lunedì 27 maggio 2013

TAHIEDDRA alle olive arbequina e cozze (guscio-a-porter)


Cominciamo che vi risparmio la macabra storia, di come mi sono procurata i gusci per la mia Tahieddra appetizer... 6 ne ho fatto! Non per la difficoltà della elaborazione ma perché è troppo complicato e tropo difficile reperire delle cozze grosse e capienti... vai a trovarle, vai!
Ma dal primo giorno che ho saputo di Cristian  per la sfida di questo MTC, vi assicuro  è stata questa la mia idea fissa, (mini tahieddre dentro i gusci di cozza) e non mi sono data pace. Mi servivano delle cozze belle grandi e ho pensato a quelle Cilene. Le ho cercato ovunque, anche nei supermercati peruviani e niente, neanche surgelate! 
Ma la perseveranza viene sempre ricompensata, e quando molto desideri una cosa prima o poi questa viene da te! Così è successo con questi gusci cileni, praticamente hanno bussato alla mia porta... diciamolo così.



TAHIEDDRA in cozza (guscio-a-porter)



Ingredienti per 6 (gusci) :

55 g di riso Baldo
3 fette di patata (da 4/4 mm)
18 cozze più un bicchierino della loro acqua 
12 olive arbequina (in conserva home made, fatte da mio nonno) 
2 cucchiai di ricotta sarda grattugiata
prezzemolo tritato q.b.
olio extravergine d’oliva pugliese (Taranto)


Lavare molto bene i gusci, sia dentro che fuori! (E menomale che erano soltanto 6)

Sempre come dice Cristian, per prima cosa bisogna pulire e aprire le cozze, e mi racomando di tenere l'acqua di queste e non buttarne via neanche una goccia! E sicome questo lavoro l'ha già fatto prima il cozzaro, mi sono messa da parte, dalla preparazione dell'altra tahieddra, parte del liquido e le cozze che mi servivano per preparare questa versione

Preriscaldare il forno a 160 C° (come ho detto prima e ripeto sempre il mio forno è extraterrestre così io 175 C°).
Pelare la patata e tagliarla a fette sotilli 4 o 5 mm., poi a dadini o pezzettini molto piccoli.
Ho usato delle piccole teglie di cuocio perché non sapevo come cuocerle senza che queste ballassero e si ribaltassero in cottura, visto che ho riempito le teglie con dell'acqua a modo di cuocerle allo stesso tempo anche a bagno maria.


Versare qualche goccia d'olio nel fondo del guscio e adagiarci un po' di pezzettini di patata, poi un pizzico di ricotta grattugiata e sopra il riso (sempre sciacquato sotto l'acqua fredda e poi scolato bene). Sopra il riso acomodarci un paio di olive arbequine senza il nocciolo e sopra queste ci mettiamo tre cozze. Versare con cura l'acqua delle cozze alla quale ci ho aggiunto un filo d'acqua. Condire con qualche goccia d'olio, un altro po' di ricotta e prezzemolo tritato, infornare a 160 C° (io a 175) per 3/4 d'ora più o meno. I primi 20 minuti ho coperto le teglie con della carta argentata, per paura che il vapore si disperdesse tropo e il riso non cuocesse bene dentro il guscio, ed è andata bene, poi ho tolto la carta stagnola e si sono dorato un po' sopra.



note:
Le olive arbequine, in conserva, sotto acqua e aromi che fa mio nonno, sono già di per se molto saporite, per questo non ho aggiunto altro sale, anche perché c'era in più l'acqua delle cozze.



E anche questi appetizer "guscio-a-porter" sono per l' MTC di maggio !


23 commenti:

  1. Sei un genio! Di quelli immensi!!! E qui mi taccio...estasiata!
    Nora

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    1. Grazie Nora, questa era uno di quei sfizzi che ti devi togliere dalla testa o non dormi!!!
      Besos

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  2. oddio che spettacolo, una preparazione fantastica!

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    1. Grazie! Meno male che sono riuscita a trovare le coze con il guscio grande se no erano pianti!!!

      :)

      Besos

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  3. Bellissima la presentazione nella cozza. Complimenti, è buonissima!!!!

