sabato 28 maggio 2011

1 metro e 82 cm. e INNSALATA sui trampoli!


Già, arrivo a 1metro e 82, con un tacco 12 però... ma soltanto per poco tempo. 
Il tempo necessario per preparare questa insalata, e rispondere alle domande della simpatica Arinana di Privalia. 
Sì, perche nella sezione blog/atualità,  "Cucinare con il tacco 12"  c'è Il colore della curcuma! 




E ditemi se non dovevo fare uno sforzo, e salire sui trampoli? In questo caso ci voleva!  
E ci voleva anche questa insalata, perchè tra noi, molto tempo coi tacci non resisto! Di solito a casa, sono a piedi nudi!
E così, in 15/20 minuti eccoci la mia insalata e l'intervista!


Insalata coi TRAMPOLI!
e anche questo è un piatto unico!


Per 2 persone 
2 filetti di petto di tacchino
senape
semi di sesamo
insalata quercia verde e bordo
2 pomodori cuore di bue
olio extra vergine
sale



Tagliare a strisce il tacchino spalmarlo con della senape e impanarlo con i semi di sesamo. Saltare in padella con poco olio fino che è cotto. mettere da parte. 
Mentre si raffreddare il tacchine lavare l'insalata e i pomodori (io lavo 3 volte, la prima con una punta di bicarbonato). Tagliare a rondelle i pomodori e disporli nel piatto, sopra appoggiare le foglie d'insalata fatte a pezzi grossolani e condire con un filo d'olio e un pizzico di sale*. Per ultimo appoggiare sopra le strisce di taccino e servire.


*se volete potete condire con un filo di accetto di Modena, ma io preferisco assaporare il tacchino alla senape e le foglie croccanti insieme alla freschezza del pomodoro...










...e questa è la seconda insalata che mando a Eleonora di Burro e miele ! Per la sua Raccolta di Insalate    


martedì 24 maggio 2011

Non facciamo di tutti i RISI&BISI {un fascio ...}

... ci siamo MTChallenger, vediamo se questa volta supero il mio record di giorni in anticipo... (visto che sempre arrivo all'ultimo secondo) 
Lo dico sempre, ma quante cose imparo con voi? Mi sembra di partecipare a un corso di cucina a distanza! Ecco, questo è un bel modo di vederla, un corso che dura un anno scolastico, va beh più o meno. Un corso dove una volta al mese c'è l'esame e poi i voti! 
Io la vedo così, e mi fa sentire anche con 20 anni di meno!
Questa volta i risi e bisi di  Annamaria mi hanno lasciata un pò perplessa, magari un pò più del solito. Magari perche il riso mi è più conosciuto (mica come i gnochi di semolino...) magari perche piselli e pancetta lo trovo un accostamento più logico. Ma meglio non fasciarsi la testa, metti tutto insieme: metti che ti hanno dato il bancomat nuovo (per adesso l'unico documento che ho...), metti che hai una voglia matta di risotto e che al supermercato trovi i piselli freschi! Metti che dal bancone del pesce c'e la cernia che ti strizza l'occhio... metti che hai appena avuto una idea! ...Lo vedi, meglio non fasciarsi la testa! Ma...
{indovina, cosa si fascia?...}

Spesa per due: 
175 g. di piselli freschi (sgranati)
125 g. di riso Arborio 
40 g. di pancetta affumicata (a fiammiferi)
1/2 cipolla
175 g. di filetto di cernia 
2 zucchine tenere
30 g. di burro chiarificato
olio extra vergine
1 ciuffo di prezzemolo
parmigiano reggiano
sale e pepe nero macinato al momento. 

