Esistono molte parole magiche, una di loro è POLPETTONE!
Quando a casa si pronuncia questa parola ci sono sorrisi e facce di gioia... a casa vostra no succede lo stesso?
Ricordo ancora la prima volta che la sentii. Pensai che doveva essere una polpeta gigante, ed in effeti non mi ero così svagliata di tanto. E se una polpetta tira l'altra, lo stesso sucede con il polpettone, una fetta tira l'altra, fino che questo finisce.
Faggioli e carne trita, un rottolo morbido e gustoso, accompagnato magari con delle patate al forno o in pure, o perche no con delle verdure al vapore? Io ho provato con degli spinaci saltati in padella, e ci son piaciuti tanto. Un punto devole però, i polpettoni ce l'hanno, ed è il colore, marroncino. La carne è sempre dificile di fotografare per molto buona che sia, non credete?
Ingredienti per 4 persone:
450 gr. di carne trita di manzo/vitello
175 gr. di fagioli cotti
2 manciate di prezzemolo
1/2 aglio (senza l'anima)
sale q.b.
1 uovo (io non l'ho messo, ma ci andava per tenere unito l'impasto)
Tritare grossolanamente i fagioli, aggiungere la carne trita, sale, l'uovo sbattuto, il prezzemolo tritato e metà di un aglio, anche questo tritato (io fatto a pure perche mi sembra si amalgami meglio). Fare un rotolo aiutandosi con della carta da forno e sopra questa chiudere con della carta stagnola. Infornare per una ora a 190 C°. Controllare che sia ben cotto e fare raffreddare un pò per poter affettare più facilmente.
(negli ingredienti ho aggiunto 1 uovo, anche se in questo polpettone delle foto non l'ho messo, ma credo sarebbe stato meglio aggiungerlo)
Con questa ricetta partecipo al contest colorato Colors&Food what else di Cinzia e Valentina che questo mese è BROWN!
giovedì 25 ottobre 2012
mercoledì 24 ottobre 2012
PANE DOLCE, ma non Challah!
A casa degli Esteve/Bellocchio, non ci sono più le trecce! Son finite!!!
Ovviamente mi riferisco al pane intrecciato, a "quel pane" a forma di treccia, morbido e dolcino, che abitualmente si prepara nelle famiglie ebraiche ogni venerdì al tramonto, per poi essere consumato il sabato dopo. Ed è questa la sfida lanciata da Eleonora di Burro e Miele, vincitrice del MTC di settembre. Ma lo sano lei e le donne del Menu Turistico, Alessandra e Daniela, che questa è una sfida doppia?
Già, perché insieme, hanno deciso di metterci alla prova non solo con un pane dolce, ma ben si due! E fino che si tratta di fare trecce ok, non mi spaventa perché ho alle spalle anni come parrucchiera... ma quando si tratta di impastare e fare lievitare mi viene un po' la paura. Non ho impastatrice ne macchinario del genere, in quello sono a l'antica, a mano che ti fai le braccia forti! (ricordo ancora l'MTC del danuvio...)
E invece, questo impasto è stato affettuoso e facile d'impastare. Di lievitare no, un ingrato. Perché dopo 3 ore non si era ancora alzato neanche la metà. Certo che se paragoniamo il clima, dove avita Eleonora e il nostro (almeno il mio, Nord Italia) la temperatura in questo periodo, è quasi invernale! Ovvio che il povero impasto faceva fatica a crescere, ma pazienza. Uno deve avere pazienza e sarà ricompensato, chissà, magari con quel profumo di buono che inonda la casa, anche se sono le 3 del mattino...!
A colazione però, gli Esteve e i Bellocchio hanno potuto gustare queste trecce, che mi azzarderei a dire "appena sfornate" poche ore fa!
Quella ripiena di fragole disidratate, bagnate di miele, è risultato una meraviglia di sapore e colore ad ogni fetta. Perché il bello di queste trece è che ogni morso viene ricompensato, sia che bechi il ripieno sia che prendi solo il morbido pane!
Ed eco le dosi e la preparazione proposta di Eleonora che riporto, paro-paro qua di seguito. L'unico cambiamento sono i ripieni e qualche tempistica, ma più che altro dovuto al clima, ne sono sicura, ma con pazienza si supera tutto!
per l'impasto delle due trecce:
ripieno alle fragole:
Ovviamente mi riferisco al pane intrecciato, a "quel pane" a forma di treccia, morbido e dolcino, che abitualmente si prepara nelle famiglie ebraiche ogni venerdì al tramonto, per poi essere consumato il sabato dopo. Ed è questa la sfida lanciata da Eleonora di Burro e Miele, vincitrice del MTC di settembre. Ma lo sano lei e le donne del Menu Turistico, Alessandra e Daniela, che questa è una sfida doppia?
