martedì 28 ottobre 2014

LASAGNA di anatra con prugne e biscotti... per l'MTC


L'ho già detto nell'altro post, che non ho una ricetta di famiglia a base di pasta e soprattuto di lasagne. 
La prima che ho fatto (e saranno state al massimo un paio in 10 anni...) è stato per i miei quarant'anni. Era dentro una teglia così immensa che quasi non ci stava nel mio forno, ed era così rica e gustosa (stracolma di roba) che con quella poca che era rimasta hanno fatto a sorte per portarsela via, e vi assicuro che non gli ho fatto passar la fame, premesso che eravamo in 30 persone, ho preparato molte altre cose da mangiare, tipo questo, che si da il caso sia il primo post! 
Vedete, fortuna ha voluto che non ho fatto foto anche a quella lasagna (allora tutta questa diatriba per fotografare il cibo non era del tutto manifesta) perché altrimenti sarebbe stata lei ad inaugurare questo blog! Ma meglio così, credetemi... almeno adesso posso dire che ho imparato a farle, come comanda la tradizione e tutto grazie a Sabrina!

Poi, in tutto questo, arriva il cozzaro, e mi dice che si ricorda, quella che feci per la mia festa, e che quando ha saputo quale era il tema di questo MTC ha subito pensato che l'avrei riproposta... con tutti quei strati, il ragù speziato, le fette di prosciutto cotto, il parmigiano e tilsit filante... 
Io invece di quel giorno ricordo le risate, i brindisi i ricordi, le foto e la musica sul nostro terrazzo, perché metà dei nostri amici suonano! E' stato bellissimo, chissà se lo ripeto per i cinquanta... ufff! 
Comunque sia, non credo di aver deluso Cozzaman, perché in questi giorni, di lasagne se ne è "zampate" e come!!!
E allora ci ho pensato e ho dedotto: magari non ho la lasagna nel sangue, ma di sicuro si che ho con me i ricordi di tutti quei arrosti e combinazioni bizzarre della cucina dei nonni, e chissà, che questa lasagna non diventi quella di famiglia?

LASAGNA di ANATRA con prugne e biscotti
...o di come l'anatra è finita dentro la lasagna!


... come? L'anatra non è mica d'indole curiosa...


...già, è tutto colpa mia e del pensiero del “rostit d’anec” di mia nonna, una maga delle “picades” e delle combinazioni bizzarre, ma sempre tradizionali della cucina catalana: 

“...perche un’anatra va cotta per almeno 3 ore, se non hai tempo né pazienza allora... meglio che mangi un’altra cosa...”


Ingredienti per 8 persone
Per il ripieno
una anatra (già pulita)
5 prugne (quelle della California, per intenderci...)
3 carotte 
1 cipolla doratta (grande)
5 biscotti (tipo digestivi)
3 spicchi d'aglio
un mazzetto di erbe aromatiche*
50 g di pinoli
1/2 stecca di cannela
3 chiodi di garofano
75 g parmigiano
75 g di strutto
75 ml di olio evo
sale qb
(+50 ml del fondo di cottura dell'anatra, 
i biscotti, le carrotte e mettà delle prugne per amalgamare al ragù)

Per la sfoglia
200 g di farina  0 di grano tenero (+ altra per lavorare)
85 g di farina di semola di grano duro
3 uova 

Per la salsa
50 g di burro
50 ml del fondo di cottura dell'anatra
125 g di farina 0
1 l e 200 ml di brodo vegetale (dado home made**)
un pizzico di noce moscata 
sale qb






Lavate bene l'anatra sotto il rubinetto, dentro e fuori e asciugatela con della carta di cucina. Controllando che non ci siano ancora delle piumine attaccate, nel caso toglietele prima di lavarla. 
In una pentola di ghissa (o di coccio) versate l'olio e lo strutto a pezzetti. Apoggiate sopra l'anatra e salatela all'interno. Riempirla con metà della cipolla tagliatta a fette rossolane, l'ospicchio d'aglio schiaciato, la cannela, i chiodi di garofano e i biscotti pestati, poi coprite il ripieno con il mazzetto di erbe aromatiche (vedere foto sopra).
Lavate e sbucciate le carote, tagliatele a pezzetoni e agiungere in pentola assieme alle prugne e la mezza cipolla. Metete il coperchio e cuocete a fuoco basso, per almeno 3 ore, non di meno. Io quasi 4 ore... la carne si deve staccare senza nessuno sforzo ed deve risultare morbida da spapolarsi al tocco del mestolo. Mezzora prima di spegnere il fuoco aggiungere i pinoli, previamente passati qualche istante in padella per tostarli.
Durante la cottura e probabile che dobrette aggiungere qualche cucchiaio d'acqua, ma poco, perche lo stesso vapore del coperchio aiuta a mantenere l'umidità, ma mi racomendo: non smettere di controllarlo e coccolarlo. 

