giovedì 25 gennaio 2018

Cuba libre per un MTC alcolico, da dare in testa!



Nel MTC si festeggia! 
Ce una nuova sfida in corso e lo si fa con una cucina ad alto grado alcolico!
Così ha deciso Giulia Roberts (la signora dei "negroni) niente di meno che una gara a colpo di "bicchiere"per vedere chi tiene più a vada il freddo… vero padrona dell'Alterkitchen?
E sempre bello parteci MTC, riporta a gala sempre un qualcosa, questa volta miei anni di sobrietà tra "cubatas", whisky solo e baileys… non parliamo poi di chupitos! 
Il Cerebro, il KGB il B52… dolci da cariarti i denti, ma che alle 4 del mattino ti davano la scossa giusta di zucchero perque la nit és jove
Pensa cara Roberts, con la mia compagnia di allora, abbiamo ricevuto un premio per esserci inventati il "cupido Petra", che si beveva senza usare le mani! Ovvio… a una certa ora e dopo un po' di drink, di cose strane se ne fanno e come! Ma sia chiaro, non vado matta ne per i chupitos, ne per i drink complicati. 
E ora Giulia, scusami perciò che stò per scrivere qua davanti a tutti, ma ti confesso che il Negroni a me non mi piace.
E visto che lo sprizt è acqua e il wiski solo non era cosa per questa sfida, mi sono lasciata portare dal cuore e dalle cose che mi danno buone vibrazioni, là dove ce un significato e non pura casualità… all'urlo di CUBAAAA LIBREEEEE!!!

Questo long drink, così classificato dalla cocktail ufficiale IBA, è semplice, o meglio... sembrerebbe semplice! 
Soltanto tre ingredienti: rum, coca cola e lime, (il ghiaccio non lo conto) ma se questi tre ingredienti non sono di buona qualità e ben equilibrati nelle loro dosi, quello che ti trovi per le mani non è un Cuba Libre. 

Non so come fosse il primo Cuba libre dell'istoria, e se è vero che fu inventato alla occorrenza per festeggiare la liberazione di Cuba dall'impero Spagnolo nel 1898, con l'aiuto degli americani. Ecco il perché del matrimonio tra coca cola e rum. Anche se dicono, che prima della cola, si usasse una specie di sciroppo al caramello e che poi fu sostituito dalla bevanda americana più famosa al mondo… ma una cosa si che la so per certo, ed è che mi piace da matti il fatto di celebrare la libertà bevendo!!! E questo mi basta per scegliere questo long drink per la sfida di Giulia, che era ora che vincesse (echecavolo!)!!!!

CUBA LIBRE!!!
...e di come un filetto di maiale 
visse felice e contento 
tra perle di rum e schiuma di lime 


(non riuscirei a bere nessun tipo di super alcolico al mattino, tranne il caffè correto baileys, 
l'alcool l'associo alla notte, ecco il perchè del piatto nero... ma la lavatrice ce sempre, sotto, ma ce!) 



Ingredienti per 4
700 g di filetto di maiale
350 ml di coca cola
1 cucchiaio di marmelata di limone
1 cipolla media
1 chupito di rum
sale
olió di oliva extra vergine

In una casseruola far rosolare il filetto con un filo d'olio e salare.
Quando è ben dorato da tutti i latti toglietelo dal fuoco e conservatelo da parte in caldo.
Tritate la cipolla molto sottile, aggiungete un filo d'olio nella stessa casseruolla e fatela stufare fin quando diventerà morbida e trasparente. 
Aggiungete la marmellata e bagnate con il rum, dopo un paio di minuti versate la coca cola e fate andare a fuoco medio finche i liquidi si sono ridotti a metà. 
Aggiungete il filetto e cuocetelo assieme al liquido, che comincerà pian piano ad addensarsi diventando una specie di caramello, girate spesso il filetto in modo di non farlo attaccare ma si impregnare con questa specie di salsa caramellata.
Prelevate il filetto e adagiatelo su un piatto o vassoio e versateci sopra la salsa rimanente con l'aiuto di un cucchiaio. Lasciate raffreddare qualche minuto in modo che la salsa si rapprenda, tagliatelo a fette grandi un centimetro più o meno (ved.foto 2) e disponetele nel piatto. Guarnite con delle perle di rum e la schiuma di lime.




ingredienti per le perle di rum
1g di agar agar
75 di rum
1 bicchiere di olio di girasole

Versate l'olio in un bicchiere e tenetelo in freezer per una trentina di minuti, deve diventare freddo e un pò denso.
In un pentolino, portare  il rum al punto di ebollizione, versateci l'agar-agar e mescolate per bene. Ritirate dal fuoco e trasferite in un bicchiere, aspettate qualche minuto.
Togliete l'olio dal freezer e procedete a riempire la siringa con il rum ancora caldo e versate dentro l'olio goccia a goccia. Di creeranno delle "paline" che andranno verso il fondo. Prelevatele con un cucchiaio e adagiatele in un colino, passatele velocemente in acqua fredda e cospargetele sul filetto di maiale.