Sgranare i piselli separando i semi dai bacelli, conservare entrami e lavarli.
Cuocere i bacelli in una pentola con un litro e mezzo d'acqua e cuocere per un'ora, così si ottiene il brodo che servirà per il risotto. 
Lavare le zucchine, tagliarle a fette sottili per il lungo e "grillarle" in padella con qualche goccia d'olio, fino che saranno flessibili, e tostate da tutti e due latti, mettere da parte.
Tritare la cipolla e farla rosolare insieme a metà della pancetta, con il burro per qualche minuto, di seguito versare i piselli e qualche mestolo di brodo, cuocere per 5/7 minuti e aggiungere il riso, mescolare con un cucchiaio di legno, e a misura che serve unire del brodo bollente. Mescolare ogni tanto e cuocere per circa 12 minuti. 
Aggiungere un pizzico di prezzemolo e cucinare per un altro paio di minuti, poi togliere dal fuoco e regolare di sale, pepare e mantecare con il burro rimasto e il parmigiano a piacere. 
Fare riposare coperto per 2minuti.
Nel mentre, cuocere i filetti di cernia in una padella con poco olio. 
Impiattare appoggiando il coppapasta (quadratto) sul piatto e distribuire i fondo i filetti di cernia e sopra questa i Risi e Bisi. Togliere il coppapasta e fasciare i risi e bisi con due strisce di zucchine grigliate e sopra decorare con il resto della pancetta che avremmo saltato in padella con dell'olio e fatta croccante.
Per la salsa verde di accompagnamento, frullare le zucchine abanzate con un mestolo del brodo, una manciata di baccelli cotti e un pizzico di prezzemolo.


MTChallengerAnnamaria,  ci sono! 
E questa volta mi sono superata da 1 giorno di anticipo, del mio solito voglio dire...


sabato 21 maggio 2011

IN-salata... per primis!!!

I miei, ci hanno insegnato a mangiare di tutto, un pò perche con 5 figli non si poteva fare eccezioni, un pò perche mamma e pappa dovevano lavorare notte e giorno (e non scherzo...) per potere vestire e sfamare tutti noi e quando "quello" c'era da mangiare si mangiava e basta! Se non volevi "quello", non c'era altro... ma lei si, lei c'era sempre, ed era sempre la prima!
Da noi solitamente, l'insalata apre il pranzo o la cena. Non mi sono mai chiesto perche prima e non dopo, una abitudine di famiglia pensavo, e poi mi sembrava naturale perche c'era l'orto a portata di mano...
Ma con il passare del tempo ho scoperto che non è una abitudine del tutto sbagliata. Lo so, ci sono pensieri di tutti i tipi, chi dice che è meglio dopo, chi come contorno...  io però, l'abitudine c'è lo, e quando mangio l'insalata la mangio per primo. 
Non posso negare però, che a volte, le mie insalate diventino piatti unici, credo sia dovuto alle gare tra amici per vedere chi riusciva a farla più buona, quando c'era di mezzo un invito a pranzo o a cena.

Oggi vi presento questa. Piatto unico? Fatte voi!


Per 2 persone
3 pezzi di indivia (insalata belga)
2 finocchi 
2 cetrioli (piccoli)
300 g. di filetto di salmone
una manciata di olive verdi
una manciata di olive nere
succo di limone

Grillare il salmone o pure saltarlo in padella. Io preferisco farlo croccante solo da una parte. Lasciare raffreddare
Lavare i finocchi e tagliarli sottili, metterli in un recipiente e condirli con un pò di succo di limone, così non anneriscono e da un tocco di sapore.
Lavare e pelare i cetrioli e farli a fette. Separare le foglie dell'insalata belga (a barchette) lavare e asciugarle, adagiarle (come nella foto) in un vassoio capiente. Sopra cospargere il finocchi e il cetrioli. Sminuzzare grossolanamente il salmone e cospargere pure questo insieme alle olive verdi e nere. Consiglio di condire ognuno il suo piatto come più preferisca. Io questa volta ho utilizzato olio al basilico.
Consumato rigorosamente in terrazzo, chiaro!


























con questa In-salata partecipo al contest di aboutfood e le sule"I love insalate"

about food



giovedì 19 maggio 2011

Polpette della SALUTE... (e senza documenti)

