sabato 28 aprile 2012

BISCOTTI al formaggio per Matti!


Volevo una merenda originale per il contest di Eleonora Burro e miele, perché so che il Primo giudice è molto stricto nelle norme del concorso e sa quello che vuole, che non è da tutti!
E poi, una merenda può diventare anche divertimento e non solo, può anche diventare aperitivo... e con partecipazione e collaborazione al 100%; preparare l'impasto con la mamma, dare forma allo sperimento, costruire varie versioni e servire in modo simpatico e sfizioso, in modo di sorprendere tutti! Perché la merenda di Matti… diventa un APERITIVO! 




Prendiamo una ciottola e dentro ci mischiamo la farina, la fecola di patata, i formaggi, il rosmarino ben tritato, il lievito in polvere e il sale. Lo amalgamiamo bene e ci versiamo il burro a pezzettini, quando diventa savioso  incorporiamo il uovo sbattuto e un cucchiaio d'acqua fredda. impastiamo velocemente e facciamo riposare nel frigo avvolto nella pellicola trasparente per 1 ora. Così abbiamo tempo per preparare il tavolo i piatti colorati, tovaglioli e il resto.
Passata l'ora tiriamo la pasta (alta 5 millimetri) e con un taglia pasta con la forma che vogliano ricavare delle forme che inforniamo su una placa da forno foderata con della carta apposita, e li cuociamo per 15 minuti a 180 ° o fino che non vediamo che sono dorati.
Lasciar raffreddare e preparare il coctail!
Serve una pera e una mela a persona più mezzo lime. Lavare bene la frutta farla a pezzetti buttando via soltanto il torsolo e lasciando la pelle (porta tante vitamine, ma ecco perché si deve lavar bene). Ci serve una centrifuga, mettiamo in moto l'aparecchio e versiamoci i pezzi di frutta, al succo centrifugato che ne uscirà aggiungere il succo di mezzo lime, mescolare e servire in vivhieri da cocktail, come quelli dei grandi!

E adesso preparare i biscotti, guarnirli a piacere, magari con del tacchino a fette, con un pezzettino di avocado o anche fettine di formaggio, e perché no, qualche goccia di yogurt o la tua salsa preferita, o anche con una marmellata al pomodoro... come li preferisco io!




 Con una merenda/ape così, non ti divertiresti da matti...!?




FRANGIPANE P.P&C {pana, pere, crema e un vortice ammaro}

Questa torta mi assomiglia...! Vedere foto del profilo...!

 Questa è la seconda, avevo la frolla pronta ma non pensavo mica di farla, vedendo poi che "cose" sono arrivate al MTC! Dico "cose" perché ce ne sono di quelle che veramente sembrano da un altro pianeta...!
Ma (sempre per colpa di Ambra e le donne del'MTC...) ho voluto provare una frolla diversa presa da un libro di torte e crostate che mi sono regalata un paio di anni fa, e che non ho mai adoperato, la mia passione per i dolci e forte...ehheem... Ma ieri qualcosa è andato storto nel lavoro, problemi... chiamiamoli "errori umani altrui...", ma che grazie a altre menti umane siamo riuscite a mettere a posto! Così, questa PorcagoduriosaFrangipane con il suo vortice ammaro, la dedico a queste 3 donne (Cinzia, Ale e Ros) che per sostegno morale, e per essere sul posto al momento giusto, hanno contribuito a risolvere il problema!
Peccato però, che ci sia adesso questo ponte in mezzo, e che non posso farli assaggiare di persona questa dolce bontà, ma chissà... magari nella casa belloccio cambiano le cose e diventa una pasticceria... naaaaaaaaaaaa!




Ingredienti:
FROLLA
260 gr. di farina
50 gr. di zucchero
150 gr. burro freddo (ma la prossima volta ne metto 20g. in meno)
1 uovo intero (di galline senza gabbia)
Buccia grattugiata di mezzo limone
3 cucchiai di panna 
1 punta del cucchiaino di cannella in polvere (vale a dire poca)
1 pizzico di sale

CREMA FRANGIPANE (di Ambra)
100 gr. di farina di mandorle
100 gr. di zucchero semolato
150 gr. burro appena ammorbidito
1 uovo intero (di galline senza gabbia)
30 gr. di fecola di patate/maizena
1 cucchiaino di vaniglia liquida

