarbonato e il caccao e il sale.
Sempre con le fruste ma a velocità minima versare nel composto di burro e zucchero, sempre alternando, gli ingredienti liquidi a quelli solidi fino a finirli entrambi.
Riempire una sac a poche e versare piccoli mucchietti di composti, distanti l'un dall'altro su una placca da forno foderata con della carta. Io mi sono disegnata dei cerchi per andare sul sicuro e ci ho centrato i mucchietti. Infornare a forno caldo per 15 minuti a 180°C.
Poi sfornare e mettere a raffreddare su una graticola.


ingredienti per la crema di zucca:


125 g di zucca cotta in forno (peso già pulita e cotta)

50 ml di latte + altri 3 cucchiai

3 tuorli

3 cucchiai di maizena
1 cucchiaio e 1/2 di zucchero


Frullare la zucca il più finamente possibile. In un pentolino scaldare il latte con lo zucchero e portarlo al punto di ebollizione ma senza farlo bollire, quando lo zucchero si è sciolto versare la zucca e portare di nuovo al punto di ebollizione. A parte in una ciottolina sbattere le uova con 3 cucchiai di late e 3 di maizena fino ad ottenere una crema liscia e senza grumi. Togliere il pentolino del fuoco e versarci la cremina di uovo, senza smettere di mescolare con una frusta, e una volta tutto amalgamato portare di nuovo sul fuoco e cuocere sempre mescolando vigorosamente fino quando che comincia ad addensarsi. Togliere dalla fiamma e versare in una ciotola fino quando non sarà del tutto freddo. Una volta reaffredato mettere per una una ora nel frigo in modo di farla rassodare bene e poi procedere a riempire i whoopie con l'aiuto di una sac a poche.




Centrifuga della gioventù


Ingredienti per 2:

5 carotte

1/2 limone
1 mela

Lavare le carote e la mela e tagliarle a pezzi grossolani, togliendo il torsolo, ma lasciando la buccia di tutte.
Sbucciare il mezzo limone  e centrifugare il tutto, mescolare e servire subito!
Questo centrifugato non è necessario servirlo freddo, personalmente lo preferisco a temperatura ambiente.





English muffin ai semi
Mi sono auto convinta che questi muffin facciano bene, 
sopratutto se presi al mattino nella colazione.


ingredienti:
225 g di farina forte per pane
125 ml latte
25 ml di acqua
4 g lievito di birra secco
1 cucchiaio di semi di lino
1 cucchiaio di sesamo
1 cucchiaio di girasole
1 cucchiaio di zucca
1 cucchiaini di zuccehro
1/2 cucchiaino di sale

In un pentolino, unite il latte e l'acqua e fate intiepidire a fuoco dolce. Versate il lievito nel liquido insieme ai due cucchiaini di zucchero, Mescolate rapidamente con una forchetta o una piccola frusta per far sciogliere il lievito e lasciate riposare per una decina di minuti, finche' in superficie si sara' formato un sottile strato di schiuma. 
Setacciare la farina in una terrina e mischiare tutti i semi, versare nel centro il liquido con il lievito, mescolando dapprima con una forchetta e poi con le mani, incorporando a poco a poco la farina fino a che avrete un impasto non troppo sodo. Versate l'impasto sul piano di lavoro infarinato e incorporate a questo punto il sale. Impastate energicamente per almeno dieci minuti, unendo pochissima altra farina se dovesse risultare troppo appiccicoso.  
Ungete con dell'olio, una ciotola capiente, rotolateci dentro il panetto e ponete a lievitare in luogo tiepido per almeno un'ora o finche' non sara' raddoppiato di volume.
Rovesciate nuovamente l'impasto sul piano di lavoro leggermente infarinato e appiattitelo con le mani, facendo uscire tutta l'aria, fino ad uno spessore di circa 1,5 cm, ma non di più'. Con un taglia biscotti di 7,5 cm di diametro, ricavate dei dischi di pasta che metterete su una placca da forno infarinata. Rimpastate i ritagli e ricavate altri dischi fino ad esaurimento della pasta. 
Lasciate riposare per ancora altri 15/20 minuti, coperti da un panno o ancora meglio un'altra teglia rovesciata.
Scaldate a fuoco medio una padella antiaderente a fondo spesso o, ancora meglio, in ghisa. Disponeteci 4 muffins alla volta, riducete la fiamma e fateli cuocere per 4 o 5 minuti per ogni lato. 
Devono rimanere molto soffici e non seccarsi, ma se avete l'impressione che non si siano ben cotti all'interno o sui bordi, potete trasferirli in forno a 180 gradi e farli cuocere per altri 3 o 4 minuti.



