Questò è un pane pieno di buoni propositi e dedicato alla salute. Per adesso l'ho fatto solo due volte con la farina di miglio, e diciamo che proprio questo è stato il terzo tentativo di pane con semi e farine mischiate, ma da che ho nel frigo il LM, mi stò sbizzarrendo e il pane non lo compro più, vediamo fino quando dura questo colpo di fulmine per il lievito madre... speriamo tanto, non vorrei dare un limite perché mi diverte pure e per adesso, a distanza di un paio di mesi (e un pane ogni settimana) mi sento ancora emozionata al vedere le "creature gonfiarsi, cuocere e diventare croccante e buone!
Dopo questo pane al miglio ho notato che non doso tanto l'acqua ma che ne metto a seconda vedo l'impasto, e sopratutto i tempi di lievitazione non sono sempre gli stessi, mi prendo il tempo di lievitazione con più calma, quasi non ci penso, lascio lì bella calda la ciotola lontana da correnti d'aria, a volte passano 8 ore ma a volte 10 o 12, ma io il pane continuo a farlo e a sperimentarci. Quello che però mi scrivo, sono tutte quelle piccole sorprese "peggioramenti e miglioramenti" che fano della panificazione a casa, una specie di alchimia con profumo di buono!
Ingredienti
200 gr. di rinfreschi di lievito madre madre
300 gr. farina 0
200 gr. farina di miglio biologica
50 gr. di semi di lino
1 cucchiaio di melassa di barbabitole
300 gr. di acqua tiepida
13 gr. di sale
Venerdì ore 22.00In una ciotola grande , con metà dell'acqua (tiepida) scioglierci i rinfreschi di lievito madre e la melassa. Coprire con un pano e lasciare al caldo per qualche lontano di correnti d'aria, il tempo di preparare le farine. Mischiarle setacciandole, aggiungere i semi di lino, il sale e mischiare bene. Versare nella ciotola col lievito e impastare aggiungendo il resto dell'acqua, (come al solito io impasto a mano, ancora niente macchinario...)
Lavorare l'impasto per 10/15 minuti, impastando e ripiegandola su se stessa.
Creare una palla e adagiarla in una ciotola grande, io preferisco di plastica, e ungerla con dell'olio di oliva così quando questa lievita non si appiccicherà alle pareti. Incidere due tagli, sopra il panetto, a croce. Coprire con un canovaccio o coperchio e fare lievitare (deve gonfiarsi raddoppiando il volume).
Sabato ore 00.30Rimpastare per qualche altro minuto e stenderla, grossolanamente, creando un rettangolo e arrotolarlo, rimanendo con una forma allungata da filone. Ripetere, stendendola di nuovo con le mani creando sempre un rettangolo e arrotolare, deve sembrare un cannoncino. Farci delle incisioni sopra la pagnotta, con un coltello, io ho fatto una "S"!
Adaggiare la forma su una teglia grande con sotto della carta a forno unta con dell'olio di oliva e riporre dentro il forno, spento e col lo sportello socchiuso lasciandolo a lievitare tutta la notte. Per non fare allargare tropo la forma durante la lievitazione, ci ho messo due bottiglie affianco.
Sabato ore 08.30Levare le bottiglie e accendere il forno a 210. Per 15 minuti. Abbassare la temperatura a 180 per altri 40 minuti fino che è dorato sopra.
(come sempre, da specificare che ogni forno è a sé, il mio poi, non vi stò a raccontare...!)
Questo pane ha un sapore molto particolare, un po' dolcino dato dalla farina di miglio, ciò fa che sia buono anche da mangiare da solo, di fatti, se non lo mettevo via finiva in giornata! Anche perché si conserva a lungo, 3 giorni tutti ed è buono come il primo giorno, bastano pochi accorgimenti, come avvolgerlo in un strofinaccio di cottone pulito e poi metterlo dentro un sacchetto di carta.
L'abbiamo provato spalmandoci della marmellata, salse, patè... sempre buonissimo. Provato anche a condirlo con con delle lenticchie e un filo d'olio extra vergine, ci abbiamo fato merenda!
Il miglio lo si sà che è un tocca sana per il corpo, lo dico spesso, quando pubblico qualcosa dove centra il miglio, ma curiosando in giro ho trovato una storia simpatica ed è che:
"Nel 1378, Venezia assediata dai Genovesi si salvò grazie al miglio stoccato nei suoi magazzini."
Mi chiedevo, avranno fatto anche loro, il pane con la farina del miglio?
Note:
Ho copito che la ciotola è meglio che sia di plastica, che non di vetro, quest'ultimo è un materiale tropo fredo e l'impasto non lievita abbastanza.
Volevo mettere, almeno una foto con l'impasto in mezzo alle bottiglie, ma non le ho trovate più! Peccato perché era simpatico e rendeva l'idea di quanto aveva lievitato durante la notte...
è semplicemente meraviglioso! Da provare! Buona giornata Simmy
RispondiEliminaFarina di miglio ce l'ho in casa (me l'ha regalata un'amica) e non sapevo che farne... ora lo so!! Mi sa che tolgo il mio LM dall'ibernazione e ricomincio anch'io... Bella idea la tua.
RispondiEliminaBuona giornata,
Nora
Il pane fatto in casa richiede amore e pazienza, ma alla fine regala sempre soddisfazioni, ti diciamo che questa tua pagnotta è davvero speciale, la farina di miglio è una novità assoluta per noi, tanto che non la abbiamo ancora mai usata, ma sai, è bello imparare cose nuove e mettersi alla prova. Noi, trovata la farina, saremo pronti a fare il primo impasto e via via.
RispondiEliminaBacioni da Sabrina&Luca
Sinceramente la farina di miglio non l'ho mai usata, il pane ha un aspetto delizioso mi sa di quel genere casareccio, il pane di una volta. Veramente buono. Complimenti.
RispondiEliminaMa gli omega 3 del lino non si ossidano con la cottura?
RispondiEliminaMa gli omega 3 del lino non si ossidano con la cottura?
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