martedì 14 luglio 2015

zuppa di piselli&zucchine

Fredda, tiepida, calda...

...non importa, è buonissima in tutti i modi.
Un giorno a pranzo sono stata costretta a mangiare una di quelle zuppe pronte, chiamate fresche (naturali senza conservanti ne coloranti... bla, bla, bla...)  tanto si sono strannati in ufficio che io mangiasse una cosa comperata... ma sono umana e piena di errori, e sopratutto con il poco tempo che ho per fare qualsiasi cosa, e aggiungiamo per di più, che non riesco a dormire la notte. Sono rare le volte che non vedo uscire il sole, ho di continuo gli occhi spalancati! Bello è bello vedere uscire il sole... ma stancante pure, perche poi di giorno mi sento un pocchino stanca.
Allora, questa zuppa non era male all'inizio, ma già dopo 3 cucchiaiate, la pesantezza della cipolla si faceva sentire e mica ho potuta finirla!
Ho deciso che avrei provato a farmela in casa per portarmela in ufficio, ma doveva essere più leggera, se no poì chi ì che lavora con la cipolla che si ripropone si fa sentire?
Detto fatto!


 ZUPPA di piselli & zucchine 

L'unica cosa? Non è arrivata in ufficio, perché assaggiando... assaggiando ... quasi l'ho finita! una porzione l'ho tenuta per la mia amica Roberta (che sorprende sempre con cesti pieni di frutta e verdure del suo orto).


Ingredienti per 4:
350 g di piselli freschi (già sbucciati)
3 zucchine medie
125 g di ricotta
1 pezzettino di porro (più o meno 20 g)
acqua e sale qb


olio profumato alla menta:
25 ml di olio evo
un mazzeto di menta
1 spicchio d'aglio

Lavare la menta e asciugarla per bene con della carta assorbente, poi fatela asciugare all'aria, non deve essere umida o altrimenti ammuffirà. In un baratolino (se è di vetro scuro meglio) versate l'Oglio e riempitelo con la menta sminuzzando qualche foglia in modo che il profumo sia più intenso. Aggiungere l'aglio senza la buccia e con qualche incisione. Deve essere tutto ben coperto d'olio, nel caso aggiungetene se è necessario.




In una pentola capiente e con l'acqua in ebollizione, versarci i piselli previamente lavati, unite anche le zucchine anche queste lavate e fatte a tocchetti. Regolare di sale e fatte cuocere 15/20 minuti, finche le verdure sono ben tenere.
Trasferite le verdure, con un pò del liquido di cottura, in un recipiente adatto per poter frullare il tutto. Aggiungete la ricotta e se è necessario ancora del acqua della cottura, finche la consistenza sia del vostro gusto.
Servire calda, tiepida o anche fredda con un filo d'olio aromatizzato alla menta.




Note:
1. Nel caso non avete dei piselli freschi, potete usare i piselli surgelati. Per la cottura procedete uguale come con quelli freschi, io li lavo comunque sotto l'acqua fredda.

2. Da provare anche, nel caso la servite calda o tiepida, condita anzi che con l'olio alla menta, con dei coriandoli di pancetta saltati in padella.  o pure dei pezzettini di pane tostati e profumati all'aglio.







venerdì 10 luglio 2015

ESQUEIXADA de Bacallà

...anticamente la tartare dei poveri!

Tipicamente Catalana, questa improvvisazione di piatto fresco e veloce a base di baccalà, era uno dei piati più serviti nelle tavole catalane, sopratutto in primavera e estate.
E risaputo che il baccalà era un pesce alla portata di tutti (cosa che è cambiato con il passare del tempo...) e che veniva essiccato, affumicato o messo sotto sale per la sua conservazione. E bene, quest'ultimo si faceva dissalare e poi si sbriciolava, si condiva con della polpa di pomodoro grattugiata e olio extra vergine di oliva, poi si "guarniva" cospargevaci delle olive in conserva, di preciso un tipo di olive che vengono chiamate "morte" che provengono di Aragona. 
Questa era la base. Poi a ogni evenienza e seconda cos'altro c'era in casa, si aggiungeva al piatto, ma non a caso, sempre con una logica. Del tipo tutto quello di stagione, che cresceva nell'orto come peperoni e cipolle.
Con il passare del tempo c'è chi propone la esqueixada con il uovo sodo, o pure con l'aggiunta di patate bollite o legumi come lenticchie e fagioli, magari senza rendersi conto che a quel punto non è più una esqueoxada ma un Empedrat! Che più avanti di sicuro posterò.
Nelle terre valenciane ci sono un paio di piatti, che si assomigliano ma soltanto perché hanno come base il baccalà, uno di questi è lo "esguerrat",  sempre con il pesce a crudo ma con dei pomodori arrostiti. E poi c'è la "pericana", dove il pesce viene cucinato in terracotta, con l'aggiunta di aglio e peperone.

La mia proposta dunque, è la più semplice e antica, e quel che è sicuro, oggi come allora, non stiamo a togliere i semi del pomodoro, perché magari non siamo gente raffinata ma si dei buon gustai!!!
Per quanto riguarda le olive, qua in Italia, non ho trovato quelle "morte" così ho provveduto con qualche oliva nera greca e con delle piccole olive arbechine, colte e messe in conserva da mio nonno, e questo per chi mi conosce sa quanto ci tengo! 
D'altronde, la cosa bella è che proprio la esqueixada me l'ha preparata sempre lui, il nonno Marc ed è da lui che ho imparato!



ESQUEIXADA de bacallà
(la tartar dei poveri...)




Ingredienti per 2:
450 g di baccalà (dissalato e privo d'acqua)
2 pomodori maturi di sugo
2 pomodori cuori di bue
olive a piacere
olio evo e sale qb





Una volta dissalato il baccalà e libero dell'eccesso d'acqua, sminuzzarlo con le ditta, i pezzettini non devono essere regolari, anzi!
Sistemate in due piatti due porzioni uguali. Lavate tutti i pomodori e asciugateli. Tagliate a mettà i pomodori da sugo e grattugiate la loro polpa sopra ad ogni piatto. Tagliare i pomodori di cuore di bue a spicchi e adagiare nel piatto assieme alle olone e condire con abbondante olio evo, e se combiene regolare di sale.
Facile vero? Tanto come buono!!!






Vi consiglio vivamente di avere a portata di mano del buon pane, anche se non è tanto fresco non importa, perché una delle cose più goduriose di questo piatto è il potere pucciarci il pane e aiutarsi con questo a smunizzare ancor di più il baccalà e ammorbidendo il pane!!!! no... come vi dicevo... nà goduria!