( e non finirà qui, ve lo assicuro...)
Ed è dopo aver provato un paio di combinazioni, e di aver preso un po' più di pratica in questa modalità di cottura del riso, che a casa Esteve/Bellocchio è arrivato il turno della tahieddra più esotica, quella creola.
Quella che ha viaggiato per il mondo: che si è mischiata e interagrata con altre culture, ecco il perché dei (3 risi), ed è tornata piena di sapori nuovi al palato con il (mix di spezie), che ha conosciuto consistenze e vegetali nuovi (come l'ocra) per fare connubio con un tubero ormai a tutti conosciuto come (la patata) e un bulbo orientale e profumato come (la cipolla).
Questa Tahieddra è sbarcata di nuovo in Italia, in questa tradizionale Italia!
Era una ricetta emigrata 100'anni fa, si è evoluta si è mischiata si è sposata ad altre culture e adesso, che è nella "terra di origine" della sua antenata, non si vergogna affatto di portare con se un bagaglio di altre cose nuove che, aimèh... si sà, sempre sono state viste con sospetto e altrettanto elogiate di nascosto. L'importante e non far sapere che in fondo:
"non è per niente male... questa stranniera, questa creola!"
...alla faccia della "straniera"!!!!
TAHIEDDRA Creola
Ingredienti per 6:
2 patate medie
125 gr. di ocra
1/2 cipolla
275 gr. mix di risi (baldo, jasmine e nero selvatico)
10/11 pomodori cigliegini
1 kilo e mezzo di cozze (col guscio)
50 gr. di grana padano grattugiato
l'acqua delle cozze (1bicchiere e mezzo)
300 ml. di brodo di pesce (home made, surgelato)
olio extra vergine di oliva pugliese (sempre di Taranto)
Mix di spezie:
2 cucchiaini di curcuma
mezzo cucchiaino di curry (io non piccante)
3 baccelli di cardamomo
Aprire i baccelli di cardamomo, prelevare i semi e tostarli un minuto in una padella antiaderente. Passarli al mortaio e pestarli per bene fino ad ottenere una polvere (adoro il profumo che sprigionano...) nel mortaio stesso mischiare la curcuma e il curry poi amalgamare. Tenere da parte.
Pulire le cozze, ed è sempre il cozzaro che ha questo compito, ormai ne ha pulito più di 3
kili e mezzo! Ma se siete inesperti in pulire questi molluschi, come lo sono io, vi invito a seguire i consigli di Cristian.
E allora accendiamo il forno (160 C° nel mio forno 175C° ...).
Muniamoci di una teglia di coccio o porcellana, come ho fatto io questa volta, e ungetela con un filo d'olio.
Pelare le patate, farle a fete large 3/4 mm. e adagiarle sulla teglia.
Lavare l'ocra, farla anche a fette larghe 5 mm. e metterle sopra le patate.
tagliare pure la cipolla a fete e appoggiare sopra l'ocra.
A questo punto cospargere 3/4 del mix di spezie, il resto lo lasciamo per la fine.
Lavare il riso in acqua fredda e scollare bene, e versare sopra gli strati di verdure, queste non verrano ben coperte, ma ho scoperto che è una prasi molto importante per la riuscita di questa pietanza visto che il riso si gonfia nella cottura.
sopra il riso mettere i pomodorini, lavati e fatti anche questi a fette e sopra questi si mettiamo le cozze. Cospargere metà del formaggio e coprire con il resto delle patate avanzate e qualche fetta di cipolla. Versare l'acqua delle cozze mischiata al brodo di pesce.
Amalgamare il formaggio restante al mix di spezie rimasto e cospargere il più omogeneamente possibile sopra la tiella, poi infornare a 175C° per un'ora o qualcosa di più, visto che la cottura di questi risi insieme è un po più lunga. Per questo i primi 20 minuti l'ho cotta con sopra la carta stagnola.
E' pronto quando sopra le patate sono ricoperte di una crosticina, ma io ho assaggiato con la punta della forchetta qualche chicco di riso per esserne sicura del tutto.
note:
Volevo precisare che l'ocra ha una particolarità, ed è che il suo interno è un po' gelatinoso, di fatti, con la cottura, questo aiuta a legare e tenere uniti gli ingredienti, rimangano più compatti, caratteristica che è andata a penello per mantener legati i diversi risi, visto le loro consistenze e forme diverse.
Sono stata anche molto attenta alla cottura del riso controllando di non dovere aggiungere altro liquido e invece no, facendo come ha detto Cristian, con il liquido fino a filo delle verdure è andato benissimo.
E anche questa Tahieddra CREOLA (la terza...) partecipo all' MTC di maggio!
Non a caso c'è il detto "non c'è due senza tre..."!
Non a caso c'è il detto "non c'è due senza tre..."!
Mai, sei inarrestabile :) La regina della contaminazione, nel senso migliore del termine. Ma ti ricordo che hai vinto appena qualche mese fa, perciò ora fermati :D
RispondiEliminaquesta volta mi avete fatto scoprire qualcosa di nuovo..tu l'hai spiegata molto bene per cui non mi resta che provare!!
RispondiEliminache delizia! da vedere e sicuramente da mangiare!! fantastica sei :-)
RispondiEliminaSquisitissimo!!!
RispondiEliminaTu sei folle! Ma questa taieddhra creola è uno spettacolo, per non dire della foto!
RispondiEliminaSe tre è in numero perfetto, noi ti ringraziamo 1000 volte!
baci e buona giornata Mai !
Dani
MA che meraviglia Mai!
RispondiEliminaNon vorrai mica vincere di nuovo tu???
Mi ispira tantissimo ma tanto tanto
Un abbraccio
Creola o no ... MI PIACEEEEE!!!
RispondiEliminaBeata te che hai il cozzaro che apre le cozze... io me la devo cavare da sola e mi riesce malissimo.
Questa tua versione mi attira più delle altre perchè piena di quei profumi e di quelle spezie che mi piacciono tanto.
Brava ... anzi BRAVI.
Nora
Bellissima la foto degli strati. Io amo gli stranieri ;-)
RispondiEliminaCiao Mai!
RispondiEliminaSiamo alla terza bellissima ricetta. Pensavo che dopo aver visto la tua seconda proposta difficilmente mi sarei potuto stupire di più...ed invece... ;-) questa taieddhra dal fascino straniero, tornata nel suo paese natio, vestita di baldo, jasmine e nero selvatico, dopo un bagno di curcuma, curry e cardamomo, è pronta a conquistare tutti i palati dei suoi paesani, con sapori, profumi e consistenze a loro sconosciuti :-)
Grazie mille!
Cristian
bè....profumata e speziata q.b.....brava brava
RispondiEliminaHo visto tutte le tue taieddhre, devo dire una più bella dell'altra! con le fave, verdura simbolo della primavera, nei gusci di cozze, perfette per un aperitivo diverso ma questa dove hai giocato alla stragrande con le spezie (puro talento, veramente) è la mia preferita!!!
RispondiEliminaHo letto pure la versione di tuo marito, bravissimo veramente anche lui. Fagli i complimenti da parte mia: è bello, bravo e fa tutto il lavoro sporco!!! (non ho dimenticato la salsa aioli, eh!) un bacione a tutti e due!!