RIPIENO ("porcogodurioso")
3 pere Kaiser
1 cucchiaio di zucchero mascobado
una noce di burro
200 gr. di panna (dai quali 3 cucchiai vano nella frolla)
100 gr. di crema pasticciera (come questa, il resto provo a surgelarlo)
30 gr. di cioccolato Belga speciato (Zaabar

DECORO ( vortice ammaro)
50 gr.ci cioccolato 70 % cacao
1/2 cucchiaio di cannella in polvere
4/5 semi di cacao
(da togliere la pellicina che va via facilmente, prima di pestarli)


E si comincia sempre con la frolla, che deve riposare in frigo (questa l'ho tenuta 24 ore perché pensavo di farla prima e poi è successo il cattaclismo in ufficio...). Detto ciò, cominciamo con mischiare bene la farina con lo zucchero, la scorza grattugiata di limone, la cannella, e il pizzico di sale. Aggiungere il burro e lavorare fino ad ottenere un composto sabbioso e di seguito aggiungere l'uovo previamente sbattuto insieme alla panna. Impastare velocemente e mettere in frigorifero per minimo 1 ora, sempre avvolto nella pellicola trasparente o in della carta da forno. E anche questa volta non l'ho messa via già spianata e non a forma di palla, perché poi mi è più facile e veloce stenderla, visto che in quella prima è funzionato.

Per il ripieno lavare e pelare le pere, tagliarle a fette e saltarle in padella con il burro e lo zucchero. Quando lo zucchero è sciolto e le pere cominciano a essere morbide togliere dalla padella e tenere da parte per far raffreddare.

Tirare la frolla tra due pezzi di carta a forno, ungere e infarinare lo stampo, e foderare con la frolla. Credo che la prossima volta ci metto un po' meno di burro perché era difficile da manovrare, ma d'altronde la giornata era già cominciata male... e non ne ho fatto tanto caso. Punzecchiare il fondo con il lembo di una forchetta, coprire con della carta a forme e riempirla con un peso, io sempre con dei fagioli. Infornare a caldo per circa 10 minuti a 180°. Rimuovere carta e fagioli e infornare per altri 5/7 minuti.
Preparare la frangipane, montare burro e zucchero ottenendo una crema spumosa. Aggiungere l'uovo previamente sbattuto e lavorare bene l'impasto con lo sbattitore aggiungendo poco a poco la farina di mandorle, poi pian piano anche la maizena e un filo di vaniglia liquida continuando a montare e dopo mettere da parte.
Montare pure la panna (io la tengo in frizer per 10/15 minuti più o meno). Aggiungere la crema pasticciera ed amalgamare. Versarci le pere girare un filo tutto l'impasto e versare dentro la crosta di frolla. Cospargere il cioccolato speziato tagliato a pezzetti, non tritato, e coprire il tutto con la pasta frangipane. 
A forno già caldo, cuocere per 20/30 minuti a 180°, nel mio caso, avendo un forno statico ci è voluto sempre 40 minuti...

Ma mentre cuoceva pensavo ancora nella parte ammara della giornata 
è ho voluto di riportarne un po' nella torta. 


Un amaro però che fosse gradito, che contrastase il dolce e la parte spoglia della torta, (sapete, il mio lavoro mi procura sempre delle storie mentali che non vi dico... perché non è facile far qualcosa che piaccia a tutti) ma eco il vortice amaro che volevo, utilizzato una tecnica "transfer". Sciogliere il cioccolato, e spalmarlo su della carta a forno creando una spirale, mettere in frigo e quando e rappresa staccare dalla carta e trasferire sulla torta. Poi 1 minuto sotto il grill basterà a farla attaccare. E mentre la spirale è morbida cospargere il pestato...quanto mi sono sfogata con questa frangipane non lo sapete voi!!!!





Ambra, Alessandra, Daniela, nella casa Esteve/bellocchio le frangipane hanno tenuto la media della inchiesta portata a Milano... e vaiiii!



venerdì 27 aprile 2012

"Famolo Strano" con la FRANGIPANE esoticovitaminica





E siiii! Estrano ed esotico! Perché già avete visto di cosa è capace la blogosfera al suon della parola "FRANGIPANE". Tutto colpa di Ambra e le donne dell'MTC! 


