"...Era cominciata bene, le basi c'erano, le pareti erano solide, e il ripieno delle fondamenta era della consistenza giusta. Quelli che "fedelmente" venivano a pranzare tutti i giorni intorno a tale costruzione (vale a dire il cozzaro) si sarebbero meravigliati di tale lavoro architettonico. Ma non fu così. La cupola non regge e crollò qualche istante dopo essere stata messa in piedi. Per fortuna, non c'erano stati altri feriti a parte l'orgoglio del costruttore... ma d'altro canto non ci fù ne anche nessun testimone, che confermare tale bellezza in questioni di cupola, perché questa, così come si era alzata era andata via, con un semplice soffio di vento..."
(Tratto da: Il Colore della Curcuma. cap. La cupolla Pasqualina del MTC. pag. 235)
E questa, è la prima pasqualina che preparo, tale e come c'è scritto nei comandamenti della nostra cara Vito, vincitrice del MTC di luglio, che molto sapientemente ci ha saputo illustrare tutte le fasi e le norme per "costruire" una PASQUALINA ad D.o.c., sotto li occhi vigili delle donne del Menù turistico, Alessandra e Daniela.
Per me è stato una scoperta questa storia dei velli e della cupola, ma come al solito, anche se ci sono stati incidenti di percorso, il divertimento e il fatto d'imparare è prevalso su tutto, e anche se non sono riuscita a fotografare la prima cupola bella gonfia, mi sono promessa di ripetere, perché sono testarda, perche ce la voglio fare, e perché ho tante verdurine di fare fuori o mi vano a male...!
In questa, come ripieno, ci ho rifilato le coste, la parte verde, i manici li ho riciclati sbollentandoli e saltandoli in padella con della curcuma, del coriandolo e un filo di latte. Mi ci sono fatta la schiscetta per il pranzo de l'indomani!
Per l'impasto:
Le dosi sono quelle della vito qui.
300 gr. di farina (io "0")
30 gr. d'olio (io extra vergine)
1/2 bicchiere di vino bianco seco
1/2 bichiere circa d'acqua
(totale di liquidi 150 gr.)
Impastare gli ingredienti e dividerli in 5 palline, lasciarle riposare coperte per 1ora, o ancora meglio 2.
Per il ripieno:
4 coste (prive del manico, parte bianca)
1 cipolla dorata
125 gr. di ricotta
1 yogurt bianco
50 gr. di parmigiano grattugiato
3 uova (fresche dalla cascina)
sale
pepe
olio extra vergine
Pelare e lavare la cipolla, tritarle e farla ammorbidire in padella con dell'olio. Mentre lavare le coste (parte verde) e tritarle, aggiungere alla cipolla, salare e cuocere fino che le coste sono morbide e si è asciugato l'acqua che queste lasciano andare. Mettere da parte e far raffreddare. Poi aggiungere la ricotta, lo iogurt e il parmigiano e amalgamare bene.
Con il matterello tirare la prima pallina di pasta, poi continuare a tirarla con i pugni, come dice Vito non è facile ma alla quinta pallina ci cominci a fare la mano... il pugno! Deve essere una sfoglia o belo sottile facendo attenzione a non bucarlo, cosa molto facile.
Ungere per bene un stampo da 22/24 cm. con dell'olio e foderare con un velo, ungere questo e appoggiarne un secondo velo sopra, versare il ripieno e ricavare 3 bucci dove romperci le uova fresche, salarle e peparle e versarci un filo d'olio. Coprire con un'altro velo e ungere anche questo d'olio facendo attenzione a non rompere le uova sotto. Ancora una altro velo, ungere anche questo e appoggiarci l'ultimo sopra e ungerlo pure, ma in mezzo a questi due ultimi infilarci una cannuccia, piegare la pasta dei bordi in modo di sigillare gli strati e soffiare dolcemente, creando la famosa cupola! Ritirare la cannuccia e chiudere bene. Va infornata per una 50 di minuti a forno caldo a 180 C° fino che è dorata. Quando la sfornate va spennellata ancora con del'olio, e se è fata a regola d'arte, la cupola cede come se fosse un velo. La mia era scesa già prima d'infornare, perché molto furbamente l'ho bucata facendomi l'auto scatto... non si possono fare certe cose contemporaneamente...!
Ecco allora, la mia prima costruzione per MTC,di settembre. Grazie Vito, Alessandra e Daniela per questa scoperta di tradizioni, e vi assicuro che questa stupenda pasta verrà adottata di sicuro, dalla casa Esteve/Bellocchio!
io ti adoro :-)
RispondiEliminae provo a medicare il tuo orgoglio ferito, dicendoti che va bene: forse, la sfoglia sarebbe dovuta essere leggermente più sottile, per scendere in pieghe sulle altre, ma è proprio un voler andare a cercare il classico pelo nell'uovo e non è proprio il caso, con una torta così: oltretutto, hai interpretato alla grande il concetto di cucina povera, pure con l'appendice della parte bianca delle coste ripassata in padella, nello spirito del "non si butta via niente", di cui noi Genovesi siamo convinti sostenitori :-)
e non dico nulla delle foto, se non che sono come al solito meravigliose.
Insomma, a me la tua Pasqualina piace e pure tanto: e se poi non ci son stati testimoni del crollo, possiamo anche far finta che non sia successo niente, no? ;-)
Grandissima Mai !
sarà che pure io non l'ho mai fatta ma son dalla tua parte e devo dire che è venuta benissimo.. e ti dirò una sfoglia un pochetto più alta non guasta affatto :-) Io me la mangerei proprio tutta!! Bacioni cara! E in bocca al lupo!
RispondiEliminaChe bella Mai!!!! Ha davvero un aspetto magnifico.
RispondiEliminaMannaggia io a sto giro arriverò all'ultimo, se ce la faccio :(
Meravigliosa!!! Crollo o non crollo l'importante è che sia buona e a vederla così mi fa venire l'acquolina in bocca! Ovviamente quando la ripeterai...mi autoinviterò a cena!!! *__*
RispondiEliminaMai sei unica: pure un romanzo sulla caduta delle cupole!!!
RispondiEliminaAdesso che l'ho conosciuto di persona il tuo *cozzaro* mi immagino le scenette in cucina... ed a tavola!
Brava, bella interpretazione e (cupola o non cupola) la tua pasqualina è bellissima.
Nora
ma che te ne frega? La cupola prima o poi frana naturalmente e dentro la bocca è buio quindi nessuno se ne accorge. Tu sei uno spettacolo di donna e mi fai venire le lacrime agli occhi per la tua fantasia, che parte prima di tutto dalla tua capacità di comunicare in una lingua non tua. Sei troppo forte, e viva la Pasqualina della Mai. Un abbraccio ma fortissimo. Pat
RispondiEliminaBuone le coste :) Mi sembrano un ottimo sostituto!
RispondiEliminasono ancora ipnotizza dal fantastico ripieno! :)
RispondiEliminaMai ma che dici? E' venuta benissimo e la cupola non è crollata, si è adagiata come deve essere!!!! Se un pezzetto crolla lo si mangia subito e si fa finta di nulla!!!!!
RispondiEliminaE le coste passate al burro sono la mia passione, le avrei riciclate così anche io!!!