Lasciate raffreddare un attimo e collare il fondo di cottura. Sbriciolate la carne assieme alle carrotte e quello che ne rimane delle prugne, della cipolla e dei biscotti, che ormai saranno quasi spariti! Mettete tutto in una ciotola e condite con qualche cucchiai del sugo colato prima. Mettere da parte. 



Per la sfoglia, procedere come indicato nella ricetta di Sabrina.
Versate le farine sul tagliere a modo di fontana con al centro le uova. Lavorate molto bene ed energicamente l'impasto fino a quando non diventa liscio, aggiungendo, se necessario, della farina, o pure bagnandosi un paio di volte le mani se vi sembra tropo dura.
Fattelo riposare dentro una ciotola, coperta, per una mezz'ora.
Riprendete l'impasto e stendetelo sottile con il matterello. 
"Impugnate il matterello tenendo le mani vicine e facendo pressione con il pollice e il palmo appena sotto. Partite dal cento e ruotare spesso la sfoglia. Man mano che cresce ruotatela arrotolandola sul matterello. I fianchi devo ondeggiare. Per farla tonda, far scorrere le mani su e giù per il matterello."


Una volta stesa, lasciare la sfoglia ad asciugare intanto che si prepara la besciamella.












Nel frattempo, in una padella o tegame largo, sciogliete il burro a fuoco lento assieme al fondo di cottura ottenuto. Togliete la padella dal fuoco e incorporate a poco a poco la farina e un pizzico di noce moscata, mescolate con energia per evitare che si formino grumi.

Aggiungete il brodo vegetale bollente, un poco per volta, e rimettete la salsa sul fuoco, aggiungete un pizzico di sale e non smettere di rimescolare fino a che riprende il bollore. 
Tenete da parte abbastanza brodo caldo, nel caso la salsa si solidificasse prima di finire il "montaggio" della lasagna. Agiungete 3/4 di questa besciamella alla ciotola del ripieno e amalgamate. Quella restante la usate per la copertura finale. 

Portate ad ebollizione dell'abbondante acqua, salata, in una pentola molto capiente. Preparare una ciotola di acqua bella ghiacciata e accanto uno scolapasta. 
Tagliate la sfoglia in grandi rettangoli e buttatene un paio per volta, nell'acqua bollente, sono pronti quando questa riprende il bollore. Scolateli con l'aiuto di una schiumarola, raffreddateli nell'acqua gelida e metteteli a scolare bene stesi nello scolapasta. Continuate in questo modo fino a cuocere tutti i rettangoli.
In una teglia da forno, versate un mestolo di besciamella e stendetela bene fino a coprire il fondo e tutti gli angoli. Man mano che le lasagne si sono scolate bene dall'acqua, stenderle nella teglia a strati, alternandole con uno strato di ragù di anatra, e una manciata di parmigiano grattugiato, così fino a riempire lo stampo. 
Finire coprendo con la besciamella tenuta da parte, e cospargere con dei biscotti tritati e in filo sottile d'olio evo. Cuocerle in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti, o finche sopra non si sarà formata la sempre e ormai famosa e riquisat crosticina, dorata e croccante...
Spegnere il forno e lasciarle riposare qualche minuto prima di servirle. 





Note:
*nella cucina catalana, per cucinare, sopratutto le pietanze di carne, si usano dei fagottini di erbe aromatiche per insaporirle e profumarle. In pratica sono degli aromi legati strette tra se da un cordoncino, filo o spago da cucina. Di solito li vendono nei negozi alimentari ma non costa nulla farceli anche a casa secondo il gusto e il piatto da preparare. 
Di solito uso: alloro, rosmarino, salvia origano e timo. Qualche volta ci lego anche la canela.

** prima o poi, la ricetta del dado fatto in casa dovrò pubblicarla, ma per adesso attingete pure voi di qui, come ho fatto il giorno che decise di fare il dado home made!

1- Dopo due ore di cottura potete girare l'anara se preferite, ma io non l'ho fatto e si è cotta alla perfezione.

2- il fondo avanzato potete conservarlo in un baratolo di vetro a chiusura ermetica e conservare in frigo, vi può tornare utile in mille modi, io la uso per fare il soffritto di qualche risotto, o pure quando preparo le scaloppine coi funghi per esempio...


