...fa lo stesso, perché di sicuro ce li ricorderemo, tanto io come mio marito!
Qui, in casa Esteve/Bellocchio sonno già due domeniche che si picia, ma questa domenica è stata più movimentata di quello che ci aspettavamo.
Di solito gli incidenti in cucina succedono, e se di mezzo ci sono io, ne potete essere più che certi (qualcosa combino senza volere di colpa) che mi faccio del male. Questa volta però, è tutta colpa del maiale…
Volevo fare dei pici semplici, perché come ha raccontato Patty di Andante con gusto (la vincitrice di questo MTC ) questa è una pasta umile, nata in terre preziose. Ed io, quando penso a qualcosa di umile e prezioso, lo sapete già… subentra la nostalgia e mi vengono in mente i miei, le mie radici: la campagna, gli orti, le vite e le montagne, l'acqua fresca del fiume e dopo, quelle colline, la brezza del mare.
Ricordo quando i nonni avevano il maiale, uno solo, che con l'arrivo del freddo "diventava" prosciutto e salame, butifarra e llangonissa, lonza e cansalada (una specie di pancetta conservata con spezie e sale) ed è di questa cansalada che mio nonno ne va pazzo.
Da sempre, a casa, è una abitudine cenare ogni tipo di verdura cotta e quella che avanza si mangia a l'indomani, a volte anche a colazione!
Si fa saltare in padella fino a quando comincia a farsi la crosticina. Trovo che così sia più gustosa della sera prima… e in realtà lo è! Perché in padella, prima, si è fatta rosolare una fetta di questa cansalada con magari qualche spicchio d'aglio, e allora la giornata è un'altra cosa, gira molto meglio! Ed ecco che centra il maiale…
Una delle combinazioni di verdura cotta che amo di più, sono i cavoli romani con i fagioli bianchi (meglio se sono les mongetes del ganxet) ma qua sono introvabili. Questo abbinamento, saltato in padella come ho detto prima, lo ritengo la fine del mondo, anche perché i fagioli si sciolgono creando una specie di cremina…! Capite adesso perché ci ho voluto condire i pici?
Beh… mi sono messa comoda e ho impastato. Per comoda intendo tutta e maglietta a bretelle, quando cucino ho caldo, al contrario di mio marito, che ha freddo e non vuole abbassare termostato sotto i 21 gradi, così mi vesto d'estate.
E tale e come la volta scorsa, la pasta non si è smentito, un vero spettacolo!
Ma è stato preparando il sugo, per condire i pici, che è successo il delitto. Qualcosa che era dentro la padella (il maiale) è esploso con cattiveria, io non l'ho visto perché ero di spalle e non mi sono accorta, (a parte che ho una soglia del dolore molto alta) ma quando mi sono girata, dando la schiena a mio marito, questo ha cominciato a ridere ed mi è venuta incontro, salvandomi da una fetta di pancetta che avevo incollata su una spalla!
E tale e come la volta scorsa, la pasta non si è smentito, un vero spettacolo!
Ma è stato preparando il sugo, per condire i pici, che è successo il delitto. Qualcosa che era dentro la padella (il maiale) è esploso con cattiveria, io non l'ho visto perché ero di spalle e non mi sono accorta, (a parte che ho una soglia del dolore molto alta) ma quando mi sono girata, dando la schiena a mio marito, questo ha cominciato a ridere ed mi è venuta incontro, salvandomi da una fetta di pancetta che avevo incollata su una spalla!
Di fatti, è una vita che siamo abbonati alla crema per ustioni…!
A parte l'aggressione della pancetta, in nostro pranzo ha avuto un lieto fine, e il giallo si è risolto, la fetta di pancetta incriminata è finita in pattumiera e Frida, dopo l'esplosione, non faceva altro che andare in cucina e guardare i fornelli!
Ingredienti per 4:
200 gr. farina 00
100 gr. farina di semola rimacinata
2 generosi cucchiai d'olio estra vergine
1 pizzico di sale
acqua q.b.
La preparazione per la pasta è sempre la stessa, (quella data da Patty) che ho già utilizzato anche pergli altri pici in zucca...
Miscelare le due farine, setacciarle, e poi creare una fontana. Versarci l’olio, il pizzico di sale e pian piano l’acqua e mentre s'incorpora la farina con una forchetta. Quando questa comincerà a stare insieme impastare con più energia (con il palmo delle mani vicino ai polsi). Se l'impasto lo richiede, aggiungete acqua o farina.
