...Beh, diciamo che per quel poco che ne so, anche se a dire la verità con un boccone non basta per far fuori una di queste...!
La verità è che non ci sono mai stata in terre siciliane, tanti amici che vengono da lì si che li ho però. Tutti solari e parlancini, di buona compagnia e come no, amanti del buon cibo! Non a caso, questo MTC di novembre si presenta in puro "sicilianStyle" grazie a Roberta di pupaccena e le sue arancine!
Prima del 5 di questo mese, credevo di aver fatto le arancine pure io! Ma in realtà ho capito che era una versione tarocata! Sapete.... Ti avanza un pò di risotto, un pò di verdurine del minestrone... Allora pensi di fare delle palline di riso, le riempi e le frigi. Poi le servi a tuo marito, contenta, credendo di aver capito tutto: hai fatto le arancine/arancini, (anche di questo non se sono mai stata sicura, adesso però è chiaro).
E beh? Risulta che hai fatto soltanto delle polpette di riso ripiene, che tecnicamente, centrano con le su dette arancine, ma niente a che vedere!
Non a caso esistono le tradizioni con le sue tecniche collaudate, di come cuocere il riso rendendolo gustoso e morbido, di come fare una lega per tenerlo insieme, di come impanarle, di come friggerle. ..
E tutto questo succede QUI, una volta al mese, per tutti quelli della famiglia allargata del MTC!
Che volete, oggi sono euforica! Sarà che sono appena tornata dai miei a Barcelona, sarà che ho dormito 6 ore in tre giorni, sarà che il saluto al sole mi carica di energia positiva!
Sia come sia, sono riuscita a fare le arancine, fotografarle, mangiarle e farle assaggiare, pure in ufficio (grazie Pipi, Clodette e Ros per i vostri pareri!).
Per le mie arancine, il ripieno si e trasformato in un "tris".
TRADIZIONALE con il ragù, come da lei ma ho dimezzato le dosi.
Della AMICIZIA con pesce spada, melanzane, pomodori e pinoli, perché mi ricorda i miei amici siciliani.
P.P.P. panna, prosciutto e piselli, sinceramente è stato un "ripiego", perché Il cozzaro non ha voluto che facessi la mia versione (riso, patate e cozze) dicendo che i siciliani se la prenderebbero come una offesa... ci ho creduto.... ma adesso me ne pento e prima o poi la faccio comunque. (A tutti i siciliani, non volermene male, sarà un sperimento...)
D'altronde, cosa è l' MTC, se no un corso di sperimentazione culinaria? Qui s'impara!
Devi leggere attentamente le dosi, le modalità di preparazione, i consigli della vincitrice del mese e delle donne del Menu Turistico. Poi ti metti a l'opera... fai pratiche e usi tutto l'estro a disposizione. E qui si è visto ogni mese, che l'estro non manca affatto!
(...ma quanto ho scritto? E chissà quanti errori...) nem per feina!
1 kilo di riso originario
un pizzico di pistilli di zafferano (tostati e sciolto in un dito d'acqua calda)
50 g di burro
50 g di parmigiano grattugiato
una cipolla medio-piccola
olio evo q.b.
sale q.b.
2,5 l circa di brodo vegetale (3 carro te, 1 cipolla, 1 patata, 1 gambo di sedano, 1 pomodoro)
Preparare il brodo. Quando questo è pronto, versarci lo zafferano (i pistilli, tostati in padella e sciolti con un dito d'acqua) e mescolare regolando di sale.
Preparare il riso con qualche ora di anticipo. Per fare le "palline" deve essere freddo.
Fare appassire la cipolla, la carota e il sedano ben tritati in una teglia con dell'olio, e quando sono morbidi incorporare la carne trita, farla rosolare mescolandola bene. Versare il vino e fare sfumare. Aggiungere il pomodoro e cuocere per una mezza ora. Ho aggiunto i piselli già cotti in precedenza e ho tot andare il ragù per altri 5 minuti.
In una pentola bella capiente soffriggere la cipolla tritatta finemente con abbondante olio di oliva. Versare il riso, tostare e cuocere con del brodo. Fermare la cottura quando il riso è al dente. Immergere il tegame nel lavello con dell'acqua giacciata per bloccare la cottura, e amalgamarci il burro e il parmigiano. Stendete in una teglia, far raffreddare e poi coprire con della carta stagnola e far riposare nel frigo per qualche ora.
100 gr. di macinato di vitello
100 gr. di macinato di maiale
100 gr. piselli surgelati
200 gr. di polpa di pomodoro
3 dita d'acqua in un bicchiere
una cipolla piccola, una carota, un gambetto di sedano
1/2 bicchiere circa di vino bianco per sfumare
olio evo q.b.
sale q.b.
100 gr. di macinato di maiale
100 gr. piselli surgelati
200 gr. di polpa di pomodoro
3 dita d'acqua in un bicchiere
una cipolla piccola, una carota, un gambetto di sedano
1/2 bicchiere circa di vino bianco per sfumare
olio evo q.b.
sale q.b.
Ripieno P.P.P.
(per 9/10 arancine)
70 gr. di prosciutto cotto in una fetta sola
200 ml. di panna vegetale
50 gr. di piselli
2 rondelle di porro tritato molto finemente
50 gr. di piselli
2 rondelle di porro tritato molto finemente
Ripieno della AMICIZIA
130 gr. di pesce spada (fatta a dadini)
1/2 melanzana (fatta a dadini)
7 pomodorini siciliani! (fatti a dadini)
3 foglie di basilico
Togliere grossolanamente la pelle alla melanzana e tagliarla a dadini, friggerla in una padella con dell'olio. Quando è ben cotta, morbida e dorata, salare e mettere da parte.
Togliere grossolanamente la pelle alla melanzana e tagliarla a dadini, friggerla in una padella con dell'olio. Quando è ben cotta, morbida e dorata, salare e mettere da parte.
Lavare e tagliare a dadini pure i pomodori, saltarli in padella con dell'olio, e poi aggiungere i dadini di pesce spada. Rosolare per qualche minuto, aggiungerci i dadini di melanzana, il basilico tritato e amalgamare, poi mettere via a raffreddare.
Per la lega (ne resterà molta, ma occorre poter immergere bene l'arancina)
800-900 ml d'acqua
la metà di farina
una manciata di sale
800-900 ml d'acqua
la metà di farina
una manciata di sale
Per la frittura
Fare un buco con il dito e allargare e riempirle con i diversi condimenti. Chiudere bene le arancine e immergerle nella lega (acqua, farina e sale ben sbattuto). Farle rotolarle omogeneamente nel pan grattato e friggere nell'olio ben caldo, magari poche alla volta, in modo che non ci sia nessun "tamponamento" e posano muoversi e nuotare liberamente nell'olio. Quando sono dorate, disporre in un vassoio con della carta assorbente, ma non coprirle se non perdono crocantezza!