Uovo in camicia con salsa olandese 
al pepe rosa e arancio


Uovo in camicia
Ingredienti per 2:
2 uova fresche da galline senza gabbia
2 cucchiai di aceto
acqua


Per la cottura delle uova, io ho ottato per quella che alla prima mi ha datto il miglior risultato, vale a dire il mio primo uovo in camiccia "buona la prima"!

Riempire a metà una casseruola grande con dell'acqua, scaldate a fuoco medio fino alla comparsa delle bollicine sul fondo e sui bordi della pentola. Versare un paio di cucchiei di acetto,(non so a cosa servono ma a me è andata bene...)
Rompere le uova, in ciotoline separate, un uovo per ogni ciotola, così abbiamo anche il tempo di controllarli prima di usarli.
Versare delicatamente le uova, una alla volta, dentro l'acqua, lasciando che vadano dolcemente a fondo. Lasciate molto spazio tra loro, cuocendone non piu' di tre o quattro alla volta. Farli cuocere per 2 minuti e usando una spatola di silicone fare atenzione a non farli appicciacare ne al fondo ne tra di loro.
Con un mestolo forato togliete le uova dall'acqua. Se dovete mangiarle subito scolarle molto bene e poi tamponarle con la carta da cucina, in modo di assorbire tutta l'acqua in eccesso. 
Se invece non dovete mangiarli subito, passateli subito in una ciottola d'acqua fredda per bloccare la cottura, scolarli e conservarli in frigorifero dentro una ciottola chiusa ermeticamente fino al momento del uso. A quel punto in un pentolino fatte billore dell'acqua e versarle dentro mezzo minuto in modo che si scaldino e procedere scolandoli e asiugandoli con la carta da cucina...



Salsa olandese al pepe rosa e arancio
Ingredienti:
4 tuorli
3 cucchiai di succo d'arancia
1 pizzico di sale
120 g di burro fuso, chiarificato
1 cucchiaino di peppe roso
1 cucchiaino di scorsa di arancia essicatta
4 cucchiai d'acqua





In mortaio pestare grossolanamente il pepe rosa e la scorza di arancio essiccata e versare in un pentolino insieme l'acqua. Portare ad evoluzione e togliere dal fuoco. Collare l'acqua rimanente e fare raffreddare.
In una ciotola di acciaio o che comunque sopporti le alte temperature, mescolate energicamente i tuorli con il decotto, il succo di arancio e un pizzico di sale. Mettere la ciotola sopra una pentola con acqua in leggera ebollizione, facendo attenzione che la ciotola non tocchi l'acqua! Mescolare continuamente in modo di far scaldare i tuorli, poi versate a filo il burro fuso, sempre mescolando. Continuate a mescolare, in modo delicato e costante, fino a quando la salsa si sara' rappresa. Aggiustate di sale, unitese volete una manciata di semi di sesamo o pure un pizzico di scorza essicatta e trittata di arancia e servite subito.


Note:
Potette servire il benedict egg su un letto di spinacini freschi, lavati e asciugati.






con questa American Breakfast, mi presento al MTC di questo Ottobre

augurando una buona colazione alle tre giudichesse di questa 33 esima tranche!