ingredienti x la schiuma
125 ml di succo di lime filtrato
1 cucchiaio scarso di sciroppo di canna di zucchero
1 gr di lecitina di soia in polvere

Filtrate il succo di lime con un colino a maglie fitte nel baso (alto e stretto) apposito del mixer, aggiungete un cucchiaio di sciroppo di canna di zucchero e mescolate bene. Unite la lecitina di soia e iniziate a frullare con un mixer a immersione. 
Vedrete che pian piano si forma una schiuma che dopo un paio di minuti questa si addensa diventando più stabile e vaporosa. Basterà prelevarla con un cucchiaio e adagiarla sul piatto.







Cuba Libre
5 cl di light rum (bianco)
10 cl di cola
1 cl di succo di lime o limone
fetta di lime


servire in un Bicchiere
Highball



Note:
1- per il filetto ho scelto una pezzatura stretta perche è più facile farci attaccare uniformemente la salsa caramellata, ed è più comodo da cuocere e far girare in casseruola.




Con questa ricetta partecipo alla sfida numero 69 del MTC (e non infierirò sul numero...) ma vorrei vedere la facce brille delle due giudici di questo gara! 
Signora dei "negroni"Signora dei "piponi"....CIN-CIN!!!



venerdì 12 gennaio 2018

PUERCO escondido

...si, escondido sotto una foglia di verza in compagnia di carotte e rape.
Oggi si celebra la giornata nazionale del maiale nel Calendario del Cibo Italiano, e quale megliore giorno di oggi per postare questi boconcini di maiale, "nascosti" dentro delle foglie di verza, con cipolla e carote, il tutto condito con salsa di soya?




PUERCO escondido
(bocconcini di maiale avvolti in foglie di verza
con cipolla dolce, carote e rape)






ingredienti per una ventina di bocconcini
3 carotte
1 cipolla
3 spicchi d'aglio
800 g di lombata di maiale
2 rape
una verza
sale
olio extra vergine

come contorno
4 carotte
2 rape
soya per condire

Dorate il pezzo di lombata con un filo d'olio, dentro la pentola a pressione.
Sbucciate la cipolla e le carote, tagliatele ognuna in tre pezzi e cuocete assieme alla carne bagnandola con 300 ml d'acqua e gli spicchi d'aglio. Chiudete la pentola e fate cuocere per 50 o 60 minuti. Deve risultare tanto tenera da spappolarsi solo con toccarla con una forchetta.
Lavate le foglie di verza e sbollentatele in acqua salata, o pure cuocetele al vapore e mettete da parte.
Sminuzzate la carne assieme alla cipolla e i pezzi di carota, amalgamate il tutto con qualche cucchiaio del brodo ottenuto.
Stendere, una alla volta, le foglie di verza e mettete al centro il ripieno di carne, chiudetele bene e fate saltare in padella con pochissimo olio, in modo di abbrustolire i faggotinni. 

Accompagnare con delle carote e rape, tagliate a giulliene, e saltate in padella o wok per qualche minuto, lasciandole croccanti.
Condire il tutto con qualche goccia di salsa di soya.

note:
Per la cottura della carne ho usato la mia pentola a pressione elletrica (che adoro, ma che stò ancora scoprendo cose nuove ad ogni cottura!) è così ho cotto la carne in due tempi, 40 minuti il primo per poter controllare la morvidezza e poi ho deciso di farla andare altri 20 minuti.











martedì 9 gennaio 2018

RAPE gratinate al cocco e spezie

Qualcuno potrebbe dire... "aaahhh la rapa... quella sconosciuta.."
Ma la verità è che questa pianta è della famiglia delle crucifere, che io adoro!!! 
E così, non sarebbe niente male imparare a portarla più spesso a tavola. Perciò oggi, nella giornata nazionale della rapa, il Calendario Nazionale del Cibo, ci da una mano e non da poco, con tante ricette dove la vede protagonista e ci racconta dalla A alla Z la vita e miracoli di questa pianta tanto buona gustosa e sana! Perche una rapa al giorno toglie non tan solo il medico di torno, ma anche la stanchezza e i malori dell'inverno! Cosa aspetate ad inserirla nei vostri menù?


