lunedì 17 dicembre 2012

PANE ai semi a lievitazione naturale

Ho provato già una volta a fare il lievito madre, ma non è andata tanto bene, dopo un mese ho dovuto accettare che avevo aspettato troppo, è maturato e se ne è andato di casa, lasciandomi il ricordo di quella volta che ci fece i cracker! 
E così ci rinunciai pensando che non tutti siamo portati per certi tipo di cose.

Ma è bastata conoscere Silvia, una compagna di yoga, per scoprire che lei, il LM l'utilizza da un bel po'! Così, la settimana dopo questa scoperta, si è presentata con uno dei suoi scarti del rinfresco, racchiuso dentro un barattolo di vetro e ho fatto salti di gioia. 
L'ho rinfrescato una sola volta e in dieci giorni è cresciuto e maturato in modo sano da poterci fare un pane! 

Non nego, che la mia natura di ariete, mi tenta a lanciarmi in ogni avventura, ma la verità è che questa della panificazione, con il lievito naturale, mi è sempre sembrata una specie di magia e non vedevo l'ora di provare. Lasciate stare, se poi, alla fine, non ho sposato un panettiere ma un postino tarantino. Che volete? Ariete ascendente ariete sono... a capire cosa mi è passato per la testa!
Perche il detto che il postino bussa due volte, sì, vi assicuro che è vero, anche tre o quattro... perché si dimentica sempre le chiavi, non so come faccia!!! 
In quanto a cospargere farina ovunque, non soltanto sul tavolo, beh... a questo ci pensa Frida!
Come vedete non mi faccio mancare niente! 
Così, non si è da straniare, se arrivando a casa, mi ritrovo un marito chiuso fuori e il cane che impasta la pizza sul divano! Le nostre giornate assomigliano sempre di più un film, ma di quelli da ridere! E meno male...!





Ingredienti:
150 g lievito madre
300 farina 0
200 farina integrale
1 cucchiaio di semi di lino
1 cucchiaio di semi di sesamo
1 cucchiaio di semi di zucca
1 cucchiaio di semi di girasole
1 cucchiaio di miele
300 g di acqua
11 g di sale


Venerdì tornata dall'ufficio, ore 21.00
In una ciotola capiente, con metà dell'acqua, scioglierci i lievito madre e il miele. Aggiungerci le farine, i semi, il sale e impastare aggiungendo il resto dell'acqua. Io non ho planetaria così ho impastato a mano, ma come ho detto qualche volta, i miei corsi di ceramica mi sono serviti e ho imparato a impastare, certo, non è la stessa cosa impastare fango che impastare panne ma vi assicuro che in questione di pieghe e forza ai polsi ci siamo!
Lavorare l'impasto per 15 minuti, impastando e ripiegandola su se stessa.
Creare una palla e disporla in una ciottola capiente e unta con dell'olio di oliva, in modo che quando questa cresce non si attacchi alle pareti. Con un coltello affilato fare due tagli, 
sopra il panetto, a modo di croce, coprire con un canovaccio e fare lievitare per un paio d'ore più o meno stando attenti a metterlo in un luogo al riparo di correnti d'aria (deve gonfiarsi e raddoppiare il volume).

ore 23.30
Rimpastare per qualche altro minuto e poi stenderla e ripiegarla su se stesa.

Darli una forma allungata tipo filone e adaggiarla su una teglia grande con della carta a forno unta con un filo dell'olio di oliva.
Farci delle incisioni sopra, con un coltello e riporre dentro il forno, spento e col lo sportello socchiuso. Lasciare lievitare tutta la notte.

Sabato ore 08.00
Accendere il forno a 210. Per 15 minuti. Abbassare la temperatura a 180 per altri 40 minuti fino che è dorato sopra. 
(da chiarire che ogni forno è un mondo, e il mio azzarderei a dire che è alieno! di fatti dovrei fare degli accertamenti con un termometro perché non me la racconta giusta...)



...ho deciso che panifico di venerdì, è meglio, perche in settimana con gli orari che mi ritrovo a tornare a casa mi sarebbe impossibile! Vediamo se riesco a farlo spesso.
Ringrazio la Mapi e il suo pdf. E ringrazio anche Silvia, senza di lei e il suo LM chissà quando ci averi riprovato...!

E adesso vi presento il mio lievito madre, so che abitualmente lo si battezza ma io non voglio darli un nome, anche perché pensandoci bene, è un po' "strano" avere un qualcosa di "vivo" dentro il frigo, no?!


mercoledì 12 dicembre 2012

CARDI in brodo depurativo

Domenica, al mercato di Melegnano, il signor Vincenzo mi ha convinta a comperare 2 mazzi di cardi, dicendomi che erano buonissimi fatti in brodo, molto depurativi! ovviamente non ho potuto fare a meno, e la ricetta di questo brodo depurativo doveva essere mia! 
Il signor Vincenzo, dice che questo brodo si usa fare a capo d'anno dalle sue parti. Boh, non ho aproffondito, perche non so esattamente di quale parte di puglia sia, non glielo ho chiesto, ma che è pugliese di sicuro! 

"niente signora,.... si prendono i cardi, questi sono di giù, molto teneri! Si puliscono, si fanno a pezzetti e si mettono a bollire in acqua salata fin che sono belli morbidi.
In una pentola con del brodo di carne, perché deve essere di carne signora. Si lessano cavolfiore, sedano e finocchi sempre puliti e spezzetati. E quando tutte le verdure sono morbide si aggiungono i cardi cotti. Li può condire con un filo d'olio di oliva, quello pugliese è dei migliori... con formaggio e peperoncino...!"

Amo queste ricette veraci di gente verace, senza pesi ne misure, ne tempi di cottura. In fondo, per cucinare certe bontà, a parte di avere l'occhio e palato, basta che tu abbia gli ingredienti giusti e trattarli con amore. Si sà, mettendo tutto il meglio di se stessi si ottiene non a caso, il meglio!
Questo brodo depurativo, l'ho fatto come diceva il signor Vincenzo, o quasi. Il brodo, aimè... l'ho fatto vegetale e il peperoncino l'ho dato a mio marito, perche va bene che sia depurativo ma per me sarebbe mortale. Così, la mia "scodella" l'ho condita con del formaggio grattugiato e il filo d'olio, quello si, extra vergine e pugliese!



Ingredienti per 4 persone:
2 mazzi di cardi
1 finocchio
1/2 cavolfiore bianco 

1/2 cavolfiore verde 
5 gambi di un sedano
2 litri di brodo di carne (io vegetale)
olio extra vergine di oliva
parmigiano grattugiato

peperoncino
sale q.b.

Lavare bene i cardi e pulirli, è un lavoraccio ma ne vale la pena. Farli a pezzi grossolani e bollirli in acqua salata, quando sono belli morbidi scolare e mettere da parte.
Nella pentola con del brodo bollente cuocere per prima il sedano e il finocchio lavati e fatti a pezzetti. Dopo 10 minuti aggiungere i cavolfiori lavati e fatti a cime non tanto piccole. Quando queste sono quasi cotte aggiungere i cardi e fare bollire ancora per un altro pò, (a me non piacciono tanto cotti i cavolfiori perche si spappolano, ma va a gusti). 
Spegnere, controllare di sale e servire bello caldo! 




Preferisco servire i brodi e le zuppe in ciottole, le gusto di più! Manie, lo so, magari perche riesco a finire fino l'ultima goccia di brodo bevendolo... o perche un tazzone di brodo o zuppa caldo mi sa più di confort che in un piatto, voi no?