Dopo di che, non mi resta che dirvi che i sapori di ogni terra sono quelli che ti porti nel cuore, negli occhi, nel palato e sopratutto nel olfatto, che a mio giudizio è il senso più vicino all'anima...
Quando l'MTC di questo mese dicchiarò guerra aperta ai budini salati, per la quale cosa ringrazio di cuore Francesca di Acquolina, subito in mente mi è apparsa la "triade" (Puglia + Catalunya = San zenone al Lambro).
Cosa vuol dire? Vuol dire che il budino salato qua sotto, quello pugliese, è quello che il cozzaro preferisce, perché dice che fa state che è fresco e ci sono tutti gli ingredienti dalla sua terra. Le melanzane, che li ricordano sua nonna che ne fa a quantità industriali e le conserva sotto olio.
I pomodori freschi, che qua al nord non sono la stessa cosa, quelli da mangiare a morsi anche senza condire o sopra una frisella! Ecco il perché la fetta di pane un po tostato perche sinceramente friselle così mignon non sono capace a farle.... ma poi il basilico fresco non che l'olio arrivato da noi qualche mese fa da Rubo di Puglia, con il quale ho azzardato aggiungendo un po' di curcuma e curry, un pizzico di zuchero e qualche goccia di limone, con questo intingolo a volte condisco le insalate e devo dire che su questo budino, servito fresco, ci stava e come!
Niente altro, dire soltanto che questo antipasto si abbina a meraviglia con una pepata di cozze!
Ingredienti per 4 budini:
BUDINI PUGLIESI
500 gr. di melanzane (2 medie) pelate e tagliate a dadini
100 gr. di ricotta
2 uova
35 gr. di peccorino (quello che piace di più al cozzaro...)
sale
3 spicchi d'aglio
olio etra vergine
acqua
mazzeto di basilico
ACOMPAGAMENTO
2 pomodori
fette di pane tagliate sotilli
un limone non trattato
olio extra vergine
1 pizzico di curcuma
1 pizzico di curry
1 pizzico di zucchero mascovado
fiochi di sale affumicato (Cipro)
In una padella capiente fare insaporire l'olio con gli spicchi d'aglio e versare i dadini di melanzane. Rosolare finche che s'insaporisca tutto e le melanzane cominciano ad essere morbide, salare e aggiungere un mestolo d'acqua per finire di cuocere. Si è necessario aggiungere ancora qualche cucchiaio d'acqua. Spegnere il fuoco, togliere gli spicchi d'aglio e aggiungere del basilico, lavato asciugato e un po' tritato, amalgamare e fare riposare qualche minuto.
Quando è tiepido, frullare, aggiungendo le 2 uova, la ricotta e il peccorino.
Imburrare gli stampini (come dice Francesca anche quelli al silicone) e cuocere a bagno maria nel forno i miei per almeno 45 minuti a 200 C°, ma ve lo detto qualche altra volta, il mio forno è un caso a parte...
Controllare che siano cotti e fare raffreddare prima di capovolgerli, non è tanto facile come sembra!
In un mortaio, amalgamare l'olio con qualche goccia di limone, le spezie e lo zucchero.
Preparare un letto di pomodoro tagliandolo a fette sottili, adagiare sopra il budino e la fetta di pane tostato. Condire con il preparato d'olio e del sale affumicato, cospargere un po' di buccia di limone grattugiato e servire fresco ma non da frigo.
Allora questo è il mio budino di partenza, ne mancano altri due, già pronti e anche fotografati se non ho perso le foto! Francesca, Alessandra e Daniella, se non ce la faccio a postarli in tempo, sarei contenta anche se finiscono fuori concorso... vediamo!
splendida idea davvero che foto poi.. complimenti simmy
RispondiEliminaParticolare il budino in versione salata! ^__^
RispondiEliminaEppoi è pugliese :)
Sarà ottimo! ^__^
la triade che culmina in San Zenone al Lambro mi fa morire... esattamente come questi budini. Ma, al solito, fai delle osservazioni pertinenti: certi prodotti hanno senso solo se nella terra dove nascono. A me viene da piangere, su certe cose lunghe e ostinatamente viola, anche dopo tre settimane di permanenza in frigo, che vengono spacciate come melanzane e vendute tutto l'anno. Coi pomodori va meglio e sul fronte basilico non ci batte nessuno :-), ma hai centrato il punto. Non solo: questa attenzione alle materie prime conferma quello che già si intuisce dalla lettura della ricetta- e cioè che questo budino non "copre" il gusto degli ingredienti principali, ma al contrario li combina in modo da esaltarli. Come dire, che il cozzaro è un grande intenditore, anche in cucina ;-)
RispondiEliminaVOGLIO gli altri due!
Una ricetta strepitosa con una presentazione da chef! bravissimissima
RispondiEliminahahaha dalla Puglia alla Catalunya passando per San Zenone al Lambro, fantastico!! Adoro il tuo senso dell'ironia e i tuoi deliziosi errorini, il tuo "peccorino" che sicuramente è più buono perchè ha due "c"
RispondiEliminasei troppo simpatica e brava, scherzi a parte, questi budini sono veramente strepitosi!
Ciao
Cris
che piatto solare! bellissimo da vedere e da immaginare nei sapori, così mediterranei, grazie mille!
RispondiEliminaFrancesca