RAPE gratinate 
al cocco e spezie



ingredienti per 4
3 rape grandi (o pure 4 medie)
masala dolcea piacere
200 ml di crema o latte di cocco
1 noce di ghe (o burro normale)
50 g di nocciole (tostate e trittate grossolanamente)
sale

Lavare e sbuciate le rape, tagliatele a fette di 5 o 7 milimetri e fatele bollire in acqua salata Saranno pronte quando pungendole con uno stecchino risultino cotte, scolatele.
Ungete una pirofila con il ghe e adagiateci le fette di rapa accavallandole un pò l'una sull'altra fino a riempirla tutta. Condite a piacere con il masala dolce, o le spezie che vi vadano più a genio.
In una padella scaldate il latte o crema di cocco, con anche qui mezzo cucchiaino di masala, e fatte prendere il bollore. Quando comincia ad adensare versatelo sulle rape, cospargete con le nocciole e con il forno già caldo cuocete per altri 15 minuti a 180 gradi finche comincino a dorare e la crema si sia adensata.
(Se poi date 2 o 3 minuti di grill viene fuori una cosa pazzesca!)







note:
*Dovuto alla mia allergia al peperoncino, sia il curry che qualsiasi masala li faccio io a casa. Le spezie che utilizzo di solito sono i semi di cardamomo, di coriandolo, di cumino, di senape, fieno greco, foglie di curry, cannella in polvere, zenzero in polvere o fresco, curcuma in polvere o fresca e sale. A volte aggiungo anche l'aglio e la liquirizia, ma non sempre. Tutto pestato a mortaio dopo aver "scaldato" le spezie in padella, non tutte e non assieme.

1- se la crema o latte di cocco non si addensase, a me è successo qualche volta secondo il tipo di prodotto prendo, potete aggiungere un cucchiaio di amido di mais e mescolare per bene fino ad amalgamarlo.




lunedì 1 gennaio 2018

LENTICCHIE in un boccone... buon anno!!!

-Josè!!! las lentejas se estan pegando!!!
-pues deja che se maten, mujer... *

...questa è una delle prime barzellette che imparai in castigliano, e la verità è che mi fa sorridere ancora adesso. Le lenticchie non credo fossero molto amate tra i bambini della mia generazione, ma a me fanno impazzire, in tutti i modi!
Poi, arrivata qui in Italia, scopro che quello che per noi significano i 12 acini d'uva, per gli italiani sono le lenticchie (chi dice che rappresentano piccole monete e ciò è un buon augurio per un anno fortunato nei soldi) ma non ci credo... l'ho vissuto nella mia pelle in questa mezza vita che sono qua.
Sia come sia, a capodanno da me ci sono non solo lenticchie ma anche l'uva, il cotechino e il puré di patate. Soltanto che quando si arriva a fine cena la voglia di mangiare lenticchie, credetemi, non è al massimo... perciò si mettono in frigo e si mangiano l'indomani, che tanto è il giorno 1 e la fortuna la porteranno lo stesso... eehemmm...!
Ma prime di rimetterle nel frigo, lascio da parte qualche cucchiaio, lo stesso per il puré e poi mi invento qualcosa per fare almeno un boccone bene-augurante, tanto ci abbiamo dato dentro con le 12 olive ripiene di acciughe... quest'anno le ho cambiate al posto dell'uva!

Per il Calendario del Cibo Italiano, che oggi celebra il giorno della lenticchia, volevo postare questa ricetta, che anche se veloce risulta molto simpatica e invitante perche un boccone o assaggio non pesa a nessuno, sopratutto dopo un cenone di capo d'anno!!!


LENTICCHIE in un boccone
con zucchine, puré di patate e patate dolci


Ingredienti per 6 o 7 bocconi:

5 cucchiai di lenticchie
3 di puré di patate
1 moniato (patata dolce arancio)
1 zucchina (non l'ho usata tutta)
1 spicchio d'aglio
sale
olio extra vergine d'oliva

Labate e sbucciate la patata dolce, tagliatela a fette sottili 3 mm., fare lo stesso con la zucchina ma tenendo la buccia. 
Saletele e cuocetele in padella, da ambi i latti, con un filo d'olio.
Una volta cotte transferitele su della carta assorbente da cucina.
Nella stessa padela fate insaporire l'olio con lo spicchio d'aglio schiacciato, poi fateci saltare le lenticchie.
Comporre i bocconcini con minciando dalla base con la fetta di patata dolce, spalmale un pò di pure e adaggiate un cucchiaino scarso di lenticchie, sopra la fetta di zucchina, altro pure  e altre lenticchie, un'altra ftta di patata dolce e ancora altro pure e gruzzoletto di lenticchie.
Potete anche farli diversi tra loro e cominciare con le zucchine, o pure fare tutti zucchine o tutto patate dolci...

Buon 2018!!!!!


note:
*"...se pegan" in castigliano ha due significati, uno vuol dire che si attaccano, in questo caso alla padella. L'altro che si picchiano, che sono arrivati alle mani!