venerdì 17 febbraio 2017

Gli GNOCCHI, il cavalier, l'arme e il convento (parte IX)


...segue da Sabrina 


...Mentre l’attenzione di tutti era rivolta al padre priore, che parlava delle bellezze di quella terra aspra e forte, gli occhi del cavaliere continuavano a vagare per la sala. Per quanto ammirato dalla bellezza dei quadri, non riusciva a dimenticarsi della sua missione: trovare quello che gli era stato rubato e, con esso il ladro. Le parole del priore si mescolavano alle immagini di quei giorni, ai profumi di quella terra, ai colori dei paesaggi, all’impronta dell’uomo, capace di plasmare la natura in modo armonioso… e fu allora che le vide. 
Un paio di scarpe, massicce, le suole ancora intrise del fango della sera prima, mischiate alle umili calzature dei frati. Ecco l’indizio, ecco l’intruso. Tutto stava a vigilare, attenti, magari anche con l’aiuto di Dio: e tutto si sarebbe risolto. 
Il sole tramonto’ per la seconda volta, si fece sera e poi notte. I frati si allontanarono, prima per i vespri, poi per la cena e fu quando dalla cappella si alzarono i canti del Compieta che qualcosa, accanto a lui, si mosse. 
Passi furtivi, un fruscio di stoffa, un ansimare lento e pesante: di colpo, il cavaliere gli fu addosso e in men che non si dica, lo atterro’. 
“Aiuto, aiuto, accorrete!” grido’ forte nella notte. 
Il volto che si mostro’, alla luce fioca delle candele dei frati, fu quello dell’artista a cui il priore fu lesto a strappare la barba
“Niccolo’ de Neri, ora si che ti riconosco!” esclamo’, mentre le mani stringevano il prezioso pacchetto. “la Repubblica di Firenze non avra’ i nostri semi!” aggiunse poi con fermezza, mentre gli altri frati legavano il malfattore, per rinchiuderlo nelle cantine. 



Certe avventure rimangono impresse nella mente, ma questo workshop del MTC in Grafagnana ci è rimasto pure nel cuore!
ehem.... anche nel palato, e pure nei fianchi, di sicuro... perché è impossibile non fare il pieno e pure scorta di tante bontà e prodotti autoctoni quando sai già che non li troverai da nessun'altra parte. 
Per noi quelle 5 del nord, si parte sulla "Polo bianca" della Giuliana! Cariche di valigie, props, macchine fotografiche e una voglia matta di cominciare questa Gnoc'Aventura!
Un viaggio pieno di risate e di ricette scamiate, tanto che il tempo vola e ci siamo trovate senza renderci conto in Garfagnana! 
Dove ci hanno fatto capire, che non ce avventura che tenga, se non ci si riempie prima la panza, e perciò non ce posto migliore che all'Osteria vecchio Mulino
Da qui in poi, l'ebrezza dei luoghi e quella del vino Poderi Còncori e la scoperta della esistenza di una Banca Begionale di Germoplasma, sono stati un rincorsi di eventi ed emozioni, tanto di essermi inamorata di questa terra e la sua gente. 
Ma ne vogliamo parlare della visita al mulino di Piezza?
E' stato come l'assalto in banca dei fratelli Dalton! Avete presente?
Eramo invaghiti da quelle farine maccinate al momento: di castagne, di farro, di mais, di formenton otto file... una meraviglia!
E noi, quelle di Milano con la "Polo bianca", che ci chiedevamo come fare a caricare tutto in macchina per tornare a casa?
Pseee... ma fossero solo le farine! 
Che ne dite del formaggio e i salumi del Caseificio Marovelli e i legumi e ortagi scoperti nella fiera Garfagnana terra Unica dove ci ha portato Antonella, una garfagnina doc!  
Meglio non pensarci e disfruttare della visita all'azienda agricola Cerasa dove pranzare è una delle tappe da fare assolutamente, e non solo, lì scoprirete la vera pecora garfagnina e con un po' di vuota volontà potresti adottare un castagno! 
Io la Garfagna la amo!

E i gnochi? 
A si... i gnocchi in convento!
Dove Luigi, con molta cordialità ci ha prestato la cucina e ci ha lasciato liberi di trafficare con questa sperienza sui gnocchi, non a caso le patate della zona sono perfette per la loro preparazione, all'Mtc non si fanno le cose tanto per fare. E dalla cucina dall'Agriturismo Ai Frati ne sono uscite svariate ricette tutte con ingredienti del territorio.


Una delle ricette, quella dei gnocchi ripieni ve la propongo qua con qualche aggiunta di spezie.





Ma lasciatemi prima fare un brindisi, anche se virtuale, a tutte le persone che hanno partecipato e ideato questo workshop, quelli dietro e davanti le quinte, ma sopratutto ad Alessandra Gennaro la mente geniale, a Paolo Picciotto per la sua disponibilità e Annarita Rossi una padrona di casa eccezionale con il suo Dario, che adoro! 