Piegare la pasta su se stessa come quando s'impasta la pasta all’uovo e non stirate mai troppo l’impasto per non sfibrarlo. “Massaggiate” con energia per almeno 10 minuti. Ricordatevi che la vostra “palla” di pasta è una cosa viva, dovete volerle bene. Così otterrete una pasta stupenda, morbida, liscia ed elastica.
preparare il sugo....
Ingredienti per 4:
170 gr. di fagioli bianchi (cotti)
350 gr. di cavolo romano (cotto)
75 gr. di pancetta (2 fette larghe 5mm.)
3 spicchi d'aglio
olio estra vergine
1 pizzico di sale
peppe a piacere
Il giorno prima mettere a bagno i fagioli. Io ne ho messo 400 gr., quelli che avanzano li surgelo o ci cucino altro. Cambio 3 volte l'acqua dell'ammollo, e poi le metto a bollire in acqua fredda insieme a una foglia di alloro e un pezzettino di alga kombu (per igas... l'aria...). La cottura dipenderà molto del tipo di fagioli, ma anche della quantità di calcare dell'acqua, potete anche cuocerei con la pentola a pressione, ma io non li ho mai fatti. Salare una volta spento il fuoco, girare e fare insaporire qualche minuto.
Prendere il cavolo romano, dividere le cime, lavare e lessarle in acqua volente e salata. quando è morbido, scolare e mettere da parte.
In una padella piutosto grande rosolare gli spichi d'aglio un po' schiacciati, aggiungere le fette di pancetta fatte a pezzi grossolani e fare insaporire l'olio. Quando la pancetta è bella croccante (e mi raccomando, fatte attenzione a non darli mai le spalle...) versare i fagioli ben scolati, fare dorare e poi aggiungere il cavolo. Amalgamare il tutto e allo stesso tempo schiacciare un pò.
Ingredienti per 4:
200 gr. farina 00
100 gr. farina di semola rimacinata
2 generosi cucchiai d'olio estra vergine
1 pizzico di sale
acqua q.b.
La preparazione per la pasta è sempre la stessa, (quella data da Patty) che ho già utilizzato anche pergli altri pici in zucca...
Miscelare le due farine, setacciarle, e poi creare una fontana. Versarci l’olio, il pizzico di sale e pian piano l’acqua e mentre s'incorpora la farina con una forchetta. Quando questa comincerà a stare insieme impastare con più energia (con il palmo delle mani vicino ai polsi). Se l'impasto lo richiede, aggiungete acqua o farina.
Piegare la pasta su se stessa come quando s'impasta la pasta all’uovo e non stirate mai troppo l’impasto per non sfibrarlo. “Massaggiate” con energia per almeno 10 minuti. Ricordatevi che la vostra “palla” di pasta è una cosa viva, dovete volerle bene. Così otterrete una pasta stupenda, morbida, liscia ed elastica.
Farla riposare avvolta nella pellicola trasparente, una mezz’ora.
Passata mezz'ora... prelevare un pezzetto d'impasto e formare una pallina, lavorarla sulla spianatoia stendendola con il matterello fino a uno spessore di un centimetro. con un coltello ricavarne varie strisce, larghe un centimetro e procedere a "filare" i pici! La tecnica è quella che, da piccoli, facevamo a scuola con la plastilina o con il fango: rollando il pezzo de pasta con il palmo delle mani verso l'esterno. Ogni picio va infarinato in modo
che non si attacchino l'uno con l'altro e lasciare riposare.
preparare il sugo....
Ingredienti per 4:
170 gr. di fagioli bianchi (cotti)
350 gr. di cavolo romano (cotto)
75 gr. di pancetta (2 fette larghe 5mm.)
3 spicchi d'aglio
olio estra vergine
1 pizzico di sale
peppe a piacere
Il giorno prima mettere a bagno i fagioli. Io ne ho messo 400 gr., quelli che avanzano li surgelo o ci cucino altro. Cambio 3 volte l'acqua dell'ammollo, e poi le metto a bollire in acqua fredda insieme a una foglia di alloro e un pezzettino di alga kombu (per i
Prendere il cavolo romano, dividere le cime, lavare e lessarle in acqua volente e salata. quando è morbido, scolare e mettere da parte.
In una padella piutosto grande rosolare gli spichi d'aglio un po' schiacciati, aggiungere le fette di pancetta fatte a pezzi grossolani e fare insaporire l'olio. Quando la pancetta è bella croccante (e mi raccomando, fatte attenzione a non darli mai le spalle...) versare i fagioli ben scolati, fare dorare e poi aggiungere il cavolo. Amalgamare il tutto e allo stesso tempo schiacciare un pò.
