sabato 18 luglio 2020

Il Red Rice dei Gullah Geechee per il Taste the word di MTC

Tremate perché siamo tornati e questa volta si fa il giro del mondo all’insegna dei cibi delle minoranze etniche, quelle pietanze nate dalla necessità, ma soprattutto dalla sapienza dei popoli di tutto il mondo.
Nasce così TASTE THE WORLD dalla funcina dell’MTChallenge, che è come dire dalla genialità di quella donna che è Alessandra Gennaro, che con i suoi video, le sue ricette, spiegazioni e raconti ci ha fatto venire una grande voglia di tornare a studiare! Per ora lo facciamo in cucina, con una prova tecnica che consiste nella ricetta base di un pietanza. Mettendo in pratica diversi modi di cottura e abbinamenti di ingredienti a seconda la parte del mondo dove andremmo, e poi, una volta imparate le tecniche e assimilato il massimo possibile di questa ricetta e della sua provenienza, proporremo una nostra versione.

Questa prima puntata vede come protagonisti i Gullah Geechee una popolazione che discende dai primi africani che furono deportati in America e ridotti a schiavi nella costa orientale a sud degli Stati Uniti. Furono proprio loro a portare con se il riso e a coltivarlo, in quello che per uni fu la terra promessa e per altri, invece, la privazione della libertà. 
Nasce così, dalle mani dei Gullah Geechee il Red Rice, un piatto povero e essenziale che con il passare del tempo ha mantenuto un posto d’onore dentro la loro cultura, magari con qualche cambiamento, o qualche aggiunta a seconda degli ingredienti a portata di mano ma il tipo di cottura è sempre lo stesso di allora. vi consiglio vivamente visionare e leggere le ricette di approfondimento
di Alessandra Gennaro e Greta De Meo, e da non perdere i video, dove in modo assolutamente chiaro e affascinate scoprirete la storia di una popolazione che per dirla breve ha fatto grande l’America,(si sente che sono di parte…?) 


RED RICE
dei Gullah Geechee


Questa pietanza nasce per essere mangiata con le mani, non con le posate perciò la consistenza di questo riso è molto particolare, la cottura pilaf così come gli ingredienti usati fa sì che risulti magari diverso ai nostri palati europei, ma a me ha conquistato non solo il palato ma anche il cuore. 
La ricetta che abbiamo messo in pratica, prevede ingredienti semplici, a scelta se usare il bacon o meno di conseguenza aumentare la dosi di burro, ed io ho deciso di farla proprio il più "povera" possibile, da dire che il risultato non è per niente unto, anzi stupendamente bilanciato. E sono riuscita a mangiarlo con le mani!

Ingredienti:
3 fette di bacon a cubetti o 3 cucchiai di burro (40g)
1/2 cup di cipolla tritata (mezza cipolla)
1 spicchio d’aglio tritato
1 tazza di riso a grano lungo (225 g)
6 once / 180 g di passata di pomodoro
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di sale
Ѕ cucchiaino di pepe nero
1 foglia di alloro
2 cup di brodo di pollo o acqua (470 ml)

foglie di coriandolo o timo per servire


Sciacquate velocemente il riso in modo di farli perdere del amido, non occorre tenerlo a bagno, sciacquarlo sara sufficiente, lasciate scolare.
Sciogliete il burro in una casseruola larga a fiamma media, quando prende un colore nocciola aggiungete la cipolla e cuocete fin quando sarà traslucida (2-3 minuti). 
Unite l'aglio e cuocete per un altro minuto, poi unite il riso e mescolate amalgamando i sapori fino a quando il riso perderà la sua trasparenza.
Aggiungete il resto di ingredienti e portate a bollore a fiamma alta. 
Abbassate la fiamma e coprite con il coperchio, (vi consiglio uno di vetro per potere tenere sott'occhio il riso senza dover scoperchiare per controllare) proseguite la cottura per una ventina di minuti mescolando un paio di volte.
Quando il riso è cotto, spegnete il fuoco e coprite con la casseruola con un canovaccio poi sopra mettete il coperchio e fate riposare per 5 minuti.
Eliminate l'alloro, sgranate il riso con una forchetta prima di servirlo e cospargetelo con del timo o coriandolo fresco, se proprio non avete ne l'uno ne l'altro potete ometterlo, io ho osato con il prezzemolo ma la prossima provo con il timo perchè credo stia benissimo con l'alloro.



da non perdere assolutamente: 




3 commenti:

  1. il fascino di un piatto semplice ma grandissimo.

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