Oggi si celebra la Giornata Nazionale del Pane, e noi, un giro per il mondo ce lo facciamo, seguendo i 14 pani scelti per la rubrica Le voci degli altri.
Il pa de pages (tradotto pane contadino) è un pane semplice, con un contenuto di grassi inferiore ad altri pani. La sua forma rotonda e con una crosta spesa e croccante contribuisce a rendere l'interno morbido per molti giorni! ricordo quando da piccola andavamo a comperare il pane in un paesino di montagna, ne facevamo scorta anche se questo pane era enorme (2 kili) ma durava quasi un mese ed era sempre buono! Bastabano pochi acorgimenti, come diceva mio nono...
"taglia la prima fetta, quella con la crosta, e poi afetta tanto pane come vuoi. Poi però, rimetti la fetta come se volessi richiudere il pane, e rimetilo nel saccheto di carta!"
Altro che sacchetto di carta, ma ben si il sacco a misura industriale della farina, perche era quello che ci davano quando andavamo a comperare il pane... tanto pane!
El pa de pagès, non è altro che un pane nato per comodità e povertà. Ce un detto in catalunya che fa: "els catalans de les pedres en fan pans!" Perche se il pane aveva tropi giorni e risultava un pò secco allora bastaba aprire un pomodoro a metà e restregarlo sopra la fetta, condire con olio extra vergine e un pizzico di sale. Questa è diventata una delle pietanze più tipiche e conviviali della mia terra, perciò, non riesco ad associare il pa de pages ad altro che al pà amb tomaquet! Magari acompagnato con delle fette di un buon prosciuto...
PA de pagès
Per la biga
100 ml. d'acqua
3g di lievito di birra
3 g di sale
150 g di farina
600/650 ml d'acqua fredda
10g di sale
8g di lievito di birra
(la biga preparata il giorno prima)
più farina di semola per lavorare l'impasto sulla spianatoia*
Il giorno prima preparate la biga, conservatela nel frigo in una ciotola, coperta con della pellicola trasparente per, un minimo di 12 ore a un massimo di 24.
L'indomani, setacciale la farina versandola nell'impastatrice, aggiungete pian piano l'acqua e impastate per un paio o tre di minuti a velocità media. Aggiungete il sale, la biga e il lievito di birra impastate per altri 5 minuti, lasciare riposare per mezzora in una ciotola capiente al riparo delle correnti d'aria.
Un sistema pratico potrebbe essere quello di usare come camera da lievitazione delle scatole di plastica, come ho faccio io quando non ho recipienti con coperchio abbastanza capienti.
Dividete l'impasto in due, impastate piegandolo la pasta esterna verso l'interno e lasciate riposare 2 ore, meglio su un canovaccio infarinato e sempre al riparo d'aria. deve raddoppiare di volume.
Portare il forno a 240 se non volete mettere un pentolino sul fondo con dell'acqua potete spruzzare le pareti del forno con dell'acqua prima di infornare, tutto per una cottura più ottima del pane grazie alla umidità, e diventa anche più croccante fuori!
Praticare dei tagli con una lametta e cuocere per 10 minuti, poi abbassare il forno a 200 e cuocere per un'altra quarantina di minuti finche il pane risulti dorato.
*purroppo mi sono rovata ad usare la farina rimacinata di grano duro per lavorare l'impasto, ciò mi sucedde per non controllare prima in dinpensa!
Anche il Calendario del Cibo Italiano si unisce con entusiasmo alla grande raccolta panosa che Zorra organizza ogni anno in occasione del World Bread Day per celebrare il più semplice ma nel contempo più popolare cibo che abbraccia ed unisce tutto il mondo nel suo inconfondibile e fragrante profumo.
magari non col prosciutto, ma con un bel pomodoro e un giro d'olio extravergine buono, una fettina di questo pane me la mangerei subito! Se il tuo pane mantiene quello che promettono queste foto, dev'essere una vera delizia... ciao :D
RispondiEliminaMolto bello il pane e molto accattivante il racconto 👏
RispondiEliminaEcco...pane e pomodoro sono una di quelle cose che porterei nella tasca se dovessi andare su un'isola deserta !
RispondiEliminaE' bellissimo il tuo racconto, Mai!!! Tutto intriso di tenerezza e amore per la tua terra e di ricordi della tua famiglia. <3
RispondiEliminaEd è incredibile come terre così lontane, abbiano tradizioni così vicine: in Sicilia si prepara un pane che dura molti giorni, pensato apposta per i pescatori che vanno in mare con il peschereccio e tornano a casa dopo un mese. E se loro bagnano il pane più indurito nell'acqua di mare, a terra noi usiamo pomodoro ed olio extravergine di oliva, per cunzare (condire) il pane!
Grazie per averci raccontato di questo meraviglioso pane e della sua storia.
Un abbraccio.
Bella storia, che è un pezzo di te! E io pure con una fettina di jamon serrano questo tuo pane lo vedo benissimo!!! Grazie
RispondiEliminaLooks gorgeous! Grazie per la tua partecipazione al Giorno Mondiale del Pane.
RispondiEliminaBellissimo questo pane, hai fatto un lavorone, se uno non lo sapesse non direbbe mai che è fatto in casa. Per ingredienti e tipologia credo proprio che questo pane sarebbe perfetto per me! Ottimo, segno subito la ricetta.
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