Cuocere i pici, nell'acqua bolente già salata (conviene spolverarli e immergerli delicatamente).
Scolarli e versarli nella padella amalgamandoli al sugo, aggiungere un filo d'olio e una volta impiagati macinarci un po' di pepe (per me poco plis!).
Ci siamo un'altra volta, donne del Menu turistico e Andante con gusto... per voi questi pici e delitto svelato!
gnam gnam che bontà
RispondiEliminaChiara grazie! Per te una porzione abbondante, così accontentiamo Irene!
EliminaBesitos
Che piatto prelibato! Complimenti ,non vedo l'ora di proporla ai miei!
RispondiEliminaMa grazie Lea, se la rifai fammi sapere, ma stai attenta col maiale!
EliminaAbbracci!
chissà che buonissimo mix di gusti questi pici, gli ingredienti più genuini e perfetti per un pranzo in famiglia (senza delitto però!)
RispondiEliminaCinzia, credo sia un problema di famiglia, il farsi male spesso, ma se ne vale la pena io ci stò! Tanto non posso fare altro, è nel mio DNA.
EliminaBesos donna in viola
a parte che solo tu- e solo tu :-)
RispondiElimina1. non sapevo nulla dell'alga kombu e dei suoi effetti ;-). Sei un serbatoio di consigli utili, come sempre
2. aglio, pancetta, cavolo romano e fagioli: sembrano i Tre Moschettieri più d'Artagnan: i primi tre, van sempre assieme: l'ultimo, è a sè stante, ma ci si combina benissimo.
La cremina finale, è la ciliegina sulla torta!
Bravissima
anch'io uso il trucco dell'alga ;-)
RispondiEliminaanche perchè fagioli e cavoli insieme sai che botti? :-)))
grande
ciao
cris
Mai, tra il maiale che esplode con cattiveria e l'aggressione della pancetta mi sto rotolando dal ridere!!! :-D
RispondiEliminaE sbavo anche, di front a questo abbinamento super-goloso, un mix di sapori che mi piacciono tanto.
Ignoravo l'uso dell'alga kombu, che peraltro ho in dispensa e ogni tanto guado con le pupille a forma di punto interrogativo: adesso so che uso farne!! ^_^
Un abbraccio e brava come sempre.
Io che di solito la pancetta la mangio un paio di volte all'anno e solo se è croccante, sono rimasta ingolosita dalla tua, me la sto quasi sognando, tu pensa! I pici ti sono venuti di un bene e troviamo che con quel condimento.....chi resiste alla tentazione!
RispondiEliminaBaciotti da Sabrina&Luca
Bellissimo blog, complimenti. Mi sono unita ai tuoi lettori. Se ti va di contraccambiare mi farebbe piacere. Ciao.
RispondiEliminapastaenonsolo.blogspot.it
Carissima Mai. Mi è venuto da sorridere perché anche io ho vissuto una disavventura come la tua ma sono finita al pronto soccorso con una ustione di 2 grado. Stavo friggendo delle palline di pasta di pane quando improvvisamente una è esplosa creando uno tsunami di olio che mi è finito direttamente in faccia. Dietro di me, mia figlia di 4 anni. Uno schizzo prese anche lei su un braccino, ma nulla di grave. Io invece di corsa al pronto soccorso, da cui sono uscita con la faccia coperta di bende (la mummia in confronto era Brigitte Bardot). Dopo due giorni avevo delle bolle che sembravo un malato di peste. Fortunatamente non mi sono rimasti segni, a parte una macchia su una guancia. Ma sono stata fortunata. Quindi considerati nella norma: gli incidenti in cucina succedono a chi la cucina la fa!
RispondiEliminaLa tua ricetta è favolosa. anche io adoro il cavolo romano ma in binomio con i fagioli mai pensato. Voglia farla anche io, magari con una bella fetta di pancetta di cinta! Bacione mitica. Pat
Un piatto da leccarsi i baffi, complimenti cara. Buona giornata Daniela.
RispondiEliminagiustamente un ciondimento povero e di stagione per un primo piatto ed un fomrato di pasta unico.dovrei assolutamente farli anche io!
RispondiEliminaPer prima cosa: grazie per essere passata, contenta di averti scoperto....In secondo luogo: non conoscevo abbinamento fagioli-broccolo, con tutto che sono romana (che vergogna!!). Terzo: attenta agli attacchi alle spalle....notte cri
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