Credetemi, in questo periodo ho mangiato tanto pollo e tacchino alle rose come mai in vita mia. Non è che sia un piatto che mangio abitualmente, anzi mai mangiato prima d'ora, ma è tutto grazie a questa fase floreale che si respira nel web, nel mio caso in particolare, devo dire grazie alle (st)renne che ci hanno butta to nel mondo dei petali e profumi ammaglianti di questa strana primavera, che d'altronde se non fosse strana che primavera sarebbe?
Questa che publico è una scommessa contro il tempo (quel poco che ho) e la voglia di presentare una ricetta che ho in mente da giorni per il contest fiorito, e senza glutine, di Stefania di Cardamomo&Co. E in tutto questo provare cercare e chiedere ho imparato un po' di cose:
a) che le rose non si rubano o portano sfiga (almeno in Italia)
b) che sono poche quelle rose non contaminate, sia per vicinanza alle machine, treni, pesticidi, ecc..
c) che esiste qualche negozio che vende fiori eduli, e che sono riuscita trovare i petali di rosa
Ma la scoperta più illuminante sono state le roseline secche, quelle apposta per gli infusi.
E qui mi si è aperto un cielo! Perché è ovvio che le ho comperate... (due buste)
Quando ho aperto la prima confezione il profumo era così fiorito e pungente che chissà perché mi è venuto in mente l'India... non chiedetemi il perché, anche perché non ci sono mai stata! Sarà la mia voglia di viaggiare o che non vedo l'ora che arrivino le vacanze, ma l'India per adesso, credo che me la sogno e basta… !
Non so cossa può pensare una persona dell'India quando sente parlare di questo "tipo" di ricette, sicuramente lo stesso che penso io quando sento parlare del gazpacho o della paella fatto da uno non nativo del posto… per esempio quando un valtellinese scopre che nei pinzocheri qualcuno ci mette le sotilette! O un genovese che sente dire che nel pesto alla genovese ci mette le noci di pecan... e via dicendo…
Allora questa ricetta non è indiana, ma ha molto a che vedere. D'altronde i fiori si usavano nelle vivande già prima dell'anno 140 a.C.
In India e in egitto, e anche nei paesi arabi, i fiori hanno fatto sempre parte di alcune delle loro pietanze.
Ci sono fiori che conosciamo bene che adoperiamo normalmente. Non ci sembra mica strano riempire un fiore di zucca, o pure aromatizzare le torte con acqua di fior di arancio.
Ma nel Medioevo, per sorpresa mia, lì si che c'era all'ordine del giorno mangiare rose e fiore di ginestra e calendule, e aromatizavano anche l'acqua! Io ci ho aromatizzato anche il sale, più avanti vi dirò come è andato l'esperimento.
Ingredienti:
455 gr. di petto di pollo (un petto intero)
1/2 cipolla (tagliata a lamelle fini)
Una tazzina (tipo quelle del caffè) di petali di roseline secche
2 cucchiai di coco grattugiato desidratato
75 ml. d'acqua bollente
100 ml. di latte intero
una punta di curcuma
olio extra vergine
sale (rosa delll'Himalaya)
Il primo lavoro è ricavare i petali dell roseline e tenerle da parte. Tagliare La cipola a lamelle molto fini e falre appassire in una casseruola, versarci la punta di curcuma e quando la cipolla è trasparente aggiungere il cocco, amalgamare.
Tagliare a dadi più tosto grossi il peto di pollo e versare nella casseruola. Cuocerelo versandoci l'acqua bollente e un po' di sale, e quando l'acqua si è evaporata versare il latte e i petali delle rose amalgamare bene e continuare la cottura fino che il latte si sarà ristretto e creato una cremina.
Servire caldo, di sicuro con un riso basmati semplice, io con qualche germoglio di porri.
Gli occhi l'olfatto e sopratutto il gusto, oggi, hanno fatto festa!
Stefania, questa è per te e per il contest di Grazie dei fiori gluten free!!!
(ho fatto la colazione, l'aperitivo e adesso il pranzo, la cena e il dolce le faccio più in là...!)
E anche per il contest fiorito, delle donne multicolor del web, Cinzia di Essenza in cucina e Valentina di My taste for Food
Mai, ultimamente mi pare che ogni commento pieno di ammirazione continui a ripetersi senza senso, però un senso c'è, credimi... anche questa, come tutte le tue ricette, è veramente magnifica, grazie!
RispondiEliminaidea a dir poco raffinata e geniale ma che delizia...bacio simmy
RispondiEliminaE adesso vado a cercare anche io quei boccioli essiccati, per fortuna qui ci sono ancora zone in cui si possono raccogliere i fiori tranquillamente, lontano dal traffico e dalla città!
RispondiEliminaUna ricetta che è una poesia!
ciao loredana
è davvero stupendo..e in bocca al lupo per il contest!!
RispondiEliminacitando mia nonna: da mangiare con gli occhi...
RispondiEliminaUn tripudio di colori e profumi. Quelle esiccate le ho trovate anch'io, mi servirebbe l'indirizzo del negozio che vende i petali *vivi*....
RispondiEliminaBellissima ricetta, se non gli dico che sono rose, posso tentare a farglielo mangiare anche al Martirio!
Besos
Nora
Mi fai ridere sempre e meno male che ci sei tu, altrimenti bisognerebbe inventarti!
RispondiEliminaBellissimi quei boccioli, io li ho comprati pure ma non erano così integri...
Anche a me ricorda l'India, ma farò questo piatto pensando alla SPagna! ;)
Ma quanto è originale questa rocettina, non mi resta che provarla, grazie cara!!!!
RispondiEliminaChe insieme di gusti e sapori originali !!! Fiori, spezie, pure il sale " alla moda" ....complimenti !!! Il vasetto con le roselline poi è delizioso!!!!un abbraccio
RispondiEliminaQuesta ricetta è semplicemente magnifica! :-9
RispondiEliminaPure io ho le roselline essiccate, ma di solito le uso per preparare sciroppi. Proverò anche la tua ricetta, a cui l'aggiunta del cocco aggiunge quella preziosa nota esotica in più!
sconcertante!!non riesco ad immaginare il gusto del cocco con le quello delle rose secche, devo assolutamente trovarle e provare!!!
RispondiEliminaE grazie per tutte le info storiche, molto interessante
sulle foto sorvolo perchè ormai si sa che sei un'artista!!
ciao
Cris
ehhh! l'avo già commentata, l'avevo già vista!!! Grazie ancora, un bacione a presto!
RispondiEliminaun piatto elegante e stupendo, in tutti i suoi aspetti. Mi attira da matti l'accostamento di rosa e cocco...bravissima Mai, come sempre ;)
RispondiEliminaun abbraccio, Vale