Io ho approfittato la carica vitaminica del goji per mettermi in gioco, perché alla fine questo è un gioco, e una scuola per tutti. Inutile dire che con L'Alessandra e la Daniela s'impara ogni giorno, e se poi aggiungiamo la donna del gattoghiotto... fate un po' voi! 
E poi, era un pò di tempo che volevo usare queste bacche miracolose in qualche pietanza oltre che alla solita tisana. Hanno un sapore particolare, dolcino, tra la fragola e l'uva passa, con un filo di acidulo che mi piace assai!
Quando preparo le tisane, spesso ne verso un cucchiaio dentro l'acqua calda, queste bacche si idratano e si gonfiano, e l'interno risulta polposo e saporito. Del Goji ne dicono mille meraviglie, tante proprietà, tante vitamine... si da il fato che lo cercavo da parecchio e quando l'ho trovato non ho dubitato a prenderne un bel po', che adopero come fosse oro! Il mio arriva direttamente dal Tivet.

  • il frutto incorpora un’ottima miscela antiossidante, ad ampio spettro.
  • costituisce un efficace aiuto per il buon funzionamento del sistema immunitario.
  • ha proprietà protettive per la pelle.
  • svolge un’azione tonica e energizzante sull’organismo.
  • aiuta a migliorare la vista e a proteggerne la funzionalità.
  • il suo contenuto di antiossidanti fornisce una protezione aggiuntiva al Dna prevenendone danni e lesioni.
  • il contenuto naturale in zinco, sostiene la normale produzione di testosterone, collegato alla produzione di sperma e alla libido.



Allora, vi sembra poco?
Ecco perché la mia frangipane è vitaminica, no scherzo... l'esotico poi, viene dato dal rum e lo zucchero di cana. Sarà che ho voglia di vacanze, di viaggi... in tanto ho messo insieme Cuba e il Tibet in una torta! Basta un po' d'immaginazione e questa, a casa Esteve /Bellocchio non manca mai. Quello che però non abbonda sono le torte, sfornarne una ogni  mese è già tanto! E questa volta ci pensa Ambra e le donne dell'ITC, a ricordarmi che è ora di dolci! Tutti via con la frangipane!
E anche se il detto dice "aprile dolce dormire", di dormire ce ne stato ben poco ma di dolci ce ne sono stati una valanga! 
"...Una statistica portata a termine il sabato 21 aprile a Milano, con un campione di 15 donne di diverse regioni d'Italia, ha dato il seguente risultato: che come minimo venivano sfornate 4 frangipane al giorno per famiglia, in tutta Italia..." 
Purtroppo la casa Esteve Bellocchio abbassa questa media, perché a 3 o 4 frangipane credo non ci arriverà... ma non potevo mancare, almeno una, e poi l'opportunità di mettere alla prova questo goji... Risultato? 
Chiedete il parere alle cavie... se riuscite a starli dietro, dopo tutta questa carica...!
vado...vado...vado!




Ingredienti:
FROLLA
250 gr. di farina
60 gr. di zucchero
150 gr. burro freddo
1 uovo intero (di galline senza gabbia)
Buccia grattugiata di mezza arancio
2 amaretti (quelli morbidi)
1 pizzico di sale


CREMA FRANGIPANE (di Ambra)
100 gr. di farina di mandorle
100 gr. di zucchero semolato
150 gr. burro appena ammorbidito
1 uovo intero (di galline senza gabbia)
30 gr. di fecola di patate/maizena

RIPIENO ("famolo stranno")
3 mele  regnete
3 cucciai di zucchero di canna
una noce di burro
2 ditta di rum
45 gr. di goji (disidratato)



Preparare la frolla mischiando bene la farina con lo zucchero, la scorza grattugiata di arancio, il pizzico di sale e gli amaretti ben sbriciolati. Aggiungere il burro e lavorare fino ad ottenere un composto sabbioso e poi aggiungere l'uovo un po' sbattuto, impastare velocemente e mettere in frigorifero per minimo 30 minuti, avvolto nella pellicola trasparente.
Questa volta non l' ho messa via a forma di pallina ma l'ho spianata in modo di fare meno fatica poi a tiranna, ed è funzionato.
Preparare il ripieno mettendo il goji in ammolo, con dell'acqua calda, questi devono gonfiarsi e diventare polposi.
Lavare e pelare le mele, tagliarle a spicchi e rosolarle in padella con il burro e lo zuchero di canna (quello vero, mascovado), quando cominciano a imbiondirsi versare il rum, fare evaporare e mettere da parte a raffreddare.