Dopo qualche giorno passato in Portogallo e grazie alla mia anima golosa di cibi nuovi, mi sento un pò pesante grazie al  "tram tram" (non il 28 quello di Lisbona) ma quello quotidiano, quello del pendolare; da casa al lavoro, di ore sui mezzi, di pranzi veloci, di pasti al volo per potere sbrigare e pagare le bollette.... Si, questo è il mio ritratto giornaliero, poi, arriva domenica e c'è il mercato! Come al solito prendo la macchina carico mio marito e si parte, destinazione le bancarelle del pesce alla ricerca del baccalà per fare, almeno, una delle 10 ricette importate da Lisbona.
Ma cheee... non appena traversata la linea virtuale tra la machina e il bancomat scopro che mi hanno "FREGATO" dalla tasca con cerniera... tutti i documenti! Tremolio alle gambe, lacrimuccie negli occhi sono andata dai carabinieri.
Adesso mi ritrovo senza un documento, ne bancomat ne baccalà!
...e no eee! Non si fa così! Ho maledetto l'anima del ladro e mi sono detta:
Sono appena tornata di una bella gita e già mi ritrovo stressata? Naaaaaaa! Metto a posto corpo e mente e penso a cosa mi può fare rilassare. Niente. Quasi niente.
Prima dipingevo (sempre legato al cibo) e passavo ore tra baratoli pieni di latice e pigmenti colorati, decine di pennelli e cartoni, legni e tele... come mai adesso non ci penso più? Dite che centra il colore della curcuma?
O pure che il tempo che mi ritaglio è poco? Mah... chissà se con il bel tempo arriva anche la voglia di colorare e sporcare magliette e pantaloni!
La curcuma e il pantone 134 sono legati, come io sono legata a loro. E così partendo a punto dal colore e dalle grandi proprietà di questa pianta meravigliosa nascono queste polpette, che chiamo della salute, perche?


La curcuma ha delle proprietà antiossidanti superiori alla vitamina E per tanto rallenta l'invecchiamento del nostro patrimonio cellullare. 
E anche disintossicante dell'organismo, in modo particolare del fegato. Per non dire che riduce l'accumulo di grassi  abbassa i livelli di colesterolo nel  sangue! 
E per gli italiani è un tocca sana, visto che aiuta a tenere a vada la glicemia, non per niente l'Italia è uno dei paesi dove si consumano più carboidrati!
Ma la lista non finisce qui...
E' anche cicatrizante, antinfiammatorio, e da ricente si ha scoperto che ha proprietà anti cancro o antitumorali grazie alla curcumina .

Devo aggiungere altro? 
Siii... gli ingredienti di queste polpette!

300 g. di ceci cotti e sgocciolati
1 finocchio sbollentato
1/2 cucchiaino di curcuma
la scorza grattugiata e il succo di 1/2 limone
zenzero grattugiato a piacere 
pane grattugiato qb (io integrale)
2 cucchiai di semi di sesamo
2 cucchiai di semi di lino
olio extra vergine
sale


Tagliare il finocchio a pezzi e farlo sbollentare in modo di ammorbidirlo, scolarlo bene e fare raffreddare.
Una volta freddo versarlo nel mixer insieme ai ceci, il formaggio, il zenzero grattugiato, la scorza e il succo di limone, regolare di sale e tritattare.
Personalmente preferisco un tritato rustico, grossolano...mi piace trovare un pò di pezzetti.
A questo punto trasferire in una ciotola, aggiungere la curcuma, il formaggio e un cucchiaio di semi di sesamo e un altro di semi di lino. Se serve aggiungere del pane grattugiato e procedere a far le polpette...quadrate? Mah si!
A parte preparare l'impanatura con del pane grattugiato e il resto dei semi, amalgamare bene e impanare le polpette.
Disporle su una placa da forno con della carta e bagnarle con un filo d'olio infornare fino che cominciano a essere dorate, girandole ogni tanto.
Servire calde o fredde, insieme a un'insalata. 
Ohhhhh! Mi sento meglio! Sono sempre senza documenti... ma un pizzico di curcuma zenzero mi tirera su! 