Già, perché insieme, hanno deciso di metterci alla prova non solo con un pane dolce, ma ben si due! E fino che si tratta di fare trecce ok, non mi spaventa perché ho alle spalle anni come parrucchiera... ma quando si tratta di impastare e fare lievitare mi viene un po' la paura. Non ho impastatrice ne macchinario del genere, in quello sono a l'antica, a mano che ti fai le braccia forti! (ricordo ancora l'MTC del danuvio...)
E invece, questo impasto è stato affettuoso e facile d'impastare. Di lievitare no, un ingrato. Perché dopo 3 ore non si era ancora alzato neanche la metà. Certo che se paragoniamo il clima, dove avita Eleonora e il nostro (almeno il mio, Nord Italia) la temperatura in questo periodo, è quasi invernale! Ovvio che il povero impasto faceva fatica a crescere, ma pazienza. Uno deve avere pazienza e sarà ricompensato, chissà, magari con quel profumo di buono che inonda la casa, anche se sono le 3 del mattino...!
A colazione però, gli Esteve e i Bellocchio hanno potuto gustare queste trecce, che mi azzarderei a dire "appena sfornate" poche ore fa!
Quella ripiena di fragole disidratate, bagnate di miele, è risultato una meraviglia di sapore e colore ad ogni fetta. Perché il bello di queste trece è che ogni morso viene ricompensato, sia che bechi il ripieno sia che prendi solo il morbido pane!
Quella ai datteri invece, mi ha commosso dall'inizio, già quando gli snocciolavo! Mi è venuta in mente lei, Elonora, in mezzo a palme piene di questi frutti e piante di agave enormi! Questa treccia è quella che mi è piaciuto più delle due...
per l'impasto delle due trecce:
500 gr di farina 0
2 uova medie (circa 60-62 gr con il guscio)
100 gr di zucchero
20 gr di lievito di birra 125 ml di acqua tiepida
125 ml di olio extra vergine d'oliva
10 gr di sale
2 uova medie (circa 60-62 gr con il guscio)
100 gr di zucchero
20 gr di lievito di birra 125 ml di acqua tiepida
125 ml di olio extra vergine d'oliva
10 gr di sale
per verniciare i pani:
un tuorlo d'uovo
un cucchiaio di acqua
un cucchiaio di acqua
150 gr di fragole desidratate
3 cucchiai di miele
semi di papavero
ripieno ai datteri:
5 datteri (di quelli grossi e polposi)
5 noci
3 cucchiai di sciroppo di agave
semi di sesamo
{...Prima di tutto e importantissimo, setacciare la farina.
Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida insieme a un cucchiaino di zucchero e far riposare una decina di minuti fino a far formare una schiuma. Mischiare la farina, il sale e lo zucchero e versarci il lievito e cominciare ad impastare, versare poi l'olio e per ultimo le uova, uno ad uno, fino alla loro incorporazione. Lavorare fino a che l'impasto si stacchi perfettamente dalla ciotola, lasciandola pulita. Lasciar lievitare per almeno due ore (io 4), dopodichè, sgonfiare l'impasto e tagliarlo in due parti uguali. Tagliare poi ognuna delle parti in tre. Stendere su un piano infarinato ognuna delle parti lunghe circa 35 centimetri e larghe 15...}
Nel primo ripieno ho cosparso le 3 strisce con il miele e le fragoline desidratate, poi arrotolato sulla lunghezza, in modo da ottenere tre lungi "salsicciotti", unito da un capo e cominciato ad intrecciare.
Per l'altro ripieno ho snocciolato i datteri, che è risultato facilissimo, erano morbidi e mielosi... mi viene l'acquolina solo da pensarci! Gli ho sminuzzato e mesi lungo ogni striscia d'impasto, ci ho cosparso le noci tritate grossolanamente, e poi bagnato con lo sciropo d'agave.
Anche qui, arrotolato sulla lunghezza e creata la seconda treccia.
{...Adagiare le trecce su una placca da forno unta di olio. Lasciare lievitare ancora due ore. Sbattere il tuorlo d'uovo con un cucchiaio di acqua e spennellarlo sulla superficie; spolverare con i semi. Infornare in forno già caldo e STATICO a 200°C per circa 15-20 minuti...}
Io le ho tenute 25 minuti, fino che non le ho viste ben dorate.
Eleonora , donne del Menu Turistico , ancora un'altra volta, ci offrite una lezione di cucina abbinata alla cultura dei popoli, e se vi sembra poco, con l'aggiunta di pratiche di abilità!!! Perche non si intreccia tutti i giorni!
Grazie di cuore!