Tirare la frolla tra due pezzi di carta a forno (o la pellicola stessa), ungere e infarinare lo stampo a cerniera, e foderare con la frolla. Punzecchiare il fondo con il lembo di una forchetta, coprire con della carta a forme e riempirla con un peso, io con dei fagioli. Infornare a caldo per circa 10 minuti a 180°. Rimuovere carta e fagioli e infornare per altri 5/7 minuti.
Mentre preparare la frangipane montando il burro con lo zucchero ottenendo una crema spumosa. Aggiungere l'uovo previamente sbattuto e laborar ben l'impasto con lo sbattitore aggiungendo poco a poco la farina di mandorle, poi pian piano anche la maizena e continuare a montare.
Riempire il fondo della torta con le mele caramellate. Scolare bene il goji e stenderlo sullo strato di mele. Coprire il tutto con la crema al frangipane, cospargere con delle mandorle laminate e un po' di zucchero di canna.
A forno già caldo, cuocere per 20/30 minuti a 180°, nel mio caso, avendo un forno statico ci è voluto 40 minuti. 




Ma la vera sofferenza è stato aspettare la fase "raffreddamento" perché non vedevo l'ora di azzannarne una fetta... io poi!







mercoledì 25 aprile 2012

ASPARAGI in sacco a pelo

Asparragi e cipollotti per la piccola bottega di campagna... per Ambra e il suo Gatto ghiotto.
Due sapori che mi acompagnano d'allinfanzia e che tanto mi ricordano il nonno che come ho detto mille volte mi coccola con le sue mitiche frittate di asparagi quando vado a trovarlo, e se non è il periodo non è un problema lui ha le sue riserve nel frizer! Alla sua età (92) lo considero un uomo molto moderno!
Nel orto del nonno ci crescono dei "calçots" una scìpecie di cipollati molto dolci con i quali è tipico fare "la calçotada" e anche con questi a casa si preparano altre delizie come cotti alla brace e condito con olio e acetto o pure saltati in padella e poi messi in una frittata...
Ecco come sono nati oggi i miei asparagi in sacco a pelo!






Ingredienti per due persone:
40/45 asparagi
1 cipolloto 
4 uova (di galline senza gabbie!)
2 cuchhiai di parmigiano
4 cucchiai di latte
sale
olio extra vergine


per la salsa:
1 yogurt naturale intero
un mazzetto di menta fresca
(volendo ci stà un filino di aglio...)




Tagliare la parte dura degli asparagi, lavare e pulirli bene e poi lessarli in abbondante acqua salata, facendo attenzione a non cuocerli tropo perché la parte della spiga, la più delicata, si spappola facilmente! Scolare e mettere da parte.
Preparare due frittate. In una padella, con dell'olio, soffriggere il cipollato tagliato a rondelle fini, si è necessario aggiungere un filo d'acqua a fine che venga morbido e dorato. Quando è pronto togliere della padella e tenere da parte.
Sbatere le uova, condire con del sale, il parmegiano e il latte e poi amalgamarci il cipollato. Con questo preparato fare due frittate, piatte come fossero una crepe. Tagliarle a metà, e su ogni una  appogiarci 1/4 degli asparagi, conditi previamente con un filo d'olio, volgerli dentro la frittata e adagiarli sul piatto e servire. Sono buoni sia caldi che freddi!




Accompagnare con una salina  fatta con dello yogurt naturale e qualche ciuffetto di menta, passato al minipimer. 


Potete provare a sostituire lo yogurt con 30 gr. di tofu al naturale 75 gr. di late e un pizzico di sale, passando tutto al minipimer sempre con della menta e aggiungendo un filo d'olio.








Questa fresca e primaverile ricetta è per la piccola bottega di campagna di aprile che Ambra ha organizzato nel suo blog del Gattoghiotto!






Ciambellone di ANELLETTI oppure... mille anelli dentro l'anello!



..e con questo anello io vi dichiaro... 

Potevo cominciare con questo titolo, visto che di anelli si tratta, ma sposati lo siamo già… 
Il fatto è che quando ho visto questo "formato" di pasta me ne sono innamorata!
E un "tipo" nuovo per me, non l'avevo mai visto. E l'idea di presentare questi anelletti a forma di anello gigante, mi è balzata in testa subito, quando ho visto la confezione. Ovviamente l'ho comperata senza sapere come cucinarla, quello che si chiama "amore a prima vista". Chissà si sarà stata la stessa cosa per questi anelletti!