Appunto un pizzico di zzzZzzz..., quello che ci vuole per il contest sullo zenzero, del blog Note di Cioccolato !









martedì 17 maggio 2011

LisbonStory by le Cicce


Sì, LisbonStory. Il titolo della nostra gita a Lisbona potrebbe essere proprio questo. 

Tre giorni scarsi, passati a girare questa città incantevole e i suoi dintorni. Le sue piazze i suoi azulejos... i suoi Pasteis, il suo vino e le sue ricette di baccalà... Per le quale dovrete scusarmi, non ci sono foto, vista la rapidità con la quale sparivano dal piatto!

Ho girato tutti i giorni con la machina fotografica appesa alle spalle e alla fine mi è venuto un torcicollo che mi ha durato altri 3 giorni... e siamo a 6!  Se poi mettiamo altri 3 giorni di chiusura di rivista (in ufficio) siamo arrivati a 9, ed eco il perchè sono sparita fino adesso.
Ma è valso la pena, anche se non mi sono riposata ancora per niente! Era una vita che non facevamo una mini-vacanza insieme. C'è chi ha lasciato i figli, chi il marito, chi il fidanzato, ma alla fine ci siamo ritrovate tutte a Lisbona, cresciute (invecchiate) ma in fondo sempre noi stesse...
Ed è così, che tra una discesa e una salita, tra un bicchiere di porto e un panino con le sardine e tante chiachere tra amiche son passati i giorni in fretta con i piedi indolenziti, gli occhi innamorati e la glicemia alle stelle! Mi rimangono però i ricordi, i sapori, il profumo dell'aria e il silenzio inmenso dell'oceano, corredati da una manciata di fotografie...


Non scherzavo con in panino di sardine... ma ci sarà dell'altro, non a caso mi sono comprata un libro di ricette tipiche di Lisbona!

giovedì 5 maggio 2011

FLAMS di verdure e... c'è sempre un bis!


...budini, budini, budini! Dolci o salati che siano!
Da piccola, quanti ne ho mangiati!!! E voi? 
La mamma, quelli dolci, li faceva a bagno maria, solo uova e latte fresco, e zucchero caramellato in fondo. A noi piacevano da matti, così lei si inventava i flam salati che noi divoravamo in batter d'occhi per potere fare il bis! 
Adesso, vi presento io il mio flam salato! E... buon appetito, perche uno... tira l'altro!


















ingredienti per 6 budini
200 g di spinaci bolliti e strizzati
150 g di funghi (champignon)
2 zucchine piccole
2 uova
150 ml. di latte
60 g di formaggio a piacere (io il Tilsit )
sale 
noce moscata
olio extra vergine

Lavare le zucchine e tagliarle a dadini piccoli. Saltarli in padella con dell'olio per 5 minuti e mettere da parte in un recipiente capiente.

Lavare bene i funghi per togliere la terra e tagliarli a fette/lamine. Saltarli sempre in padella con dell'olio anche questi per 5 minuti e poi aggiungere alle zucchine, dove aggiungeremmo anche il formaggio a pezzettini e amalgameremo il tutto, mettendo da parte 8 fette di funghi.

Preparare gli stampi per budini (io ho utilizzato uno al silicone) ungerli con un pò d'olio. In fondo a ogni uno mettere una lamina di fungo, (poi una volta cotto il budino, al ribaltarlo, il fungo si vedrà sopra…) di seguito, dopo il fungo, adagiate il composto di verdure, funghi e formaggio e finire uno uno strato di spinaci.
Sbattere le uova con un pizzico di sale e un pizzico di noce moscata, aggiungere il latte e amalgamare bene. Versare questo composto in ognuno degli stampi in modo di riempire ogni angolo del budino.
Cuocere in forno per 40 minuti a 180°.
Lasciare raffreddare un pò, prima di ribaltare.



Li ho serviti accompagnati da peperoni cotti al forno, spelati e conditi con olio extra vergine.
Questi Flam li voglio presentare al contest  di Pasticciona e le sue monoporzini nel suo blog "vivo pasticciando"