sabato 28 marzo 2015

Tarte di SARDINE, patate e pomodori e olive per l'MTC di marzo


Ed eccomi con la seconda! 
Flavia vedi che dicevo sul serio... a casa nostra le torte salate vanno alla grande!
Trovo che siano una scelta molto versatile e sfiziosa, di fatti non conosco nessuno che davanti a una torta salata di qualsiasi tipo abbia arricciato il naso e ne abbia rifiutato una fetta... non sarebbe umano...!
Questo MTC potrebbe passare alla storia come la bontà tutta dentro una brisée.
Lo dico tra noi, e che rimanga qui, ma tante volte mi è capitato di parlare con persone che pensano che una torta salata sia sinonimo di svuota frigo... vorrei che venissero qui a vedere tutte le proposte di questo MTC, e poi ne parliamo! 
Solo cose buone, e non capitate o messe lì per caso...




...e il caso vuole che dopo la torta ispirata a mia nonna, mi sia venuta in mente un'altra, spirata a mio nonno, e tutto vedendo questa foto fata molti anno fa... a lui piacevano da matti le aringhe, le sardine e le acciughe, in tutti i modi e in tutte le salse!




Tarte di SARDINE
patate, pomodori, olive e finocchietto selvatico





ingredienti per la brisée:
ma vi ricordo vivamente di andare da lei!

250 g di farina 
150 g di burro, tagliato a pezzettini e leggermente ammorbidito
un cucchiaino di sale
un pizzico di zucchero
1 uovo
1 cucchiaio di latte freddo
1 cucchiaino di finocchietto selvatico (secco)
1 cucchiaino di semi di finocchio.

Tostate i semi di finocchio e poi passateli nel mortaio fino a polverizzarli. Mischiateli al finocchietto selvatico e la farina, amalgamandoli bene e versate questa a fontana sul piano di lavoro. Mettete al centro il burro, il sale, lo zucchero e l’uovo, poi mescolateli e lavorateli con la punta delle dita.
Incorporate piano piano la farina, lavorando delicatamente l’impasto finché assume una consistenza grumosa.
Aggiungete il latte e incorporatelo delicatamente con la punta delle dita finché l’impasto comincia  a stare insieme.
Spingete lontano da voi l’impasto con il palmo della mano, lavorando di polso, per 4 o 5 volte, finché è liscio. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e mettetela in frigo fino all’uso.






ingredienti per il ripieno:
600 g di sardine
3 patate medie
7 pomodorini
7 olive nere (greche)
2 uova
100 ml di latte intero
150 ml di panna
3 cucchiai di pecorino gratugiato
1 cucchiaio di pangrattato

1 cucchiaino di finocchietto selvatico (secco)
olio evo qb
prezzemollo trittato e sale qb



Pulite bene le sardine, toglieteli testa, lisca e coda. Passatelle sotto l'acqua e poi asciugatele con della carta da cucina, copritele  e riservate nel frigo
Lavate e sbucciate le patate, tagliatele a fette da 5 mm., fattele dorare in padella con del'olio evo e mettete da parte. Nella stessa padella fate saltare i pomodorini, lavati e fatti a fette anche loro da 5 mm. fino che perdano gran parte della loro l'acqua e mettete da parte. Snociolate le olive e tagliatele in pezzi grossolani, riservate.






"Infarinate leggermente il piano di lavoro e stendete la pasta con il matterello girandola di tanto in tanto, per evitare che attacchi e facilitare l’aerazione. Continuate così fino a ottenere le dimensioni e la forma desiderate. Stendete l’impasto con un diametro di 5-7 cm superiore a quello della tortiera, in base all’altezza. Sollevate la pasta sul mattarello e srotolatela sullo stampo. Rifilate la pasta in eccesso col coltello o passando il mattarello sulla tortiera. Premete una pallina di impasto sul bordo per alzarlo un poco. Lasciate raffreddare in frigo per 20 minuti perché non si crepi durante la cottura.
Prima di cuocere in bianco o di versare il ripieno, bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta per far fuoriuscire l’aria.
Rivestite il guscio di pasta con la carta forno e riempitelo con uno strato di pesi che tenga schiacciato l’impasto evitando che si gonfi in maniera non uniforme.
Cuocete “in bianco” nel forno a 180°-190°C per diaci o 15 minuti, poi togliete i pesi e la carta e rimettete in forno perché la pasta si asciughi e colori anche dentro."


Riempite il guscio della brisée. Per prima coprite il fondo con lo strato di patate, poi il pomodoro e poi spargete i pezzi di olive.
In una ciotola sbattete le uova assieme al latte, la panna, il pecorino, il finocchietto e mezzo aglio ridotto a poltiglia. Versate omogeneamente nella tarte e scuotetela delicatamente in modo che il liquido penetri tra gli ingredienti. Procedete collocare le sardine, aperte, con la parte argentata sopra. cospargete con un pizzico di sale, pane grattugiato e metà del prezzemolo tritato. Infornare sempre a 180°-190°C  per 30/35 minuti, o fino a quando il ripieno risulterà sodo, facendo attenzione di non fare asciugare tropo il pesce*





note:
1. * uso un forno tradizionale, a gas, per tanto senza ventola ne niente di complicato o innovativo, ma tengo ormai di fisso da più da 10 anni, un pentolino che riempio d'acqua ogni volta che adopero il forno. In questo modo mi sembra di creare più umidità e che il cibo si secchi di meno. Magari è una fissa, ama mio vedere un po' di òogica c'è. Per ciò credo che farei attenzione ad usare il forno ventilato in questo caso.