Ma poi, cercando qua e là mi appare la ricetta di Stefania! E ho scoperto che anche a lei, questo formato di pasta, accende delle emozioni… 
Ovviamente la sua è un tipo di pasta senza glutine, che anche a cercare in negozi appositi non ho ancora trovato. Ma prometto di continuare la mia ricerca!
Così ho fatto uno più due e ho pensato al "The receptionist" di Flavia… e perché no? 
Prima chiediamo però se si può, visto che nei miei anellini il glutine c'è. 
Nel contest: scegli una ricetta a tua scelta, sulla lista del blog vincitore del mese, (guarda un po' questo mese è proprio la Stefania di Cardamomo&coo!) devi rifare la ricetta in questione mettendo del tuo e cambiando, se vuoi, un solo ingrediente. Io i piselli li ho trasformato in melanzana, magia! 




Per 4 persone:
500 gr. di "anelletti" (un tipo di pasta a forma di anellini, non  mi ricordo la marca)
450 gr. di carne macinata (mista di manzo e vitello) 
100 gr. di pancetta affumicata a dadini
1/2 cipolla
2 carote
mezzo bicchiere di vino bianco
800/900 ml. di salsa di pomodoro 
(quello fatto insieme al nonno quest'estate, non ha misure) 
1 melanzana
1 mozzarella 
parmigiano a piacere
pangrattato 
burro
olio extra vergine
sale
basilico


Cominciare con il ragù. Lavare e pelare la cipolla e le carotte, grattugiarle e soffriggerle in una pentola capiente con dell'olio extra vergine.
Quando la cipolla e dorata e le carote morbide aggiungere la carne trita, dopo qualche minuto la pancetta e amalgamare. Quando la carne perde il colore crudo aggiungete il vino e far evaporare l'alcohol, a fuoco alto. Aggiungere la salsa di pomodoro (Io un po' d'acqua l'aggiungo sempre, per finire di pulire in baratolo del pomodoro, riempio due dita d'acqua, agito e verso nel sugo). Lasciar cuocere per almeno 3/4 d'ora a fuoco basso e regolando di sale. Controllare e girando ogni tanto, curando che non si attacchi. 

Per portarsi avanti, mentre il ragù cuoce lavare e pelare la melanzana, farla a dadini e friggerla in una padella con dell'olio, quando è dorata e morbida togliere dalla padella, cospargere con del basilico fresco tritato e amalgamare e tenere da parte.

Cuocere la pasta, lasciandola piuttosto al dente, scolarla e mescolatela con i condimenti e parmigiano a piacere, vale a dire tanto! Leonardo preferiva il pecorino, io no! Sminuzzare la mozzarella e amalgamare alla pasta. 
Arriviamo al momento "stampo"…  Imburrate generosamente la ciambella e cospargete di pangrattato, riempire e premere bene con un cucchiaio. Cuocere a forno già caldo per 20/25 minuti a 200°, visto che il mio forno è statico. Se il vostro forno è ventilato, cuocere a 180 come dice Stefania.

Fare riposare 5/10 minuti prima di sfornarlo. E anche qui avere cura che una volta girato lo stampo, la pasta scende tutta di un pezzo e non rimanga attaccata. Io l'ho servita così, senza spechi di salsa sul piatto, perché a lasciarli puliti come degli specchi ci hanno pensato i commensali…!



Ho provato la idea iniziale della ciambella perché ha forma di anello gigante e devo dire che a tavola a sollevato grandi "wowwww", ho anche pensato di mettere la mozzarella sparsa insieme al condimento invece di lasciarla al centro, prevedendo così una maggiore compattezza, ma credo che per comodità siano meglio gli stampini individuali che rimangono più a mono porzione, anche se dopo la prima forchettata il sapore vince sulla forma! Il sapore era strepitoso e il morbido della melanzana mi ha fatto guadagnare tanti complimenti (che in parte dedico a Stefania…!) E adesso non mi rimane che volare di corsa al Cuocicucidici, il blog di Flavia artefice del "The receptionist", e presentare questo anello gigante come la mia versione del "Timballo della memoria con anelletti ritrovati" di Stefania Cardamomo&Coo.



