Ci siamo di nuovo, un'altra puntata dell'MTC!!!
Che poi, se non fosse per questi matti, che di mese in mese lanciano una proposta invogliandoti a provarla, non saprei come tirare avanti questo blog... che ormai mi tragetta di sfida in sfida…
Proprio traghettare, trasportare da una sfida a un'altra! E questa volta ha pure ha un senso quasi literale, anche se al posto di un traghetto qua ci si sposta in varca.
Così ha voluto Anna Maria del blog La cucina di qb, che si è messo in testa di andare a pesca, e non soltanto nei nostri mari ma anche nei libri, dai quali ci ha raccontato la storia del broeto dell'Adriatico, un piatto che come tante bontà, nasce da una cucina povera e arrangiata, con quello che si ha. Ma questa volta non è nelle cucine che si prepara il "broeto" ma nelle varche dei pescherecci, perché il pesce bello si deve vendere… quello che avanza invece, quello brutto che nessuno ne da una lira…. quello lì finisce in pentola!
Come sempre, quando si tratta di pesce, (quando non faccio in tempo a prendere la varca e andare a pescare…) faccio un salto dal mio pescivendolo preferito, perché lui si alza sempre presto, più di me!
Questa volta le ho detto che volevo pesci brutti, perché più brutti più saporiti sonno (questa è una mia fissazione), così ho scelto una rana pescatrice, che poverina non diciamo che è brutta ma si difficile da guardare… poi le triglie, che non sono malucce a vederle, tutte colorate, ma il detto occhio da triglia non è il massimo della bellezza. E così vada per le triglie e ne ho prese 5 belle ciciotelle.
Il premio però alla bruttezza, doveva essere per lo scorfano, la parola dice tutto. E invece no, rimango meravigliata davanti a lui, con questo suo rosso sgargiante e mi perdo nei suoi occhi immensi!
"Lo scorfano degli abissi... di pesca profonda, nel atlantico" mi dice il pescivendolo…
Il premio però alla bruttezza, doveva essere per lo scorfano, la parola dice tutto. E invece no, rimango meravigliata davanti a lui, con questo suo rosso sgargiante e mi perdo nei suoi occhi immensi!
"Lo scorfano degli abissi... di pesca profonda, nel atlantico" mi dice il pescivendolo…
"vuoi che te li pulisco? O devi fare le tue fotone... quelle per le ricette….? "
Mi conosce abbastanza direi!
"che altro ti serve per fare la paella?"
"che altro ti serve per fare la paella?"
Mica faccio la paella, ma il BRO-E-TO di pesce!
Però in testa qualcosa mi è cambiato, ormai é inutile negarsi, l'idea della paella eretica e scomposta ha preso il sopravento.
Paella eretica e scomposta
per il broeto dell'MTC
per il broeto dell'MTC
ingredienti per 4
5 triglie
1 scorfano (degli abissi)
1 rana pescatrice
7 calamari
300 g di cozze
300 g di vongole
8 scampi
1 cipolla piccola
3 pomodori
3 pomodori
5 cucchiai di aceto di vino bianco
11 mandorle tostate
1 cucchiaino di paprica affumicata
prezzemolo
1 spicchio d'aglio
per il brodo
2 carrote
un gambo di sedano
3 foglie d'alloro
1 cipolla
per le polpette di riso
175 g di riso
pistili di zaferano
pane gratuggiatto
olio per frigere
COMPAGNIA BELLA....
Pulire tutto il pesce, sfiletarlo, e pulire da eventuali spine. Per pulire si intende anche togliere lo squame alle triglie perché altrimenti ti trovi squame ovunque! Nel pulire fatte attenzione alle spine, con lo scorfano e la rana pescatrice è andata bene, ma con le triglie mi sono munita di pinzette e tanta pazienza!
Con gli avanzi dei pesci, lische, teste… fate il brodo. Lavatele bene e mettetele in acqua ghiacciata, assieme a mezza cipolla, un gambo di sedano, l'alloro e due carote. Portate ad ebollizione e cuocete per 2 ore, togliendo la schiuma ogni tanto.