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    1. Grazie1000! Credo che da adesso in poi questi gusci si moltiplicheranno... andrò alla ricerca di altre cozze giganti da tiempire!

      Besos

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  4. Il cozz-a-porter , anzi il guscio-a-porter lo adoro! E' una bellissima idea Mai e mi piace proprio come l'hai presentata :-)
    Grazie bella signora e a presto
    Dani

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    1. hehheeehe! Hai visto? Magari sono le brutte influenze "lavorative" ma questo nome è nato insieme alla idea di queste cozze ripiene!

      Grazie Dani, un fuerte abrazo!

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  5. Ma è geniale!!! Una taieddhra in cozza invece che in tegame... Ottima da mangiare in tutte le occasioni, bravissima! Belle anche le foto. Va a finire che vinci un'altra volta! Comunque in bocca al lupo!

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    1. Andrea! Sapesi che storia c'è dietro a questa ricetta, per quanto riguarda proprio al "sostegno/cozza"... è da ridere, da scrivere un manuale... ma sai, in fondo c'e del vero in quello che dici tu ottima da mangiare in tutte le occasioni, di fatti io l'ho pensata come appetizer di un buffé.

      Grazie e un boca al lupo anche a te, io ho già dato! :)

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  6. Questa taieddrha in cozza mi sembra geniale! Mi ricorda un poco i mejillónes tigres
    Me gusta muchísimo
    A presto ila

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    1. wulaaa! E cosa sono questi mejillones tigre? Adesso devo sapere! Da noi si siempiono i gusci con una salina in modo da coprire il mollusco. Ma questo del "tigre mi intriga"!!"!


      besitos e vado curiosare...

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  7. Mai sono bellissime! Che pazienza però! Meno male che erano solo sei, davvero!
    Te lo dico io come tenerle in piedi senza che ballonzolino nella teglia. La prossima volta fai uno strato di sale grosso sul fondo della teglia e ci posi le cozze (o qualsiasi altra cosa con il fondo arrotondato) vedrai che stanno ben ferme. E' lo stesso principio del ghiaccio sotto le ostriche. Stanno al fresco e non ballano! Buonanotte Vitto

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    1. Grande donna! Tu si che ne sai! Auesta non ci sarei mai arrivata da sola. Eco per la prossima volta quando sarò più munita di gusci farò anche scorta di sale grosso, perché sono convinta che è la soluzione a questo tipo di cottura. Brava e grazie immense!


      besos!

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    1. E sai come sono chis anche con una salsa di pomodoro e asciughe...?
      ..mmmm... quasi quasi!

      besitos

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  9. Ciao Mai!
    Innanzitutto bellissime foto! Complimenti! Per il resto è pura poesia della cucina. Mi vien voglia di prenderle dallo schermo queste tue cozze. Le olive arbequina devono essere buonissime e la ricotta sarda ci deve stare proprio bene. Nel complesso è un bocconcino di una prelibatezza unica. Bravissima, bellissima idea, sono sicuro che qualcuno la prenderà come spunto!
    Grazie mille
    Cristian

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    1. Eeheheh caro Cristian, queste cozze ripiene sono una specie scrigno che racchiude un pezzo di puglia e un pezzo della catalunya! E sono stuzzicanticome con tutte quelle tartine mignon che trovi nei buffe, che ci dai un paio di morsi e hai già assaggiato una specialità!
      Dimmi se questa non è la tahieddra più mignon che tu abbia visto?

      Besos

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    1. Grazie immense Chiarina, ma ho già dato! E poi questo mese l'MTC ha fatto effetto allucinogeno e si vedono delle ricette spaziali!

      mil besos

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  11. Comodo! Se ne possono far combaciare un paio, legarle con il refe ed infilarsele direttamente in tasca;)))))
    Io sfiderei il buonsenso e lo farei di certo, al piacere non mi oppongo mai!!!

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    1. Fabiana, la storia di come sono riuscita ad avere quei gusci rimarrà un segreto di famiglia! Ma è valso la pena!
      E qualcuna combaciava pure!

      besos querida Fabiana!

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