martedì 24 aprile 2012

Risotto rosa in scrigno alle MAZZANCOLLE


E chi lo sà perché questa mia mania dei risotti... lo so, lo so. Mi piacciono e azzardarei a dire di più della pasta, a discapito di mio marito, che in più di essere cozzaro è anche pastaro! Come avrete capito, fatte uno più uno ed ecco, dateli pasta con le cozze e va a nozze!!!
Devo dire però, che mangiando proprio questo risotto ha avuto il coraggio di dirmi: 
"ma lo sai che da piccolo piangevo quando mia mamma faceva il risotto? Non mi è mai piaciuto, e invece adesso..."
... e in vece adesso te lo mangi, perché ti piaccia o no, oggi come primo, c'è questo ed è fatto con tanta pazienza e amore, con un brodo molto saporito... tutto in tonalità rosa!
"A me pare più arancione che rosa..."
No... ma tu dici? Per me l'arancione è altro, guarda la nostra parete. A R A N C I O N E!
Guarda le mazzancolle, R O S A!
Non è che era tanto convinto, e mi ha pure messo il dubbio a me. Ma lascio nelle mani di Cinzia e Valentina e del suo contest colorato, la decisione sul colore di questo piatto, (per me rosa) ma il sapore, vi posso assicurare era proprio ricco!


Servono pochi ingredienti per un buon risotto, l'importante è avere una buona base di brodo, e questo che vi propongo è facilissimo da fare, e cosa molto importante, il sapore tanto delicato dei crostacei si apprezza molto di più, perché? Il segreto è nel guscio...




Ingredienti per due:

450 gr. di mazzancolle (35/40 pezzi, le trovate solo surgelate)
250 gr. di riso carnaroli
mezzo cipollato bianco
una tazzina di bino bianco
una noce di burro


brodo:
rmezzo gambo di sedano
rosmarino fresco (un rametto piccolo)
una foglia di alloro
olio extra vergine
sale
(acqua q.b. per i brodo)


Riempire una pentola grande con acqua e quando comincia a bollire buttarci il sale e le mazzancolle intere, per farle sbollentare, queste cambiano subito colore come è tipico in questi tipi di crostacei. 
Quando sono cotti, 3/4 minuti basteranno, scolarli conservando tutta l'acqua nella pentola. Lasciarli raffreddare così si sbuciano più facilmente e tenere da parte.
Molto importante, non buttare ne teste ne il guscio delle mazzancolle, questi sono la parte fondamentale per il fumetto di pesce per il risotto!
Nella stessa pentola della cottura con la loro acqua, versarci i gusci e le teste, la foglia di alloro, il rosmarino fresco, il sedano e farlo bollire per 35/40 minuti. Vedrete che il liquido diventa un po' rosato grazie ai gusci. Passare al setaccio o colino fino, il fumetto e adesso si,  i gusci si possono buttare! Tenere il liquido sempre al punto di ebollizione per non perdere il la cottura del riso.


In una pentola, con dell'olio extra vergine, fare imbiondire metà cipollato tritato finemente, .
Versare il riso e tostare, versare il vino e fare evaporare. Versare il fumetto fino a coprire il riso, girare e lasciare cuocere. A metà cottura aggiungere 1/3 delle mazzancolle fatte a pezzettini. Procedere con la cottura del risotto controllando il sale, e una volta pronto, a fuoco spento mantecare con il burro.



Ho utilizzato delle ciotoline come stampino appoggiando ai latti le mazzancolle intere, poi riempito con il risotto, pressato un po' con un cucchiaio e capovolto sul piatto.
Quanche altra "bestiolina" l'ho messa sopra, di decoro, e il riso rosa in scrigno è servito.

Ho sempre detto che non ho niente rosa, è un colore bandito a casa mia, non mi piace e non mi è mai piaciuto... ma poi ci ho ripensato, e di rosa ho solo lui, che poi è maschio... uno dei miei vini preferiti, il Torres de Casta un rosè che avviamo aperto per accompagnare questo risotto come primo e orata alla brace come secondo, per poi scoprire che era l'ultima bottiglia che avevamo a casa!

Note di degustazione:
Di un colore lampone intenso e profumo fresco, ha delle note di frutti rosi, con ricordi di mella e banana che al palato risulta molto equilibrato, dolce e con retrogusto lungo e persistente





Questo risotto è per il contest Colors & food, what else? Di Valentina e Cinzia, la quale ospita questo mese il rosa!