Per le polpette di riso, cuocete il riso con il doppio d'acqua, fredda e salata. coprite e cuocete per una decina di minuti fin che l'acqua sia quasi evaporata. Tostate i pistilli di zafferano in una padellina e aggiungere 3 cucciai d'acqua, versate sul riso e amalgamate, coprite e spegnete il fuoco.
Una volta il riso si sia rafieddato fate delle polpette, passatele sul pane grattugiato e frigetele in abbondante olio bollente. Vi combine bagnarvi le mani ogni tanto così non vi si appiccicherà il riso.
In una pentola o tegame largo e basso, io ho usato una paella ma più profonda di quella abituale, fate rosolare la cipolla e la polpa dei pomodori.
Aggiungete i calamari tagliati ad anelli e cuocete per 5 minuti. Aggiungette gli scampi e qualche mestolo di brodo, versate l'aceto, fatte evaporare cuocete a fuoco basso e coperto per 15 minuti. Unite cozze e vongole, (pulite e tenute in acqua fredda e salata per farli perdere la sabbia) cuocete ancora per altri 5 minuti o finche i gusci non si apriranno, allora aggiungete i filetti di pesce, fatti a tocchetti, e versate un pesto fatto con delle mandorle tostate, l'aglio, la paprica e il prezzemolo. Amalgamate delicatamente, coprite e fate cuocere per 5 minuti. Servite caldo, accompagnato con delle polpette di riso allo zafferano.
Con questa paella eretica e scomposta partecipo all'MTC di Anna Maria!
Remando contro corrente e contro il tempo!!!
Ahiahiahiahi... le polpette :D
RispondiEliminaE poi,questa paella eretica scomposta me gusta muchisimoooo!!! Il pesto con le mandorle nel broeto? Ma tu sei un genio! :* :*
Va bene le triglie, va bene lo scorfano, va bene le polpette di riso ma il disegno della barchetta !!!
RispondiEliminaNon sai cosa avrei dato per poter assaggiare la tua Paella ertica e scomposta....diciamo che sarei venuto in "varca" fino a Milano....che lo trovavo il modo eh ....
RispondiEliminaMai, ogni volta mi fai morire dal ridere. Il fatto di volere pesci brutti perché sono più saporiti mi ha fatto sganasciare: non ho mai considerato i pesci dal punto di vista estetico!!!! :-D
RispondiEliminaE poi leggendo la ricetta mi si è sganciata la mascella, perché solo tu potevi pensare a una paella eretica così bella e così buona. Ti confesso di aver ringraziato la mia buona stella per non avermi fatto realizzare la seconda ricetta che avevo in mente, e che prevedeva pure lei delle polpettine di riso fritte. Meno male... perché la tua versione è infinitamente più bella!!!
Un abbraccio e Buona Pasqua, carissima!!!
Ciao, forse non avevo mai lasciato un commento, ma con mtc ho scoperto tanti blogger, di qui ci passerò più spesso, che belle le scenette con dentro la ricetta! brava. Anche io con il mio piccolo blog ho partecipato, spero tu venga a trovarmi presto.
RispondiEliminaVerissimo, i pesci brutti sono i più buoni.. Pensa che io ho scoperto come era fatta la pescatrice solo qualche anno fa, vista sempre pulita e bellissima! ;D
RispondiEliminaQuesta paella è magnifica, mi piacciono troppo quelle polpettine di riso... Le voglio!
Mai! Che ricetta splendida!! E come mi hai fatto ridere con i tuoi pesci brutti e con l'occhio da triglia! :-D
RispondiEliminaLe polpettine di riso e zafferano, poi, sono un tocco da maestra...io voto per te! :-)
Me la immagino proprio la tua paella eretica nella barca di un pescatore chioggiotto mentre tu prepari con la tua competenza e la tua abilità il piatto e lui che brontola ravanando tra le reti in cerca dei pesci più brutti del reame così che in pentola diventeranno meglio del principe azzurro! La tua paella è molto più che scomposta ed eretica, è tua! E questo spiega perchè è così buona. Grazie cuore per averci preparato questa delizia. Anna Maria
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