Con questa seconda Tarte, che sà pure di primavera e anche un po' di mare, partecipo alla sfida 43 del MTC !!! 

Due parole di conforto alle giudici però glieli voglio dare:
 FlaviaAlessandra... Tranquille manca poco!





15 commenti:

  1. Ottima! In sintonia con Poverimabelliebuoni 😊

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  2. Mai .... questa tarte se possibile, mi piace ancora di più rispetto all'altra... parte che tuo nonno era un grande intenditore di come si mangia veramente bene! Ci vedo tanto la mia Sicilia in questa torta salata e seppur con ingredienti così "semplici" hai fatto una decorazione e una brisée "ricercata"... che sono convinta che anche al ristornte tre stelle di Michel Roux ...sarebbe un cavallo di battaglia....un beso

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    1. Grazie Flavia, è vero che gli ingredienti poveri sono sempre come un tesoro, e anche se è stato un lavoro preparare queste sardine devo dire che pulire il pesce mi rilassa.

      besitos!

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  3. Bella idea... ma in 30/35 minuti le sardine/sarde saranno stracotte.
    A mio parere le tempistiche di cottura sono d rivedere...

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    1. Grazie zucchino! Hai ragione, sai l'avevo pensato pure io!
      Ma poi, controllando che cuocessi l'interno, il tempo è stato quello. Ogni forno è un modo... il mio poi è a cottura tradizionale!
      un abbraccio!

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    2. Ogni forno effettivamente ha i suoi tempi di cottura... ma 30/35 minuti a 180 imho restano tantini, soprattutto se le sardine sono "scoperte". :p

      Un abbraccio a te.

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    3. Zucchino mio (ma zucchino sta per piccola zucchina verdura o piccola zucca?) si vede che non sei molto esperto in cucina...prima di dare consigli leggi bene la ricetta... le sardine in questo caso vengono cotte con altri alimenti e non da sole e quindi devono amalgamarsi ad ingredienti che tra l‘altro conferiscono una certa umidità evitando che si secchino. Pertanto temperatura non troppo alta e per un certo tempo sono necessari per far amalgamare tutti gli ingredienti al meglio ;) E comunque basterebbe osservare il risultato che si evince dalla foto per rendersi conto che è perfetto :)

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    4. Marietta mia (ma mari sta per mar tirreno + mar adriatico ?), sebbene io non sia esperto quanto te di cucina di alto cabotaggio... ho esperienza quanto basta per sapere che laddove le sardine sono cotte a "fuoco vivo" (nel senso che non sono ricoperte) la cottura deve arrestarsi dopo 15 o max 20 minuti, ad una temperatura NON superiore ai 180 gradi, per non degradare il ricco quantitativo di grassi omega 3. Osservare il risultato non permmette affatto di... evincere la consistenza del pesce, che infatti dopo una così lunga cottura non può altri che risultare asciutto. E tutto ciò è piuttosto semplice... l'ABC di un qualunque cuoco, anche quello alle prime armi.

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    5. due cose:
      1. siccome mi ritengo onesta e non mi nascondo come "qualcuno" dietro un nome e niente più, perche io in questo blog ci metto la faccia, il tempo, il divertimento e la passione per il CIBO, mi ero posta il problema di cancellare certi commenti, ma poi non mi é sembrato corretto, anche se in casa mia potrei fare quello che voglio. A me piace condividere, scambiare pareri e imparare, perciò zucchino, sarei felice di sapere quale è il tuo blog, sempre che ne abbia uno... facile vero?

      2. partendo dal presupposto che col cibo non si gioca, (me lo hanno insegnato i miei) non mi piacciono gli sprechi ma neanche mangiare schifezze (vedessi in giro spaghetti orientali stracotti e mal conditi o roba del genere spaciata per "gut-food"), voglio lasciare chiaro che se qualcosa che cucino non "MI" soddisfa, o pure non "MI" sembra corretta o fatta bene, non lo pubblico o specifico le mie perplessità o altro nelle note.

      Detto questo vi saluto e ringrazio per essere passati da me, mi fate felice sapere che mi leggete, sopra tutto in questi giorni.... grazie ancora!

      p.s. Grazie Mari, che sai leggere le mie ricette anche se mi spiego male, e sai vedere i dettagli che qualcun'altro non coglie!
      E grazie zucchino, per insistere quando qualcosa non ti è chiaro, io facevo lo stesso a scuola e mi ha portato grandi risultati, non vedo l'ora di sapere quale è il tuo blog per venire ad "imparare" con onestà!

      besos e mi casa es tu casa!
      :*

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  4. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  5. Quando non sai più che dire, invece che tacere... è più semplice censurare.

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  6. Mi piace questa ricetta e mi piacciono gli ingredienti. Le foto sono molto invitanti.
    Piacere di conoscerti!
    Ogni tanto, tempo permettendo, faccio un giro tra i colleghi e soci Aifb. Ho scelto d'istinto il tuo blog perchè mi piace molto il suo nome.
    Complimenti per il tuo sito e buon lavoro.
    Ciao, alla prossima ricetta.
    Tiziana

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