Grazie di cuore!
martedì 16 ottobre 2012
Bocconcini di pollo al SEDANO e zenzero
Ritornando al tema "sedano", questi sono i bocconcini di pollo che dovevo postare. Ecco, alla fine ce l'ho fatto, non ho perso le foto come temevo, visto che le ho fate un bel po' di tempo fa... c'era ancora un filo di sole per mangiare sul terrazzo e fare le foto, per tanto vi parlo di 10 giorni fa, se non di più!
Non so se questo piatto si posa considerare stivo o autunnale, so che io preferisco mangiarlo caldo perché i sapori si amalgamano meglio.
Questa è una di quelle ricette nate, per colpa, di un cattering o assaggino che ho provato o mi hanno fatto assaggiare e che mi è rimasto in mente. Oviamente rifatto a memoria, dando reta al cervello, il palato e il naso. Si, perché a vedere magari non è un piatto invitante, ma basta che lo provi una sola volta per ricordartelo.
Io ci ho provato e posso dire che mi sono avvicinata molto, poi il bello di questi sperimenti (senza ricetta specifica) è rifarle a proprio gusto: qualche modifica, qualche aggiunta...
Di certo, questa sarà una di quelle ricette, da proporre se hai invitati a pranzo o a cena!.
Non so se questo piatto si posa considerare stivo o autunnale, so che io preferisco mangiarlo caldo perché i sapori si amalgamano meglio.
Questa è una di quelle ricette nate, per colpa, di un cattering o assaggino che ho provato o mi hanno fatto assaggiare e che mi è rimasto in mente. Oviamente rifatto a memoria, dando reta al cervello, il palato e il naso. Si, perché a vedere magari non è un piatto invitante, ma basta che lo provi una sola volta per ricordartelo.
Io ci ho provato e posso dire che mi sono avvicinata molto, poi il bello di questi sperimenti (senza ricetta specifica) è rifarle a proprio gusto: qualche modifica, qualche aggiunta...
Di certo, questa sarà una di quelle ricette, da proporre se hai invitati a pranzo o a cena!.
ingredienti per 2:
mezo petto di pollo (350 gr. più o meno)
4 gambe dei un sedano
1 cipolla di Tropea
zenzero fresco grattugiato (io 1 cucchiaio)
bacche di pepe rosa
olio extra vergine q.b.
sale
Lavare bene il sedano, fare a dadi e cuocere in acqua salata. Pulire la carne di polo e far a dadini anche questo. Tagliare la cipolla molto fine e fare ammorbidire in una padella capiente, con dell'olio. Quando è trasparente aggiungere la carne, salare e rosolare. Spellare un po' lo zenzero fresco, grattugiarne a piacere e versare nella padella. Io di zenzero ne ho grattugiato tanto quanto ci stà dentro un cucchiaio, non l'ho pesato. Amalgamare e aggiungere il sedano, bollito e scolato, e cuocere ancora per qualche minuto. A fine cottura condire con del pepe rosa. Girare un po' e servire.
1 cipolla di Tropea
zenzero fresco grattugiato (io 1 cucchiaio)
bacche di pepe rosa
olio extra vergine q.b.
sale
Lavare bene il sedano, fare a dadi e cuocere in acqua salata. Pulire la carne di polo e far a dadini anche questo. Tagliare la cipolla molto fine e fare ammorbidire in una padella capiente, con dell'olio. Quando è trasparente aggiungere la carne, salare e rosolare. Spellare un po' lo zenzero fresco, grattugiarne a piacere e versare nella padella. Io di zenzero ne ho grattugiato tanto quanto ci stà dentro un cucchiaio, non l'ho pesato. Amalgamare e aggiungere il sedano, bollito e scolato, e cuocere ancora per qualche minuto. A fine cottura condire con del pepe rosa. Girare un po' e servire.
Le proprietà depurative del sedano sono eccezionali, è capace di regolare il sistema nervoso e funziona come antidepressivo! Ovviamente dovresti mangiarne molto, a tutte le ore, e così uno si sente felice e per niente stressato... nessun problema, tanto ha poche calorie!
Ma no scherzano ne anche queste bacche rosa, chiamate comunemente pepe rosa, che in realtà pepe non è! Ma ben si, sono il frutto di un albero sempreverde, originale dell'America latina. Hanno delle proprietà antisettiche come tante altre spezie, ma è anche diuretico e depurativo! Di fatti viene usato in mille altre modi dalle verande ai condimente più vari, ma a me piace proprio perché non è forte come il pepe ma più dolcino e fresco.