3- Ho voluto fare la "faiga" e ho servito le porzioni con una manciata di biscotto tritato, cosa che racomando vivamente, a parte che ci stà benissimo, fa figo quando ti chiedono: 

... pane grattugiato?
e tu: 
...no, biscotto tritato (tieh!)




E ho scritto fin troppo... pensare che era da giorni che dovevo finire questo post... 
ma non vi è andata bene, giudici! Ce l'ho fatta!!!
Allora, anche con questa (seconda) lasagna, partecipo al quarantaduesimo MTC dove  Alessandra Genaro e Sabrina Gasparri saranno "sotterrate" a strati da una balanga di lasagne!!! 
Mi sbaglio?










14 commenti:

  1. Lasagne d'autore, si potrebbe dire... io ti stimo cara amica, perché sai che non potrei proprio affrontarla, l'anatra in cucina :( Brava tu!!

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  2. Mai, questa lasagna è strepitosa! Quando ho letto biscotti nel titolo ho istintivamente pensato ai Digestive, perché sono quelli che avrei usato io! Adoro l'anatra e inizialmente avevo pensato di usarla per la lasagna; sono contenta di aver cambiato idea, perchê la tua è molto più bella e contiene quel pizzico di follia che a me manca. :-)
    Adesso però voglio vedere la lasagna dei tuoi 40 anni: promettimi che la rifarai!
    Un abbraccio.

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  3. Mai , è una signora lasagna l'anatra con la prugna è buonissima già immagino il sapore io faccio spesso il coniglio con le prugne ,ma nella lasagna con quel tocco in più della salsa cotta conil fondo d'anatra e del biscotto con Tiè ihihi buonissima la voglio provare al più presto .

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  4. E meno male che sei riuscita a pubblicare questa meraviglia!!!!!!
    Non c'è una cosa che non mi piaccia: è fantastica in tutto!!
    Applausiiiiiiii!!!

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  5. Biscotto tritato, tieh!
    Ti adoro Mai!! E adoro questa lasagna stratosferica!!!
    Guarda caso la prossima volta che torno a casa dei miei c'è un anatra che mi aspetta (mo padre le alleva oltre alle galline!) e quale miglior occasione per provare questa lasagna?
    Immensa Mai!!!

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  6. che meravigliaaaa!!!! Davvero strepitosa per gli ingredienti che hai utilizzato! Brava brava brava

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  7. partendo dal pressuposto che amo l'anatra questa è sicuramente la lasagna più particolare di questo MTc secondo me!

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  8. E meno male che non l'avevi pubblicata. Questo era il momento giusto per farlo.
    Un tripudio di sapori.

    Fabio

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  9. Mai, ti dico solo che ho molta fame e mi sto pentendo di non avere una teglia delle tue lasagne pronta in tavola!
    :*

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  10. Tutte le tue ricette rispecchiano la Mai che conosco: geniale, folle, esplosiva..... da AMARE!!!
    Questa poi è strepitosa e, se riuscirò a trovar il tempo la voglio riproporre (con i digestive..tiè!)
    Besos!
    Nora

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  11. sono senza parole! i biscotti! mai e poi mai e poi mai avrei potuto pensare ad una roba del genere.
    poi mentre leggevo la tua ricetta, lo scetticismo mi ha abbandonata lasciando il posto a un esaltante: funziona!!!!
    idea superlativa, cara la mia dolce pazzerella..
    grazie!
    Sabri

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  12. Non hai bisogno di fare la faiga.
    Tu sei stra faiga.
    Anzi: stra faighissima.
    E questa è un'altra ricetta da mettere in cornice...;-)

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  13. Quest'oggi le lasagne impazzano nella rete! Splendida anche la tua versione, complimenti!!!!

    Colgo l’occasione, se non l’ho già fatto, di invitarti al mio nuovo contest sulla Lenticchia!
    Ti riporto di seguito il link:
    http://kucinadikiara.blogspot.it/2014/10/4-contest-kucina-di-kiara-una.html

    Ti aspetto! Un bacione e buona giornata!

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  14. Guarda, mi hai lasciato a bocca aperta. Perchè le tue ricette sono sempre ammalianti, le foto parlano da sole, e parlano di cose buone, buonissime, preparate con cura, passione e amore. Non so quale delle tue lasagne mi piaccia di più, me le mangerei volentieri tutte e due. Peccato che mio marito non possa mangiare l'anatra (è l'unica cosa che non mangia, gli fanno pena, mah) se no questa la replicherei subito, però mi rimane pur sempre quella formaggiosa, che sballo!

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