E freddo, dolce e mi anestetizza la bocca. Mi viene una voglia matta di bere dell'acqua e quando la bevo non ne sento neanche il sapore.
Adesso, è inutile che dite che l'acqua è insapore, o che sono strana perche non mi piace il gelato, mi spiace ma è proprio così!
Pensate a quanto è buono un bel bicchiere d'acqua fresca quando si ha tanta sette... e bene, a me il gelato fa venire sette, ma il più brutto è che poi, bevo l'acqua e non la sento!
Niente, il gelato a me non piace.
Tutto al contrario della familia del mio cozzaro. Loro il gelato lo amano! Sono gelatodependenti, e io a questo non ci ho pensato quando gentilmente, ho offerto a loro un assaggio di questo mio sperimento/lezione, di cucina mensile...
...e si, perché la Mapi ci ha pensato bene, e questo mese, essendo la vincitrice del MTC ha confabulato con le donne del Menu turistico e ha deciso che il gelado era proprio addato alla sfida di questo mese di luglio.
Grazie Mapi.
Lo dico d'avvero!
Grazie! Perché mai, e poi mai, avrei avuto la sana idea di fare il gelato a casa. Anche se devo dire che una mezza idea mi era venuta qualche mese fa, spinta dal cozzaro a comprare una gelatiera (che poi non ho preso). A lui e ai suoi il gelato piace, assai! (l'ho già detto, ma piace in modo spaventoso...!) a punto, loro la gelatiera sicuro che ce l'hanno! E infatti me l'anno prestata, e anche se era nuova e mai ne ho fatto funzionare una, vi posso assicurare che è una cavolata. E se mai ne faccio un'altro di gelato, sicuramente lo faccio a mano. Non voglio un'altro ingombro in cucina se posso farlo senza.
Bene, detto questo, vi lascio con il mio gelato ai fichi, mandorle e uvetta al brandi, accompagnate con cialdone a rete al sapore di cafe spezziato, che non sono risultate tanto dolci ma che hanno accompagnato il gelato benissimo!
Anche se io non ho voce in capitolo, una cucchiaiata l'ho assaggiata, al contrario dei miei suoceri che non ne hanno tenuto abbastanza e che si sono offerti a fare di cabbia, nel caso mi passasse per la mente di fare altro gelato... : come questo però! Hanno detto.
Il cozzaro invece, ha fatto una riverenza mentre diceva: non aggiungere niente altro, lo sciropo al caffè che avevi in mente, lascialo stare!!!!
E io ho seguito il consiglio del esperto... (si fa per dire), ma guidata dalle minuziose spiegazioni dalla super Mapi (e qui non si fa per dire... andate a controllare da lei!)
Ingredienti:
(ho fatto metà, dalle dosi date dalla Mapi per il gelato alla mela)
Per la crema inglese:
250 ml. di latte fresco intero
100 gr. di zucchero semolato
3 tuorli di uova grandi
1 baccello di vaniglia
Per la crema ai fichi:
250 gr. di polpa di fichi, maturi (li ho pesato una volta pelati)
1/2 cucchiaino raso di scorza di limone grattugiata2 cucchiai d'acqua
1 cucchiaio di zucchero mascovado
15 gr. di mandorle tostate e tritate (molto fine)
15 gr. di uvetta
un "dito" di brandi
(+ lamelle di mandorle tostate)
Per le cialde a rete:
100 gr. di farina
1 cucchiaio di zucchero mascovado
1/2 cucchiaino di caffè (macchinato)
1/2 cucchiaino di cacao in polvere
un pizzico di cannella
un pizzico di noce moscata
1 cucchiaio d'olio di mais
4/6 cucchiai d'acqua
A - Procedere con la crema inglese, mettendo meta baccello di vaniglia (aperto) in un pentolino con il late e metà dello zucchero, mescolare bene e mettere sul fuoco portandolo quasi ad ebollizione. Mentre montare l'altro zucchero con i tuorli fino che diventa una cremina gonfia e liscia. Versare il latte a filo, nella cremina mescolando con la frusta. Riversare nel pentolino e fortare sul fuoco per fare addensare (quando arriva ai 85 °C. o pure provando quando il dorso del cucchiaio sembra velato). Togliere dal fuoco e immergere in una vaschetta con acqua giaccio e non smettere di mescolare in modo di abbatterne rapidamente la temperatura. Togliere il baccello di vaniglia e trasferire in un baratolo a chiusura ermetica e mettere in frigo per 1 ora minimo (io tutta la notte).
B - Mettere l'uvetta a bagno nel brandi con qualche cucchiaio d'acqua, deve idratarsi bene e gonfiarsi.
Schiacciare la polpa dei fichi. Metterla in un pentolino insieme allo zucchero, l'acqua e le mandorle tritate a polvere mescolando in continuazione mentre cuoce, fino che diventa una specie di purea. Anche qui abbatterne rapidamente la temperatura ( vaschetta con acqua giaccio...), incorporare l'uvetta sgocciolata e strizzata, amalgamare e trasferire in un baratolo ermetico e mettere in frigo (anche qui, io tutta la notte).
L'indomani...
Ho mischiato i due preparati e versati nella gelatiera, mesa in funzione per 20 minuti. Dopodiché ho versato l'impasto in una vaschetta e riempito a circa 6 mm. dal bordo, poi coperto con un pezzo di carta a forno tagliato su misura! Messo in freezer.
A questo punto, purtroppo, ho dovuto accendere il forno (a 180 °C.)
Tirare la pasta alta 2 mm. fare del quadrati 8x8 cm. più o meno, e passare con il rullo di tagliare la frolla a rette ( che non so come si chiama ma che ho cercato per mesi...!) aprirli in modo di creare la rete e disporli su una placa da forno, foderata con della carta. Cuocere per 15/20 minuti.
Come servire il gelato ai suoceri (nonché, provare a fare qualche foto decente...)
Togliere la vaschetta di gelato 20 minuti prima dal freezer e passarla al frigo.
In una padella tostare delle mandorle a lamelle e fare raffreddare.
Servire in un piattino, appoggiarci una cialda a rette e sopra adagiare 3 palline di gelato ai ficchi, poi lasciare cadere una manciata di mandorle tostate, queste sono state decisive a parere di tutti per il contrasto di morbido/crocante, e via a scattare subito un paio di foto!
Suoceri e cozzaro felici, perche li è piaciuto tanto, ma un po' delusi... perche era poco!
Mapi, Alessandra e Daniela, questo è il mio primo gelato, e come sono ottimista può darsi che non sia l'ultimo! Ecco, magari non sarà per questo MTC, visto i miei tempi!!!