E così ci rinunciai pensando che non tutti siamo portati per certi tipo di cose.
Ma è bastata conoscere Silvia, una compagna di yoga, per scoprire che lei, il LM l'utilizza da un bel po'! Così, la settimana dopo questa scoperta, si è presentata con uno dei suoi scarti del rinfresco, racchiuso dentro un barattolo di vetro e ho fatto salti di gioia.
L'ho rinfrescato una sola volta e in dieci giorni è cresciuto e maturato in modo sano da poterci fare un pane!
L'ho rinfrescato una sola volta e in dieci giorni è cresciuto e maturato in modo sano da poterci fare un pane!
Non nego, che la mia natura di ariete, mi tenta a lanciarmi in ogni avventura, ma la verità è che questa della panificazione, con il lievito naturale, mi è sempre sembrata una specie di magia e non vedevo l'ora di provare. Lasciate stare, se poi, alla fine, non ho sposato un panettiere ma un postino tarantino. Che volete? Ariete ascendente ariete sono... a capire cosa mi è passato per la testa!
Perche il detto che il postino bussa due volte, sì, vi assicuro che è vero, anche tre o quattro... perché si dimentica sempre le chiavi, non so come faccia!!!
In quanto a cospargere farina ovunque, non soltanto sul tavolo, beh... a questo ci pensa Frida!
Come vedete non mi faccio mancare niente!
Così, non si è da straniare, se arrivando a casa, mi ritrovo un marito chiuso fuori e il cane che impasta la pizza sul divano! Le nostre giornate assomigliano sempre di più un film, ma di quelli da ridere! E meno male...!
Perche il detto che il postino bussa due volte, sì, vi assicuro che è vero, anche tre o quattro... perché si dimentica sempre le chiavi, non so come faccia!!!
In quanto a cospargere farina ovunque, non soltanto sul tavolo, beh... a questo ci pensa Frida!
Come vedete non mi faccio mancare niente!
Così, non si è da straniare, se arrivando a casa, mi ritrovo un marito chiuso fuori e il cane che impasta la pizza sul divano! Le nostre giornate assomigliano sempre di più un film, ma di quelli da ridere! E meno male...!
Ingredienti:
150 g lievito madre
300 farina 0
200 farina integrale
1 cucchiaio di semi di lino
1 cucchiaio di semi di sesamo
1 cucchiaio di semi di zucca
1 cucchiaio di semi di girasole
1 cucchiaio di miele
300 g di acqua
11 g di sale
Venerdì tornata dall'ufficio, ore 21.00
In una ciotola capiente, con metà dell'acqua, scioglierci i lievito madre e il miele. Aggiungerci le farine, i semi, il sale e impastare aggiungendo il resto dell'acqua. Io non ho planetaria così ho impastato a mano, ma come ho detto qualche volta, i miei corsi di ceramica mi sono serviti e ho imparato a impastare, certo, non è la stessa cosa impastare fango che impastare panne ma vi assicuro che in questione di pieghe e forza ai polsi ci siamo!
Lavorare l'impasto per 15 minuti, impastando e ripiegandola su se stessa.
Creare una palla e disporla in una ciottola capiente e unta con dell'olio di oliva, in modo che quando questa cresce non si attacchi alle pareti. Con un coltello affilato fare due tagli, sopra il panetto, a modo di croce, coprire con un canovaccio e fare lievitare per un paio d'ore più o meno stando attenti a metterlo in un luogo al riparo di correnti d'aria (deve gonfiarsi e raddoppiare il volume).
ore 23.30
Rimpastare per qualche altro minuto e poi stenderla e ripiegarla su se stesa.
Darli una forma allungata tipo filone e adaggiarla su una teglia grande con della carta a forno unta con un filo dell'olio di oliva.
Farci delle incisioni sopra, con un coltello e riporre dentro il forno, spento e col lo sportello socchiuso. Lasciare lievitare tutta la notte.
Sabato ore 08.00
Accendere il forno a 210. Per 15 minuti. Abbassare la temperatura a 180 per altri 40 minuti fino che è dorato sopra.
(da chiarire che ogni forno è un mondo, e il mio azzarderei a dire che è alieno! di fatti dovrei fare degli accertamenti con un termometro perché non me la racconta giusta...)
...ho deciso che panifico di venerdì, è meglio, perche in settimana con gli orari che mi ritrovo a tornare a casa mi sarebbe impossibile! Vediamo se riesco a farlo spesso.
Ringrazio la Mapi e il suo pdf. E ringrazio anche Silvia, senza di lei e il suo LM chissà quando ci averi riprovato...!
E adesso vi presento il mio lievito madre, so che abitualmente lo si battezza ma io non voglio darli un nome, anche perché pensandoci bene, è un po' "strano" avere un qualcosa di "vivo" dentro il frigo, no?!