mercoledì 15 febbraio 2017

Come si fa a resistere al PEPOSO dell'Impruneta?

Vorrei essere come lui… avere 300 anni e non sentirli.
Vorrei avere il suo caratere, forte e imponente, e allo stesso tempo riuscire ad essere «duro o morbido» con chi se lo meritasenza nessun tipo di problemma.
Liu è un figo, è uno che lascia il segno (sopratutto perche nelle quatro ore che passi assieme a lui non ti basta una botiglia di chianti!)
L’ho consciuto una sera, bazzicando nel blog di Patty «Andante con gusto»…
Vi presento il Peposo dell’Impruneta!






Essendo un figo pazzesco, non poteva mancare al The recipe-tionist di questo mese!
L’unica cosa che ho cambiato e spero mi verrà perdonato è che non avendo il prezzemolo fresco ho deciso, di mia spontana volonta, sostituirlo con l’alloro.



Ingredienti per 4:
600 g di muscolo di manzo (la migliore parte è il reale, economico e perfetto per lunghe cotture)
½ litro di Chianti Classico (o comunque un vino rosso, possibilmente di struttura)
1 bicchiere d’acqua
1 cucchiaio e mezzo di pepe nero in grani
5/6 spicchi d’aglio in camicia
un bouquet garni con salvia, rosmarino, timo e prezzemolo (io, al posto del prezzemolo l’alloro)
Sale q.b.

Riducete il pezzo di carne in uno spezzatino grosso quindi sistematelo in un coccio di terracotta. 
Fate in modo che la carne non sia fredda di frigo; toglietela almeno un’ora prima affinché abbia un minimo di frollatura.
Disponete gli spicchi d’aglio sulla carne e cospargete il tutto con il pepe.
Aggiungete le erbe aromatiche che avrete legato con uno spago da cucina.
Versate il vino sulla carne che dovrebbe esserne quasi coperta.




Coprite il coccio con il suo coperchio e date inizio alla cottura utilizzando uno spargifiamma, a fuoco dolce.
La carne deve cuocere per lungo tempo, fino a 4 ore, e rimestata non troppo frequentemente.
A metà cottura, aggiungete il sale e se necessario, anche un po’ d’acqua affinché il liquido non si asciughi mai del tutto.
A fine cottura la carne sarà tenerissima, con la tendenza a sfaldarsi, ed avrà formato un sontuoso sughetto.
Servitela con del pane toscano abbrustolito ed un bel bicchiere di Chianti.




note:
1. Sapi Patty che dopo leggere il post non riesco a fare il peposo con altro che non sia chianti, altrimente mi sentirei in colpa... tutto grazie a te!



5 commenti:

  1. Io ti adoro troppo..e quell'alloro mi ispira tanto sai?? Mai se penso a quanto sei sempre tanto impegnata e però riesci a trovare ancora tempo per me e per Patty, devo ringraziare il Cielo ogni giorno per aver conosciuto una così bella persona come te!!Grazie mia guapa del cuore!

    RispondiElimina
  2. Ehhh... dobbiamo pure mangiare a casa Esteve Bellocchio! Non si direbbe da quanto siamo magri vero? (batutta felice...)
    E che da Patty ci passo spesso e tante delle sue ricette ormai le faccio da tempo! E una garanzia queslla donna, come lo è il tuo The recipe-tionist e i blog che ci fai scoprire!
    Perciò GRAZIE A TEEEE!!!!!!!
    besitos

    RispondiElimina
  3. Mamma mia che giatto favoloso, Patty è un portento in cucina ma anche tu non scherzi! Davvero un piatto importante! Ciao

    RispondiElimina
  4. Ecco, il peposo è un altro di quei piatti che oltre ad avere una storia antichissima, non sbaglia mai un colpo. Si fa praticamente da solo, basta lasciarlo lì, a cuocere con calma e lui si rilassa, si crogiola e si sfalda diventando una delle robe più buone dell'universo mondo. E che ti sia venuto buono si vede dalla foto meravigliosa su quella lavatrice, che mi ha fatto ridere una buona mezz'ora...ma come ti vengono? Tu sei un genio amica mia.
    Ti abbraccio fortissimo e grazie grazie grazie.

    RispondiElimina