Ma no scherzano ne anche queste bacche rosa, chiamate comunemente pepe rosa, che in realtà pepe non è! Ma ben si, sono il frutto di un albero sempreverde, originale dell'America latina. Hanno delle proprietà antisettiche come tante altre spezie, ma è anche diuretico e depurativo! Di fatti viene usato in mille altre modi dalle verande ai condimente più vari, ma a me piace proprio perché non è forte come il pepe ma più dolcino e fresco.
mercoledì 10 ottobre 2012
ALICI in tempura su crema di borlotti
Allora, funziona così: mi "intripo" di un ingrediente.
Lo compro, in quantità esagerate, come se dovesse affamare una famiglia di cinque persone quando a casa siamo in due (ma per fortuna almeno è di stagione e il costo è relativamente meno)
Dopo dichè, lo metto in tutte le salse!
Così è successo con le cipolle di Tropea e con le verze, e così stà succedendo adesso con il sedano...
E visto che questo mese, il contest delle donne più colorate della blogosfera culinaria (Cinzia e Valentina) hanno deciso che ottobre è BROWN, penso che questa crema di borlotti sia proprio adatta al loro contest Colors&Food what else !
Lo compro, in quantità esagerate, come se dovesse affamare una famiglia di cinque persone quando a casa siamo in due (ma per fortuna almeno è di stagione e il costo è relativamente meno)
Dopo dichè, lo metto in tutte le salse!
Così è successo con le cipolle di Tropea e con le verze, e così stà succedendo adesso con il sedano...
La prima prova (del sedano) è stato con la carne (pollo) ricetta che ancora non ho postato, come al solito...
La seconda è stata con la finta scaloppina (di soya) non male, ma ho soltanto 1 foto, ed è del piatto sulla mia scrivania dell'ufficio, indecente, lo so... ma spesso all'ora di pranzo mi tocca mangiare lì. Per fortuna però, non è sempre così.
Lo sappiamo che il tempo è oro! Vero?
A parte certi pranzi... io però, il tempo di cucinarmi i miei legumi lo trovo sempre, e per me anche questo vale oro! Così, una volta a settimana, di solito il sabato, i legumi vengono cucinati in casa, è una abitudine che ho ereditato dai miei.
Questa volta ho provato con dei Borlotti secchi e devo dire che ne sono soddisfatta, anzi animo a tutti voi a provare, non c'è paragone...!
Ma parlando di tempo... dopo, dovete trovare solo quello per pulire le alici e il resto è fato. Vi assicuro che questo è un finger food facile, godurioso , sano e chic!
ingredienti per 8 finger food:
8 alici pulite
farina di riso (per tempura) e acqua ghiacciata q.b.
olio di semi (per friggere il tempura)
225 gr. di borlotti (cotti)
2 gambi di sedano (sbollentate)
sale
sale
olio extra vergine
Passare al minipimer i borlotti e il sedano con un filo d'olio, nel caso serva regolare di sale e mettere da parte.
(io ho tenuto da parte dei borlotti interi e delle fettine di sedano sbolentato per decorare)
preparare la pastella per il tempura con farina di riso e acqua bella giaciata, la pastella non deve essere ne molto densa ne molto liquida. Salare le alici, passarle nella pastella e cuocerle per qualche istante in un pentolino con abbondante olio di semi. una volta cotti prelevarli e appoggiare su della carta assorbente.
Per il montaggio semplicemente riempire dei cucchiaini di finger food o mini bicchierini o qualche altra idea pazza che vi ronfi per la testa, con la crema di fagioli. Appoggiarci su ogni una una alice e un pezzettino di sedano e qualche borlotto.
Passare al minipimer i borlotti e il sedano con un filo d'olio, nel caso serva regolare di sale e mettere da parte.
(io ho tenuto da parte dei borlotti interi e delle fettine di sedano sbolentato per decorare)
preparare la pastella per il tempura con farina di riso e acqua bella giaciata, la pastella non deve essere ne molto densa ne molto liquida. Salare le alici, passarle nella pastella e cuocerle per qualche istante in un pentolino con abbondante olio di semi. una volta cotti prelevarli e appoggiare su della carta assorbente.
Per il montaggio semplicemente riempire dei cucchiaini di finger food o mini bicchierini o qualche altra idea pazza che vi ronfi per la testa, con la crema di fagioli. Appoggiarci su ogni una una alice e un pezzettino di sedano e qualche borlotto.
Ho pensato che magari a Cristina di Poverimabelliebuoni potrebbe interessarli questo bocconcino, per la sua raccolta di un'acciuga la giorno...
E visto che questo mese, il contest delle donne più colorate della blogosfera culinaria (Cinzia e Valentina) hanno deciso che ottobre è BROWN, penso che questa crema di borlotti sia proprio adatta al loro contest Colors&Food what else !
Iscriviti a:
Post (Atom)