GNOCCHI di patata e curcuma
ripieni di mela e cipolla caramelata al curry
Ingredienti per una trentina di gnocchi
600 g. di patate rosse a pasta gialla
100 g di farina (Verna macinata a pietra*
35 g di farina di castagne macinata a pietra*
1 uovo 
1 cucchiaino di curcuma
sale

per il ripieno:
300 g di mele (della banca del seme della garfagnana a prevalenza Mele del Giappone)
1 cipolla
cucchiaio e mezzo di zucchero di canna
20 cl di brandy
4 cucchiai olio evo 
sale e pepe qb
1punta di cucchiaino di curry

per condire:
burro e erbe aromatiche fresche (timo, rosmarino e salvia)

Preparate il ripieno. Sbucciate la cipolla, tagliatela a fettine sottilissime e fattela imbiondire in padella con 2 cucchiai d'olio evo e un pizzico di sale. Aggiungette lo zucchero e lasciate caramellare per altri 2 o tre minuti, poi mettete da parte e al caldo. Nella stessa padella aggiungete dell'altro olio e fateci ammorbidire le mele sbucciate e tagliate molto sottilmente lo stesso che per la cipolla e salare. Quando sono morbide fare sfumare con il brandy e dopo un paio di minuti a giungerci la cipolla caramellata e amalgamare, condire con una punta di cucchiaino di curry e un pizzico di pepe nero (meglio se macinato al momento) mescolare e spegnete il fuoco. Lasciare raffreddare.


Scegliete delle patate di simile dimensione, lavatele, punzecchiarle con un coltello e adagiatele in una pirofila da microonde.
Cuocetele per 11/13 minuti a massima potenza, (premesso che ogni microonde avrà le sue caratteristiche, a voi l'esperimento).
Una volta cotte e fuori e del microonde dovette sbucciarle, quando sono ancora calde, un mio consiglio e che muniate di guanti, o pure se avete le mani d'amianto come me siete a posto così!
Schiaciate le patate, aggiungete le farina e la curcuma, l'uovo leggermente svatuto e salate. 
Impastate fino ad ottenere un impasto ideale per lavorare i gnocchi, è inconfondibile, lo saprete perché altrimenti non riuscirete a farli, ma se seguite le dose giuste e scegliete le patate adatte è fatta!
Prendette dei pezzettini d'impasto di 25 g più o meno, fatte una pallina bella liscia e affondate il police delicatamente allargando verso l'esterno per poter ottenere un concavo dove riempire col ripieno. 
Usate la punta del cucchiaino per rienpirli con delle piccole quantità di ripieno. Poi chiudete il gnocco ridandoli dandoli la forma originale tonda e adagiateli, a misura che sono pronti, su un strofinaccio o piano di lavoro infarinati, pronti via per essere gettati in una pentola di acqua bollente salata.
Quando affiorano in superficie è il segnale che son cotti. Prelevateli e fateli saltare delicatamente in padella dove avrete sciolto del burro e fatto insaporire con gli aromi freschi.



note:


ecco l'elenco dei link... per non perdere il filo e seguire tutta la storia!



10 commenti:

  1. Gli gnocchi sono il tuo elemento abbiamo capito, sono la tua arma vincente. Li voglio rifare tutti e questi sono tra i primi. Una bella esperienza che non dimenticheremo, neanche Dario. Un bacione e grazie di tutto.

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  2. Adoro i tuoi post, lo sai. Tu riesci a trasformare una foto già bella in un capolavoro poetico. Poi ovviamente qui hai fatto vedere chi è la "vera regina dello gnocco" incoronata dall'MTC! Perciò onore al merito! Mi inchino alla supremazia, grafica, fotografica e culinaria e sperando di imparare altre cose da te, rinnovo l'invito a venire in Toscana. Il Chianti è bello quanto la Garfagnana, si beve benino e si mangia discretamente: ti ho convinta? Un abbraccio alla mia spagnola preferita!

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  3. grazie per essere come sei! grazie per tutto il tempo che ci hai dedicato! per la pazienza e l'attenzione con cui hai lavorato con ciascuno di noi. i tuoi gnocchi sono strepitosi come te. a presto spero

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  4. Grazie Mai, per le splendide giornate, e per le splendide foto e gli insegnamenti.

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  5. non sai quante volte al giorno ringrazio il Cielo che mi ha messo sulla tua strada, magnifica donna!
    Quelle risate in macchina non me le scordo, adorabili pazze scatenate! Grazie per tutto il supporto, la complicità, l'aiuto, e anche il rimprovero muto che ti ho letto negli occhi quando dovevamo fare le foto, perchè la macchina non era settata giusta. Senza di te sarei stata persa, quindi ho un grande debito di riconoscenza. Grazie di cuore, per quello che scrivi e come lo scrivi. Per essere la bella persona che sei. baci. Giuli

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  6. Mai quanto desideravo questa ricetta che ho già visto all'inizio di questo percorso di letture intense e coinvolgenti
    Grazie mia cara per la tua condivisione

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  7. Ecco un viaggio iniziato su una "polo bianca" quante chiacchiere avrete fatto posso solo immaginare. Un clima fantastico che vi ha portato ad apprezzare ogni aspetto di questi giorni che avete trascorso assieme condividendo profumi e sapori.
    I tuoi gnocchi sono meravigliosi, ma permettimi cara Mai di dirti che rimango sempre affascinata dalla tua arte di rendere ogni fotografia un quadro e nell'ammirarle resto senza parole
    Grazie splendida ragazza

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  8. Troppo forte come sempre! Per ora sono solo alla storia, poi ripasso per il resto!
    :-*

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  9. ... e i quadretti delle foto?! Ok, tanto lo sai di essere unica...

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  10. Che tu sia un passo avanti già lo sai, che mi hai atto morire dalle risate forse non te l'ho detto. Una bella esperienza con persone fantastiche, da rifare al più presto. A te va un grazie in più, per capito come volevo che fosse la opertina che era nella mia testa dalle dalle mie frasi sconclusionate e per avermi aiutato a realizzare il piatto. Grazie infinite, un abbraccio
    Marta

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